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TESTO Commento su Ap 7,14

Casa di Preghiera San Biagio FMA  

Tutti i Santi (01/11/2008)

Brano biblico: Ap 7,14 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Mt 5,1-12

In quel tempo, 1vedendo le folle, Gesù salì sul monte: si pose a sedere e si avvicinarono a lui i suoi discepoli. 2Si mise a parlare e insegnava loro dicendo:

3«Beati i poveri in spirito,

perché di essi è il regno dei cieli.

4Beati quelli che sono nel pianto,

perché saranno consolati.

5Beati i miti,

perché avranno in eredità la terra.

6Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia,

perché saranno saziati.

7Beati i misericordiosi,

perché troveranno misericordia.

8Beati i puri di cuore,

perché vedranno Dio.

9Beati gli operatori di pace,

perché saranno chiamati figli di Dio.

10Beati i perseguitati per la giustizia,

perché di essi è il regno dei cieli.

11Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. 12Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli. Così infatti perseguitarono i profeti che furono prima di voi.

Dalla Parola del giorno

Essi sono coloro che sono passati attraverso la grande tribolazione e hanno lavato le loro vesti, rendendole candide nel sangue dell’Agnello.

Come vivere questa Parola?

Offrendoci questa pericope dell’Apocalisse, libro conclusivo della Bibbia, ci viene regalata l’opportunità di guardare a un futuro di luce. Prima e dopo queste righe, l’autore sacro cerca di esprimere, con linguaggio pur sempre limitato, l’immensa festa del ‘DOPO’: quando il tempo, questo turbinoso correre dei giorni, svanirà e la GIOIA abiterà gli arrivati a CASA per sempre. E chi sono coloro che l’autore contempla ormai una cosa sola con la felicità della visione di Dio e dell’essere salvati, appartenendo a lui per sempre?

Ecco, nel suo parlare figurato, l’autore ce li presenta in vesti candide, vengono dal mondo che noi ora ancora abitiamo, vestono bianche tuniche, simbolo di quel candore che è tipico di chi, pur attraversando le fatiche e le tribolazioni del nostro vivere, non si sono lasciati devastare e distruggere. No! Perché hanno ‘lavato’ ogni loro esperienza di vita da ogni bruttura. E non da soli, non con chi sa quale strano detersivo. A renderli mondi e tersi è stato il sangue di Gesù, l’AGNELLO IMMACOLATO per infinito amore.

Oggi contemplo con pieno ristoro spirituale i fratelli già arrivati a Casa nella luce. E chiedo di espormi anch’io a quello zampillo di vita nuova che è il continuo sgorgare del sangue di Gesù crocifisso e risorto.

Signore, che vesti della tua luce i miei fratelli salvati, anche per loro intercessione, fa' che io sia felicemente raggiunto e penetrato e redento dal tuo sangue.

Le parole di un vescovo

Nel segno dell’acqua battesimale noi in effetti siamo purificati dal peccato. Ma è nello Spirito Santo che noi siamo rigenerati, come dice il vangelo di Giovanni nell’episodio di Nicodemo: “Se uno non nasce da acqua e da Spirito Santo”... (Gv. 3,5). E infine è il sangue di Cristo, versato interamente nella sua Pasqua e reso attuale nel memoriale eucaristico, che ci redime, riscattandoci da ogni colpa.
Mons.Germano Zaccheo

 

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