PERFEZIONA LA RICERCA

FestiviFeriali

Parole Nuove - Commenti al Vangelo e alla LiturgiaCommenti al Vangelo
AUTORI E ISCRIZIONE - RICERCA

Torna alla pagina precedente

Icona .doc

TESTO Commento a Mt 1,22

Casa di Preghiera San Biagio FMA  

Casa di Preghiera San Biagio FMA è uno dei tuoi autori preferiti di commenti al Vangelo?
Entrando in Qumran nella nuova modalità di accesso, potrai ritrovare più velocemente i suoi commenti e quelli degli altri tuoi autori preferiti!

Giovedì della III settimana di Avvento (18/12/2008)

Vangelo: Mt 1,22 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Dalla Parola del giorno

“Ecco, la vergine concepirà e partorirà un figlio che sarà chiamato Emmanuele, che significa Dio con noi”.

Come vivere questa Parola?

Il vangelo di oggi ha come protagonista la figura di Giuseppe, quest’uomo integro e fedele che accetta il mistero di una paternità misteriosa pur di proteggere il Figlio di Dio e non perdere Maria, la madre del Salvatore e sua promessa sposa.

A lui il Signore si fa presente attraverso il sogno. Anche qui, nello spazio segreto della notte e del sonno, è un angelo che parla e illumina Giuseppe sulla sua nuova vocazione. Maria darà alla luce il bambino, lui, l’uomo giusto, definirà la sua identità come figlio di Israele. Compiti ugualmente importanti per l’incarnazione del Verbo nella storia umana e nella appartenenza ad un popolo.

Giuseppe si trova così a custodire i tesori più preziosi della storia umana, il figlio del Dio vivente e sua madre. Lui crede in quello che gli è stato rivelato dall’angelo, anche se sconcertante, per questo al mattino fa esattamente come gli è stato detto.

Egli non sceglie il nome del bambino, perché è scritto nella natura del Cristo: Dio con noi.

Questa presenza del Signore dell’universo rimane comunque misteriosa e distante dai nostri pensieri. E’ compresa solo dai cuori umili e puri, come quello di Giuseppe, che accetta la realtà inconcepibile di un Dio che prende dimora nel grembo di una vergine, una donna normalissima, abitante in un villaggio sconosciuto della Galilea.

Anche noi, in questa tempo di Avvento, così prossimo al Natale, dovremmo chiederci: credo nel “Dio con noi”? Come lo scorgo nel povero, in chi mi vive accanto? Forse ci spaventa un po’ la quotidianità del sacro. Infatti con la sua incarnazione, il Signore ci ha dichiarato la sua predilezione dei poveri, dei piccoli. Egli ha preso il volto dell’immigrato, dell’ammalato, dell’anziano.

Oramai Dio non lo si può adorare solo in cielo o nei suoi santuari, perché con l'Incarnazione ha posto il suo vero tempio nella carne di ogni creatura, anche quella che ci indispone o non ci è gradita.

Nella preghiera di oggi chiederò al Signore di mostrarmi il suo Volto in chi mi sta accanto perché lo possa contemplare e comunque rispettare.

Le parole di un sacerdote pastore e poeta

Questo sembra dirci il Natale, fuori dai sentimentalismi facili: Dio è nella carne viva e debole di ogni essere umano. Fascialo, prenditi cura. Come fa la madre. Non ridurre il Natale a un bambino di cartapesta.
Angelo Casati

 

Ricerca avanzata  (53979 commenti presenti)
Omelie Rituali per: Battesimi - Matrimoni - Esequie
brano evangelico
(es.: Mt 25,31 - 46):
festa liturgica:
autore:
ordina per:
parole: