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padre Mimmo Castiglione

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IV Domenica del Tempo Ordinario (Anno B) (01/02/2009)

Vangelo: Mc 1,21-28 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Mc 1,21-28

21Giunsero a Cafàrnao e subito Gesù, entrato di sabato nella sinagoga, insegnava. 22Ed erano stupiti del suo insegnamento: egli infatti insegnava loro come uno che ha autorità, e non come gli scribi. 23Ed ecco, nella loro sinagoga vi era un uomo posseduto da uno spirito impuro e cominciò a gridare, 24dicendo: «Che vuoi da noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? Io so chi tu sei: il santo di Dio!». 25E Gesù gli ordinò severamente: «Taci! Esci da lui!». 26E lo spirito impuro, straziandolo e gridando forte, uscì da lui. 27Tutti furono presi da timore, tanto che si chiedevano a vicenda: «Che è mai questo? Un insegnamento nuovo, dato con autorità. Comanda persino agli spiriti impuri e gli obbediscono!». 28La sua fama si diffuse subito dovunque, in tutta la regione della Galilea.

Che fatica ascoltare! Comprendere. Discernere.
Per aumentare la speranza.

Non dal miracolo, ma dalla Croce giunge fiducia.

Importante è ciò che si ascolta.
Importante è quanto si dice, anche se è sciocchezza.

Le parole dette infatti, rivelano gli animi.

Sermo imago animi est: qualis vir, talis et oratio est.

La parola è lo specchio dell’anima: tale l’uomo, tale la parola,

sentenziava Publilio Siro, un poeta latino del I sec. a.C.

Importanti sono soprattutto i fatti, prima e dopo le parole.
Manifestano la coerenza delle persone.
La parola è lo specchio dell’azione,

sosteneva il politico greco Solone (640-560 a.C.).

Verba rebus proba.
I fatti devono provare la bontà delle parole,

affermava il poeta e filosofo latino Seneca (4 a.C. – 65 d.C.),

nelle Lettere a Lucilio.

Gesù è profeta e salvatore. Per lui non si può certo dire
che tra il dire ed il fare c’è di mezzo il mare!

In lui la parola è anche fatto! Dabar!

Gesù annuncia parole buone e vere, parole d’amore,
parole di cui l’ uomo ha veramente bisogno.

Gesù s’intromette suscitando l’impressione.

Gesù agisce operando il bene, guarendo i corpi, liberandoli dal male.

Il male che rendeva non idonei a partecipare alla liturgia sinagogale.

Autorevole meraviglia!

È l’Amore, che grande ed indefinibile,
vuol scatenare dal giogo dell’Oppressore,

e che scarcera quanti vivono prigionieri nell’ombra della morte.

Minaccia improvvisa per chi vuol dividere e disgregare.
Pericolo per chi non vuole incontrare il Taumaturgo!

Lotta senza tregua per chi si oppone al Bene, per l’Avversario.

Nessun dialogo con l’Accusatore.

Solo l’amore che si ha dentro il cuore (= mente),

libera la mente (= cuore) dall’odio e dal rancore.

Le parole di Gesù sono accompagnate e sostenute,
valorizzate e testimoniate dalle opere.
Gesù ha autorità perché ha qualcosa da dire.
Gesù è credibile perché ciò che dice è vero.
La sua parola è vera perché efficace, potente.

Realizza ciò che dice. Exousía!

Ministero di Gesù pieno di Spirito Santo battezzato.
Una giornata a Cafarnao: città del mare,
sulla riva nord-occidentale del lago di Gennezaret,
centro di riscossione delle tasse. Zona di presidio romano

e di confine tra i territori dipendenti dai figli di Erode il vecchio,

dai fratellastri (è il caso di dirlo!) Erode Antipa ed Erode Filippo.

Cafarnao, dopo Nazareth,
nuova residenza del Signore!

Vi opererà comunque, nonostante il rifiuto.

Punto di partenza è la sinagoga, quella del pane!
Tempo opportuno: il sabato.
Luogo (spazio) e tempo particolari,

dedicati all’ascolto della Parola di Dio.

Gesù sgrida il grido del Male!

E l’uomo è pienamente reintegrato nella libertà e nuovamente dignitoso.

E del Maestro di sapienza si diffonde la fama.

In seguito, il Rabbino di Nazareth opererà miracoli anche fuori della sinagoga,

predicherà all’aperto, favorendo anche chi non appartiene al popolo eletto.

Come per dire: Dio è ovunque e per tutti!

Chissà cosa avrà detto Gesù,
per suscitare tanto stupore.
Il modo con cui insegna desta meraviglia.
Non permette all’oppressore di parlare.
Nessun dialogo col male.
Gesù, autorevole s’impone.
Tutto quello che dice è vero.
Tutto quello che opera è vita.
Sì, ne vale proprio la pena!

Gesù è da ascoltare e da seguire!

M’incanto ogni volta che ascolto qualcuno
capace di parlare al mio cuore, che dice cose vere.
Affascinato mi commuovo. Autorità concedo.
Silente, ascolto. Potrei seguirlo in capo al mondo.
Non sempre però tutto questo accade.
Ed anche quando avviene, bisogna stare accorti.
Di quanti oratori siamo rimasti a bocca aperta, incantati?!
Quanta delusione poi, per le tante parole udite,
che vane e vuote si sono rivelate?!
Quanti ci hanno sedotto con i loro discorsi ingannandoci?!
Quanti, con i loro silenzi ci hanno stregato?!
Importante il silenzio, quando precede e segue le parole!

Quante volte invece, è usato per ammonire ed incutere timore,
disagio e soggezione?!
Non sempre, chi ammalia con le sue parole,
dice il vero promuovendo vita.
Discernere. Questo è importante. Ma come fare?
È necessario sapere che cosa dice Dio.

Che dice Dio? Silenzio! E poche parole.

Il suono della parola detta da Gesù non muore, rimane!
Il silenzio, a volte indecifrabile, è essenziale per capire.
Com’è necessario il tempo per comprendere.

Tempo e silenzio per maturare. Silenzio e parole per intendere.

Fondamentali per la liberazione. Compagni di viaggio dell’amore.

PREGHIERA

Pietà Signore,
per tutte le volte che non ho ascoltato la tua parola,
per tutte le volte che mi sono rifiutato di annunciarla,

per tutte le volte che ho detto cose che non erano la tua parola,

per tutte le volte che mi sono servito di te per manifestare la mia parola,

per tutte le volte che non ho acconsentito alla tua parola di liberarmi dal male,

per tutte le volte che non ti ho permesso di sgridare tutto ciò che mi opprimeva,

per tutte le volte che ti ho gridato di rimanere estraneo alla mia vita,

per tutte le volte che sono entrato in dialogo col male.

 

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