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TESTO Commento su Marco 3,7-12

a cura dei Carmelitani  

Giovedì della II settimana del Tempo Ordinario (Anno I) (22/01/2009)

Vangelo: Mc 3,7-12 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

1) Preghiera

Dio onnipotente ed eterno,
che governi il cielo e la terra,
ascolta con bontà le preghiere del tuo popolo
e dona ai nostri giorni la tua pace.

Per il nostro Signore Gesù Cristo...

2) Lettura

Dal Vangelo secondo Marco 3,7-12

In quel tempo, Gesù si ritirò presso il mare con i suoi discepoli e lo seguì molta folla dalla Galilea. Dalla Giudea e da Gerusalemme e dall’Idumea e dalla Transgiordania e dalle parti di Tiro e Sidone una gran folla, sentendo ciò che faceva, si recò da lui.

Allora egli pregò i suoi discepoli che gli mettessero a disposizione una barca, a causa della folla, perché non lo schiacciassero. Infatti ne aveva guariti molti, così che quanti avevano qualche male gli si gettavano addosso per toccarlo.

Gli spiriti immondi, quando lo vedevano, gli si gettavano ai piedi gridando: “Tu sei il Figlio di Dio!”. Ma egli li sgridava severamente perché non lo manifestassero.

3) Riflessione

• La conclusione a cui si giunge alla fine di questi cinque conflitti (Mc 2,1 a 3,6), è che la Buona Novella così come era annunciata da Gesù diceva esattamente il contrario dell’insegnamento delle autorità religiose dell’epoca. Per questo, alla fine dell’ultimo conflitto, si prevede che Gesù non avrà una vita facile e sarà messo a morte. La morte spunta all’orizzonte. Decidono di farlo morire (Mc 3,6). Senza una conversione sincera non è possibile per le persone giungere ad una comprensione corretta della Buona Novella.

Un riassunto dell’azione evangelizzatrice di Gesù. I versetti del vangelo di oggi (Mc 3,7-12) sono un riassunto dell’attività di Gesù ed accentuano un contrasto enorme. Poco prima, in Mc 2,1 a 3,6, si è parlato solo di conflitti, incluso il conflitto di vita e morte tra Gesù e le autorità civili e religiose della Galilea (Mc 3,1-6). E qui nel riassunto, appare il contrario: un movimento popolare immenso, più grande del movimento di Giovanni Battista, poiché la gente viene non solo dalla Galilea, ma anche dalla Giudea, da Gerusalemme, dall’Idumea, dalla Transgiordania, e perfino dalla regione pagana di Tiro e Sidone per incontrarsi con Gesù! (Mc 3,7-12). Tutti vogliono vederlo e toccarlo. É tanta la gente, che Gesù stesso rimane preoccupato. Corre il pericolo di essere schiacciato dalla moltitudine. Per questo chiede ai discepoli di mettere una barca a disposizione in modo che la gente non lo schiacciasse. E dalla barca parlava alla moltitudine. Erano soprattutto gli esclusi e gli emarginati che venivano da lui con i loro mali: i malati e gli indemoniati. Costoro, che non erano accolti nella convivenza sociale della società del tempo, sono accolti da Gesù. Ecco il contrasto: da un lato i capi religiosi e civili decidono di mettere a morte Gesù (Mc 3,6); dall’altro, un movimento popolare immenso che cerca in Gesù la salvezza. Chi vincerà?

Gli spiriti impuri e Gesù. L’insistenza di Marco a proposito dell’espulsione dei demoni è molto grande. Il primo miracolo di Gesù è l’espulsione di un demonio (Mc 1,25). Il primo impatto causato da Gesù è dovuto all’espulsione di demoni (Mc 1,27). Una delle cause principali dello scontro di Gesù con gli scribi è l’espulsione dei demoni (Mc 3,22). Il primo potere che gli apostoli riceveranno quando sono mandati in missione è il potere di scacciare i demoni (Mc 16,17). Cosa significa nel Vangelo di Marco scacciare i demoni?

Al tempo di Marco, stava aumentando la paura dei demoni. Alcune religioni, invece di liberare la gente, alimentavano la paura e l’angoscia. Uno degli obiettivi della Buona Novella di Gesù è proprio quello di aiutare la gente a liberarsi da questa paura. La venuta del Regno significava la venuta di un potere più forte. Gesù è “l’uomo più forte” giunto per conquistare Satana, il potere del male, e rubargli l’umanità prigioniera della paura (Mc 3,27). Per questo Marco insiste molto sulla vittoria di Gesù sul potere del male, sul demonio, su Satana, sul peccato e sulla morte. Dall’inizio alla fine, con parole quasi uguali, ripete lo stesso messaggio: “E Gesù scacciava i demoni!” (Mc 1,26.27.34.39; 3,11-12.15.22.30; 5,1-20; 6,7.13; 7,25-29; 9,25-27.38; 16,9.17). Sembra quasi un ritornello! Oggi, invece di usare sempre le stesse parole preferiamo usare parole diverse. Diremmo: “Il potere del male, Satana, che mette tanta paura alla gente, Gesù lo vinse, lo dominò, lo conquistò, lo rovesciò dal trono, lo scacciò, lo eliminò, lo annichilì, lo abbatté, lo distrusse e lo uccise!” Ciò che Marco vuole dirci è questo: “Ai cristiani è proibito avere paura di Satana!” Dopo che Gesù risuscitò, è una mania ed è mancanza di fede chiamare in causa, ogni momento, Satana come se avesse ancora qualche potere su di noi. Insistere nel pericolo dei demoni affinché la gente ritorni in chiesa, vuol dire ignorare la Buona Novella del Regno. E’ mancanza di fede nella risurrezione di Gesù!

4) Per un confronto personale

• Come vivi la tua fede nella risurrezione di Gesù? Contribuisce in qualche modo a farti vincere la paura?

• Scacciare i demoni. Come fai per neutralizzare questo potere nella tua vita?

5) Preghiera finale

Esultino e gioiscano in te quanti ti cercano,
dicano sempre: “Il Signore è grande”

quelli che bramano la tua salvezza. (Sal 39)

 

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