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TESTO La chiave musicale

don Roberto Seregni  

XXX Domenica del Tempo Ordinario (Anno A) (26/10/2008)

Vangelo: Mt 22,34-40 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

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In quel tempo, 34i farisei, avendo udito che Gesù aveva chiuso la bocca ai sadducei, si riunirono insieme 35e uno di loro, un dottore della Legge, lo interrogò per metterlo alla prova: 36«Maestro, nella Legge, qual è il grande comandamento?». 37Gli rispose: «Amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente. 38Questo è il grande e primo comandamento. 39Il secondo poi è simile a quello: Amerai il tuo prossimo come te stesso. 40Da questi due comandamenti dipendono tutta la Legge e i Profeti».

Nonostante la doppia ammaccatura (Mt 22,15-22 e 22,23-33) subita davanti alla freschezza e alla sapienza delle parole del Rabbì di Nazareth, i farisei e i sadducei non si arrendono. Dimenticando persino le antiche rivalità, si alleano contro il comune “nemico”. Certo: questa volta devono stare attenti, non possono fare un'altra figuraccia! Non resta che mettere in scena un terzo subdolo tranello e chiamare sotto i riflettori niente di meno che un dottore della legge.

La domanda che viene sottoposta all’attenzione di Gesù, riguarda l’ordine e la gerarchia dei comandamenti, un tema assai di moda per i rabbini del tempo. Dalla Bibbia erano stati estratti ben 613 comandamenti ed era quindi necessario stabilire un ordine e una gerarchia. Ogni buon maestro dava la sua interpretazione e Gesù viene chiamato a fare lo stesso.

Bisogna però osservare che la domanda non vuole semplicemente introdurre un dibattito tra esperti della Legge, ma è un tentativo subdolo di cogliere Gesù in errore o in contraddizione. Il problema che soprattutto attanagliava le autorità religiose era l’atteggiamento del Rabbì Gesù verso il Decalogo. Farisei e sadducei vogliono verificare l’ortodossia del Figlio di Dio...

La risposta - loro... - la sapevano benissimo: il comandamento più importante è senza ombra di dubbio il riposo del sabato, l’unico osservato da Dio stesso (Es 20,11; Gen 2,3). L’osservanza di questo precetto equivaleva all’adempimento di tutta la legge e la sua trasgressione era punita con la morte (Es 31,14). Infatti, la prima volta che in Matteo i farisei stabiliscono di condannare Gesù a morte, è proprio in conseguenza della violazione del comandamento del sabato (Mt 12,14). Quindi i farisei e i sadducei sanno già la risposta alla loro domanda. La condanna è già in stampa...

Ma Gesù lascia tutti senza parole. Il Suo atteggiamento è diverso, la Sua risposta scardina il sistema legalista in cui sono imprigionati i Suoi interlocutori. Quello che Gesù propone non è semplicemente il primo comandamento a cui seguono tutti gli altri, ma è quel comandamento a partire dal quale tutto il resto prende forza, direzione e significato.

Amare Dio e amare il prossimo come se stessi, non sono le prime note dell’armonia, ma la chiave posta all’inizio del pentagramma che permette di decifrare tutto il resto. Togli la chiave e avrai solo cinque righe e un po’ di macchie di inchiostro sparpagliate a caso.

Un secondo motivo di novità della risposta di Gesù, sta nell’aver unito due notissimi testi dell’Antico Testamento (Dt 6,4-8 e Lv 19,18), che in questo accostamento geniale di Gesù rappresentano la dimensione verticale e orizzontale dell’amore.

Mentre la domanda dell’esperto chiedeva un solo comandamento, per Gesù il cuore pulsante di tutta la Scrittura Sacra – la legge e i profeti – si riassume nell’amore a Dio che si manifesta nell’amore al prossimo. Eccola: questa è la chiave da mettere in cima al nostro rigo musicale! Una chiave completa, che ci sottrae dagli incensi dell’intimismo spirituale e dalle secche dell’attivismo frenetico.

E tu che chiave musicale hai?

Buona settimana
Don Roberto

robertoseregni@libero.it

P.S. Sul Blog dell’Oratorio di Tirano (www.oratoriotirano.wordpress.com) puoi trovare tra i “Ritagli dello Spirito” il terzo testo di don Bruno Maggioni su San Paolo e la nuovissima rubrica “Video dello Spirito”, in particolare Erri De Luca con la presentazione del suo ultimo libro “Almeno cinque”.

 

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