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TESTO Uno di noi

don Roberto Seregni  

Natale del Signore - Messa della Notte (25/12/2008)

Vangelo: Lc 2,1-14 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Lc 2,1-14

1In quei giorni un decreto di Cesare Augusto ordinò che si facesse il censimento di tutta la terra. 2Questo primo censimento fu fatto quando Quirinio era governatore della Siria. 3Tutti andavano a farsi censire, ciascuno nella propria città. 4Anche Giuseppe, dalla Galilea, dalla città di Nàzaret, salì in Giudea alla città di Davide chiamata Betlemme: egli apparteneva infatti alla casa e alla famiglia di Davide. 5Doveva farsi censire insieme a Maria, sua sposa, che era incinta. 6Mentre si trovavano in quel luogo, si compirono per lei i giorni del parto. 7Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo pose in una mangiatoia, perché per loro non c’era posto nell’alloggio.

8C’erano in quella regione alcuni pastori che, pernottando all’aperto, vegliavano tutta la notte facendo la guardia al loro gregge. 9Un angelo del Signore si presentò a loro e la gloria del Signore li avvolse di luce. Essi furono presi da grande timore, 10ma l’angelo disse loro: «Non temete: ecco, vi annuncio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: 11oggi, nella città di Davide, è nato per voi un Salvatore, che è Cristo Signore. 12Questo per voi il segno: troverete un bambino avvolto in fasce, adagiato in una mangiatoia». 13E subito apparve con l’angelo una moltitudine dell’esercito celeste, che lodava Dio e diceva:

14«Gloria a Dio nel più alto dei cieli

e sulla terra pace agli uomini, che egli ama».

Ok, ci siamo: è nato! Pronti o non pronti, desiderosi o indifferenti, sereni o indaffarati, Gesù è nato! Dio è entrato nella storia.

Non potremo più arrabbiarci con Lui, addossargli colpe che non ha e puntare il dito contro il cielo accusandolo d’essere lontano. No, Lui è qui. Lui è presente. Lui è in mezzo a noi.

Mi stupisce e mi affascina questo Dio così innamorato dell’uomo da diventare uno di noi per rivelarsi e farsi conoscere. Dio non ha trovato luogo più affascinate e amabile della nostra carne e ha deciso di abitarla e trasfigurarla. Allora il Natale non è solo una rivelazione su Dio, ma anche sull’uomo e sull’umanità! Devo prendermi cura di me e dei miei fratelli perché questa carne e questa umanità è stata scelta da Dio fin dall’eternità per essere il luogo della sua rivelazione. Quant’è grande Dio!

Ma questo non basta ancora. La cosa che mi lascia sempre più senza fiato e mi fa annebbiare la vista quando ci penso, è il “come”. Dio decide di farsi uomo e davanti a sé ha una infinità incalcolabile di possibilità: un paese in pace e con un’economia florida? una città moderna e attrezzata? un padre medico e una madre avvocato? una clinica moderna e un equipe specializzata? grande risalto su tutti i quotidiani del globo? No, cari amici, niente di tutto questo. Dio sceglie la piccola Maria e il falegname Giuseppe, entrambi esuli per la follia di un imperatore che decide di trascrivere nei suoi cataloghi il popolo di Dio. Dio sceglie la città di Betlemme, patria del re Davide. Dio sceglie una grotta. È così che l’Eterno entra dentro la nostra storia. È così che Dio viene ad abitare tra gli uomini.

L’immensità che neppure i cieli possono contenere, ora è stretta tra le braccia tremanti di Maria.

Il creatore di tutto quello che abbiamo sotto gli occhi, ha bisogno di una creatura per sopravvivere. Che ne dite? Pazzesco, vero? Sì, Dio è così.

Se vogliamo capire fino in fondo il Natale dobbiamo grattare via tutte le incrostazioni zuccherine e mielose che sono state appiccicate a questa festa. Certo, ci deve essere spazio per la gioia e la dolcezza, ma Natale non è solo questo. Quel cucciolo di Messia abbandonato nell’abbraccio di sua madre nella grotta di Betlemme, dovrebbe farci sussultare sulla sedia e rimanere senza fiato. Tutta questa festa, tutta questa attesa è per Lui! Per quel bimbo infreddolito e indifeso che deve essere nutrito al seno della madre, cambiato, coccolato e curato. Lui è il Festeggiato! Questo è lo scandalo del Natale.

Allora buon Natale a tutti! A te che lo hai atteso e invocato. A te che proprio non ne vuoi sapere di Dio e di tutte le sue presunte menzogne. A te che lo senti vicino perché come Lui abiti la periferia della storia. A te che hai smesso di magiare pur di avere qualcuno che si occupa di te. A te che stai cercando di fare un passo verso di Lui e non riesci a vedere che Lui ne ha già fatti cento verso di te. A te che dopo anni farai Natale senza il tuo amato marito. A te che dopo tanta solitudine hai trovato l’amore. A te che ancora non trovi la forza per guarire. A te che sei sprofondata nel silenzio. A te che finalmente stringi tra le braccia un figlio tanto atteso ed amato.

Approfitto di questa mail natalizia per ringraziare tutti i lettori delle mie piccole meditazioni. Ho ricevuto consigli che custodisco gelosamente, richiese che valuto con interesse, apprezzamenti che affido al buon Dio.


dalla bellissima Valtellina
don Roberto
robertoseregni@libero.it

 

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