PERFEZIONA LA RICERCA

FestiviFeriali

Parole Nuove - Commenti al Vangelo e alla LiturgiaCommenti al Vangelo
AUTORI E ISCRIZIONE - RICERCA

Torna alla pagina precedente

Icona .doc

TESTO Comunità missionaria per una pastorale dei lontani

padre Romeo Ballan  

padre Romeo Ballan è uno dei tuoi autori preferiti di commenti al Vangelo?
Entrando in Qumran nella nuova modalità di accesso, potrai ritrovare più velocemente i suoi commenti e quelli degli altri tuoi autori preferiti!

XXIII Domenica del Tempo Ordinario (Anno A) (07/09/2008)

Vangelo: Mt 18,15-20 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Mt 18,15-20

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: 15Se il tuo fratello commetterà una colpa contro di te, va’ e ammoniscilo fra te e lui solo; se ti ascolterà, avrai guadagnato il tuo fratello; 16se non ascolterà, prendi ancora con te una o due persone, perché ogni cosa sia risolta sulla parola di due o tre testimoni. 17Se poi non ascolterà costoro, dillo alla comunità; e se non ascolterà neanche la comunità, sia per te come il pagano e il pubblicano. 18In verità io vi dico: tutto quello che legherete sulla terra sarà legato in cielo, e tutto quello che scioglierete sulla terra sarà sciolto in cielo.

19In verità io vi dico ancora: se due di voi sulla terra si metteranno d’accordo per chiedere qualunque cosa, il Padre mio che è nei cieli gliela concederà. 20Perché dove sono due o tre riuniti nel mio nome, lì sono io in mezzo a loro».

Riflessioni

Come educare? Perché ammonire chi ha commesso una colpa? Come correggere chi è in errore? Correggere gli altri è un’impresa ardua; è difficile farlo e farlo bene; è più facile –e più frequente, purtroppo!– parlare con altri degli altrui difetti ed errori; o limitarsi ad umiliarli e offenderli con il rimprovero... Oppure, perché non lasciarli nel loro problema, senza prendersi il fastidio di ammonirli? Qual è l’atteggiamento missionario di carità da assumere in tali circostanze? Molto probabilmente, il testo odierno del Vangelo sulla correzione fraterna è lo specchio di situazioni concrete, che già si vivevano nella prima comunità cristiana, per la quale Matteo scriveva il suo Vangelo. Il brano fa parte del cosiddetto discorso ecclesiale (Mt 18), nel quale l’evangelista raggruppa diversi insegnamenti di Gesù riguardanti i rapporti all’interno della comunità, scanditi sui seguenti passi: la vera grandezza consiste nel farsi piccoli (v. 1-5), la gravità dello scandalo dei piccoli (v. 6-11), la ricerca di chi si è allontanato (v. 12-14), la correzione fraterna (v. 15-18), la preghiera in comune (v. 19-20) e, finalmente, il perdono delle offese e la riconciliazione (v. 23-35).

L’obiettivo della correzione fraterna (Vangelo) è il ricupero e la salvezza del fratello/sorella che ha sbagliato o si è smarrito. Affinché l’ammonizione ottenga lo scopo desiderato, Gesù invita a procedere a tappe: in primo luogo, a livello personale, a tu pere tu (v. 15); poi con l’aiuto di una o due persone (v. 16); quindi, il ricorso alla comunità (v. 17). Il fatto che, alla fine, un fratello/sorella non ascolti nessuno e lo si consideri “come il pagano o il pubblicano” (v 17), non comporta e non autorizza un abbandono, ma piuttosto un’attenzione speciale verso queste persone, come faceva Gesù, che era “amico dei pubblicani e dei peccatori” (Mt 11,19; cf Lc 15,1-2). La chiave per capire questa testarda preferenza di Gesù sta nella parabola del buon pastore che lascia “le 99 pecore sui monti per andare in cerca di quella perduta” (Mt 18,12). Gesù conclude questa parabola con un’affermazione forte: “Così il Padre vostro celeste non vuole che si perda neanche uno solo di questi piccoli” (Mt 18,14). È la parola che precede immediatamente il testo odierno sulla correzione fraterna. Dio ha più voglia e più fretta di perdonare che l’uomo di essere perdonato. È proprio vero che Dio crede alla ricuperabilità delle persone: questo è il fondamento e la speranza della pastorale missionaria per i lontani. Sia pure con limiti, errori e frustrazioni, ma sempre con misericordia, che è il vero volto di Dio, manifestatosi in Cristo.

Dio rifiuta l’atteggiamento di Caino, che non si preoccupa di suo fratello (cf Gen 4,9); anzi (I lettura) ci costituisce sentinelle per gli altri (v. 7) e chiederà conto a chi non parla “perché il malvagio desista dalla sua condotta” (v. 8). Non si tratta di interferenze nella vita altrui, né di una diminuzione dell’altrui libertà personale (v. 9), ma di una presenza fraterna e amica, ispirata dall’amore e dalla ricerca del vero bene del fratello/sorella. Perché l’amore vicendevole (II lettura) è l’unico debito ammissibile con gli altri: infatti, “pienezza della Legge è la carità” (v. 10). San Paolo viveva da innamorato di Cristo e, pertanto, era preoccupato per tutte le Chiese, voleva annunciare a tutti il Vangelo di Gesù e non aveva paura di rivolgere forti e salutari richiami alle sue comunità. Ma sempre con amore! (*) L’amore vicendevole è la base su cui si fonda la correzione fraterna. Con tutti i rischi che questa comporta, soprattutto quando si devono ammonire i potenti della terra. Il martirio di S. Giovanni Battista è stato il risultato estremo di un doveroso e coraggioso rimprovero ad un re adultero e corrotto. Anche negli ultimi decenni, soprattutto in America Latina, sono state numerose le testimonianze di pastori e di laici cristiani che hanno pagato con il proprio sangue la fedeltà al Vangelo di Gesù, difendendo i diritti dei più deboli e denunciando le ingiustizie. È chiaro che il messaggio odierno non riguarda solo i piccoli sgarbi o incidenti nella vita familiare o religiosa, ma illumina anche il comportamento del cristiano (dei pastori e dei fedeli) di fronte ai responsabili dei mali maggiori della società: leggi perverse, degrado sociale, gravi ingiustizie, corruzione, sistemi mafiosi, scandali pubblici..., di fronte ai quali il silenzio e il disimpegno suonano a debolezza, paura, viltà e complicità.

Il delicato ministero della ammonizione-correzione reciproca viene omesso con troppa frequenza, come costatava anche il Card. Carlo M. Martini. Questo difficile servizio della correzione-riconciliazione fraterna, fatto nella verità e nella carità, risulta più facile ed efficace quando ha il supporto di una comunità di fratelli che vivono la comunione e la preghiera, godendo in tal modo della presenza del Signore, perché sono riuniti nel Suo nome (Mt 18,20). Questa è la forza missionaria spontanea ed esplosiva di una comunità che vive la fraternità, riconciliata e orante.


Parola del Papa

(*) “San Paolo scrive: «Tutto faccio per il Vangelo» (1Cor 9,23), esercitando con assoluta generosità quella che egli chiama “preoccupazione per tutte le Chiese” (2 Cor 11,28). Vediamo un impegno che si spiega soltanto con un'anima realmente affascinata dalla luce del Vangelo, innamorata di Cristo, un’anima sostenuta da una convinzione profonda: è necessario portare al mondo la luce di Cristo, annunciare il Vangelo a tutti... intuire la grandezza, la bellezza, anzi la necessità profonda del Vangelo per noi tutti”.
Benedetto XVI

Udienza generale, mercoledì 27 agosto 2008

Sui passi dei Missionari

- 7/9: B. Giovanni Battista Mazzucconi (1826-1855), sacerdote missionario italiano del PIME, martirizzato nell’isola di Woodlark (Oceania).

- 8/9: Festa della Natività di Maria, la cui nascita ha annunziato la gioia al mondo intero.

- 8/9: B. Federico Ozanam (1813-1853), francese, esempio di carità e santità laicale; fondatore della Confraternita-Società di S. Vincenzo de’ Paoli, per l’assistenza dei poveri.

- 8/9: Giornata Mondiale dell’Alfabetizzazione (istituita dall’ONU-UNESCO, 1972).

- 9/9: S. Pietro Claver (1580-1654), missionario gesuita spagnolo, per oltre 40 anni al servizio degli schiavi africani che arrivavano a Cartagena (Colombia). È il patrono dell’apostolato fra i neri.

- 9/9: B. Giacomo Desiderio Laval (1803-1864), medico francese e sacerdote della Congregazione dello Spirito Santo, missionario tra gli africani liberati a Port-Louis (Is. Maurizio, Oc. Indiano).

- 10/9: BB. Martiri Sebastiano Kimura, gesuita, Francesco Morales, domenicano, ed altri 50 compagni martiri (sacerdoti, religiosi, sposi, catechisti, vedove, giovani, uccisi a Nagasaki (+1622). Il giorno seguente, sullo stesso posto furono uccisi altri tre ragazzi (Gaspare, Francesco e Pietro), figli di genitori martirizzati il giorno prima. In date vicine e in posti diversi, ci furono altri martiri.

- 10/9: Prima partenza da Verona per l’Africa (Sudan) di S. Daniele Comboni (nel 1857), assieme ad altri 4 preti e un laico, membri della spedizione missionaria di don Nicola Mazza.

- 11/9: S. Giovanni Gabriele Perboyre (1802-1840), sacerdote lazzarista francese, missionario in Cina, dove fu incarcerato, sospeso in croce e strangolato a Uciamensi, nella provincia del Hubei.

- 13/9: S. Giovanni Crisostomo (ca. 349-407), vescovo di Costantinopoli, dottore della Chiesa; scrisse e soffrì molto, morì in esilio a Comana, sul Mar Nero.

 

Ricerca avanzata  (54034 commenti presenti)
Omelie Rituali per: Battesimi - Matrimoni - Esequie
brano evangelico
(es.: Mt 25,31 - 46):
festa liturgica:
autore:
ordina per:
parole: