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TESTO Tetti bucati e lettucci conservati!

padre Mimmo Castiglione

VII Domenica del Tempo Ordinario (Anno B) (22/02/2009)

Vangelo: Mc 2,1-12 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Mc 2,1-12

1Entrò di nuovo a Cafàrnao, dopo alcuni giorni. Si seppe che era in casa 2e si radunarono tante persone che non vi era più posto neanche davanti alla porta; ed egli annunciava loro la Parola.

3Si recarono da lui portando un paralitico, sorretto da quattro persone. 4Non potendo però portarglielo innanzi, a causa della folla, scoperchiarono il tetto nel punto dove egli si trovava e, fatta un’apertura, calarono la barella su cui era adagiato il paralitico. 5Gesù, vedendo la loro fede, disse al paralitico: «Figlio, ti sono perdonati i peccati».

6Erano seduti là alcuni scribi e pensavano in cuor loro: 7«Perché costui parla così? Bestemmia! Chi può perdonare i peccati, se non Dio solo?». 8E subito Gesù, conoscendo nel suo spirito che così pensavano tra sé, disse loro: «Perché pensate queste cose nel vostro cuore? 9Che cosa è più facile: dire al paralitico “Ti sono perdonati i peccati”, oppure dire “Àlzati, prendi la tua barella e cammina”? 10Ora, perché sappiate che il Figlio dell’uomo ha il potere di perdonare i peccati sulla terra, 11dico a te – disse al paralitico –: àlzati, prendi la tua barella e va’ a casa tua». 12Quello si alzò e subito presa la sua barella, sotto gli occhi di tutti se ne andò, e tutti si meravigliarono e lodavano Dio, dicendo: «Non abbiamo mai visto nulla di simile!».

Non ricordate più le cose passate!
Fate questo in memoria di me!

Da intendersi. Da contestualizzare!

Importante la memoria, il ricordo del passato!

Per vivere bene il presente. Organizzarsi il futuro!

È necessario tenerla in esercizio per non farla diminuire.
Memoria minuitur ... nisi eam exerceas.
La memoria diminuisce se non la tieni in esercizio,

sosteneva lo scrittore e politico romano Cicerone (106-43 a. C.).
Per mantenere desto il senso e la ragione!

Avendo chiaro percorso e meta. Mantenendone vivo l’interesse.
Dove vien meno l’interesse, vien meno anche la memoria,
scriveva Goethe (1749-1832).

La memoria?! Importante averla.
Anche se a volte è un peso troppo grande da sopportare.

Soprattutto quando ha a che fare col rimpianto di ciò che è stato,
o con i sensi di colpa ed il rimorso per il peccato!

Diventa allora davvero un sollievo poter dimenticare!

Dovrebbe proprio starci, nel museo del nostro cuore,
tra i nostri cimeli (ricordi) più cari! Che cosa?
Ma il kràbattos, il lettuccio:
il nostro attrezzo di lavoro,
mezzo di sostentamento di quand’eravamo malati,

schiavi delle angosce e paralizzati dalle paure.

In quel lettuccio dove m’ero sistemato,
adagiato pigro, non mi volevo alzare.
In quel giaciglio elemosinavo
accattone d’affetto. Ci campavo!
Non volevo sciogliermi dalla malattia
dalla paralisi che attirava l’attenzione
regalando pietà e commiserazione.
Staccarmi dal vittimismo? Non posso! Ci vivo. Ci sguazzo!
Poi, di forza m’han portato i quattro amici,
che più non sopportavano il mio stato.
Niente discrezione. Possibilità di fuga nessuna.
Da quel lettuccio Tu m’hai scaraventato!
Da quella malattia Tu m’hai guarito e perdonato.
Leggero corro ora per valli amene
e fermo mai, neanche per prender fiato.
Nuovo nelle membra, non voglio ricordare

i giorni d’angoscia e la mano stesa a mendicare!

È cominciata proprio così! Con l’offerta del perdono.
Chi l’avrebbe mai immaginato?!

Iniziato cosa? L’ostilità!

L’evangelista Marco ci presenta la prima delle cinque controversie galilaiche
tra il Rabbino Gesù e i colti Scribi, gli esperti di Dio,
pianificatori della grazia, senza attese ne desideri!
Vaccinati contro la novità non riconoscono l’evento!
Specializzati nelle risposte. Trepidazione scongiurata!

Alla loro categoria, ahimè appartengo anch’io! Già. Proprio così!

Non permetterei a nessuno di scoperchiarmi il tetto!

La diatriba con i dottori della legge,
in un crescendo di malevolenza e rifiuto

alla fine condurrà Gesù alla morte.

Continua il cammino di Gesù battezzato pieno di Spirito Santo.
Siamo sempre a Cafarnao, a casa, dove Gesù è tornato,
per annunciare sempre la Parola ed insegnare.
Cosa che più di ogni altra gli sta a cuore!
Conducono da Gesù un paralitico, sfondando il tetto.
Il male non entra dalla porta! E non ritorna!
Chissà quali sentimenti nei presenti.
Chi avrebbe risarcito il danno?
Fede e carità nei quattro (amici?) barellieri!
E che fiducia per il Maestro tutt’intorno!
A chi gli domanda guarigione, offre perdono!
Buona e bella notizia che sblocca redenzione!
Gesù prima di sanare, assolve.
Giubileo per chi chiama figlio.
Remissione dei peccati: àphesis!
E come garanzia guarisce paralisi.
Corpo e spirito bonifica.
Fa ritornare al Padre facendo nuovamente camminare.
Risuscita facendo rialzare!
Opera il miracolo per svelarsi!
Salvezza quando s’incontra Dio!
Fare memoria ed esser grati del perdono ricevuto,
sempre in prospettiva del futuro!

E si fa nuove la vita e le cose!

Lo sguardo di Gesù che aveva visto la fede,
lo stesso sguardo vede i pensieri di chi contesta,
di chi mormora, giudicandolo blasfemo,

di chi pur non comprendendo, condanna!

Per altri invece non s’e mai visto nulla di simile.
Chissà che gioia, chissà che meraviglia e che stupore!
Stavolta non c’è l’ordine di tacere,

il miracolo si può anche pubblicizzare.

PREGHIERA

Non ricordare più le cose passate!
Come si fa a dimenticare il male ricevuto,
ad eliminare i sensi di colpa per tutte le ferite inferte?

Malata è la memoria, che ha bisogno d’esser guarita.

Pietà Signore, del mio cuore indurito dalle offese che non riesco a condonare.

Pietà Signore, per tutto il male arrecato.

Grazie Signore, per tutte quelle volte che per tua grazia ho perdonato.
Grazie Signore, per tutti i quattro (amici della mia vita),

che mi hanno fatto la carità, conducendomi a te per essere salvato.

 

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