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TESTO E' nato!

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Natale del Signore - Messa del Giorno (25/12/2007)

Vangelo: Gv 1,1-18 (forma breve Gv 1,1-5.9-14) Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Gv 1,1-18

1In principio era il Verbo,

e il Verbo era presso Dio

e il Verbo era Dio.

2Egli era, in principio, presso Dio:

3tutto è stato fatto per mezzo di lui

e senza di lui nulla è stato fatto di ciò che esiste.

4In lui era la vita

e la vita era la luce degli uomini;

5la luce splende nelle tenebre

e le tenebre non l’hanno vinta.

6Venne un uomo mandato da Dio:

il suo nome era Giovanni.

7Egli venne come testimone

per dare testimonianza alla luce,

perché tutti credessero per mezzo di lui.

8Non era lui la luce,

ma doveva dare testimonianza alla luce.

9Veniva nel mondo la luce vera,

quella che illumina ogni uomo.

10Era nel mondo

e il mondo è stato fatto per mezzo di lui;

eppure il mondo non lo ha riconosciuto.

11Venne fra i suoi,

e i suoi non lo hanno accolto.

12A quanti però lo hanno accolto

ha dato potere di diventare figli di Dio:

a quelli che credono nel suo nome,

13i quali, non da sangue

né da volere di carne

né da volere di uomo,

ma da Dio sono stati generati.

14E il Verbo si fece carne

e venne ad abitare in mezzo a noi;

e noi abbiamo contemplato la sua gloria,

gloria come del Figlio unigenito

che viene dal Padre,

pieno di grazia e di verità.

15Giovanni gli dà testimonianza e proclama:

«Era di lui che io dissi:

Colui che viene dopo di me

è avanti a me,

perché era prima di me».

16Dalla sua pienezza

noi tutti abbiamo ricevuto:

grazia su grazia.

17Perché la Legge fu data per mezzo di Mosè,

la grazia e la verità vennero per mezzo di Gesù Cristo.

18Dio, nessuno lo ha mai visto:

il Figlio unigenito, che è Dio

ed è nel seno del Padre,

è lui che lo ha rivelato.

Ok, ci siamo: è nato! Pronti o non pronti, desiderosi o indifferenti, sereni o indaffarati, Gesù è nato! Dio è entrato nella storia.

Non potremo più arrabbiarci con Lui, addossargli colpe che non ha e puntare il dito contro il cielo accusandolo d'essere lontano. No, Lui è qui. Lui è presente. Lui è in mezzo a noi.

Mi stupisce e mi affascina questo Dio così innamorato dell'uomo da diventare uno di noi per rivelarsi e farsi conoscere. Dio non ha trovato luogo più affascinate e amabile della nostra carne e ha deciso di abitarla e trasfigurarla. Allora il Natale non è solo una rivelazione su Dio, ma anche sull'uomo e sull'umanità! Devo prendermi cura di me e dei miei fratelli perché questa carne e questa umanità è stata scelta da Dio fin dall'eternità per essere il luogo della sua rivelazione. Quant'è grande Dio!

Ma questo non basta ancora. La cosa che mi lascia sempre più senza fiato e mi fa annebbiare la vista quando ci penso, è il "come". Dio decide di farsi uomo e davanti a sé ha una infinità incalcolabile di possibilità: un paese in pace e con un'economia florida? una città moderna e attrezzata? un padre medico e una madre avvocato? una clinica moderna e un equipe specializzata? grande risalto su tutti i quotidiani del globo? No, cari amici, niente di tutto questo. Dio sceglie la piccola Maria e il falegname Giuseppe, entrambi esuli per la follia di un imperatore che decide di trascrivere nei suoi cataloghi il popolo di Dio. Dio sceglie la città di Betlemme, patria del re Davide. Dio sceglie una grotta. È così che l'Eterno entra dentro la nostra storia. È così che Dio viene ad abitare tra gli uomini. L'immensità che neppure i cieli possono abbracciare, ora è stretta tra le braccia tremanti di Maria. Il creatore di tutto quello che abbiamo sotto gli occhi, ha bisogno di una creatura per sopravvivere. Che ne dite? Pazzesco vero? Sì, Dio è così.

Se vogliamo capire fino in fondo il Natale dobbiamo grattare via tutte le incrostazioni zuccherine e mielose che sono state appiccicate a questa festa. Certo, ci deve essere spazio per la gioia e la dolcezza, ma Natale non è solo questo. Quel cucciolo di Messia abbandonato nell'abbraccio di sua madre nella grotta di Betlemme, dovrebbe farci sussultare sulla sedia e rimanere senza fiato. Tutta questa festa, tutta questa attesa è per Lui! Per quel bimbo infreddolito e indifeso che deve essere nutrito al seno della madre, cambiato, coccolato e curato. Lui è il Festeggiato! Questo è lo scandalo del Natale.

La nostra festa, non quella degli sprechi e dei vizi, ma quella sana di chi si ferma e sa festeggiare per il vero Festeggiato, è per Lui!

Allora buon Natale a tutti! A te che lo hai atteso e invocato. A te che proprio non ne vuoi sapere di Dio e di tutte le sue presunte menzogne. A te che lo senti vicino perché come Lui abiti la periferia della storia. A te che stai cercando di fare un passo verso di Lui e non riesci a vedere che Lui ne ha già fatti cento verso di te. A te che dopo anni farai Natale senza il tuo amato marito. A te che sei sprofondata nel silenzio. A te che finalmente stringi tra le braccia un figlio tanto atteso ed amato.

Buon Natale!
don Roberto

 

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