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TESTO Commento su Luca 12,39-48

Casa di Preghiera San Biagio FMA  

Mercoledì della XXIX settimana del Tempo Ordinario (Anno II) (22/10/2008)

Vangelo: Lc 12,39-48 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Dalla Parola del giorno

Tenetevi pronti, perché il Figlio dell’uomo verrà nell’ora che non pensate.

Come vivere questa Parola?

Anche questo Vangelo ci parla di vigilanza, di attesa. L’immagine del ladro, attribuita al Signore, è piuttosto preoccupante e allora Pietro chiede a chi è rivolto il monito: “Tenetevi pronti.”

Come al solito, il Maestro non risponde in modo diretto, ma con la parabola dell’amministratore, che rivela come siano più direttamente implicati coloro che insegnano agli altri, gli apostoli, ma allo stesso tempo, come tutti siano responsabili della risposta che danno con la propria esistenza.

E’ un rimando evidente alla parabola dei talenti: a chi è stato dato di più sarà chiesto di più, ma anche chi ha ricevuto una sola moneta ha il compito di farla fruttificare.

L’incontro con Cristo giudice al termine della vita non avrà comunque uno stile kafkiano, misterioso, assurdo. Sarà l’esito di tutta un’esistenza. L’ora che viene non avrà le caratteristiche di un dramma tragico per chi è stato fedele “amministratore” o semplicemente discepolo del suo Signore. Parlando di questo momento estremo, in riferimento al testo di Pensiero alla morte di Paolo VI, il cardinale Martini sottolinea: “ Non si tratta di un monologo soggettivo. Esso è scritto in dialogo costante con Dio”.

Avrà la commozione di un incontro atteso, anche se spesso temuto per il mistero che lo avvolge e per la coscienza della propria povertà e anche della propria colpa.

Per questo, oggi, in un momento di riflessione e silenzio, penserò alla morte e chiederò aiuto a quel Dio che si fa' chiamare Padre. Gli dichiarerò la mia fiducia e chiederò la sua benedizione per i giorni che mi rimangono.

Parole di un monaco

Solo chi attende il Signore è capace di apprezzare il momento presente e di conoscerne il significato e la ricchezza. Perché sa collocarlo nella prospettiva giusta, collegandolo alla venuta del Signore.
Un monaco della chiesa orientale

 

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