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TESTO Gesù Cristo, tesoro da scoprire e da condividere

padre Romeo Ballan  

XVII Domenica del Tempo Ordinario (Anno A) (27/07/2008)

Vangelo: Mt 13,44-52 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

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In quel tempo Gesù disse ai suoi discepoli: 44Il regno dei cieli è simile a un tesoro nascosto nel campo; un uomo lo trova e lo nasconde; poi va, pieno di gioia, vende tutti i suoi averi e compra quel campo.

45Il regno dei cieli è simile anche a un mercante che va in cerca di perle preziose; 46trovata una perla di grande valore, va, vende tutti i suoi averi e la compra.

47Ancora, il regno dei cieli è simile a una rete gettata nel mare, che raccoglie ogni genere di pesci. 48Quando è piena, i pescatori la tirano a riva, si mettono a sedere, raccolgono i pesci buoni nei canestri e buttano via i cattivi. 49Così sarà alla fine del mondo. Verranno gli angeli e separeranno i cattivi dai buoni 50e li getteranno nella fornace ardente, dove sarà pianto e stridore di denti.

51Avete compreso tutte queste cose?». Gli risposero: «Sì». 52Ed egli disse loro: «Per questo ogni scriba, divenuto discepolo del regno dei cieli, è simile a un padrone di casa che estrae dal suo tesoro cose nuove e cose antiche».

Forma breve (Mt 13,44-46):

In quel tempo Gesù disse ai suoi discepoli: 44Il regno dei cieli è simile a un tesoro nascosto nel campo; un uomo lo trova e lo nasconde; poi va, pieno di gioia, vende tutti i suoi averi e compra quel campo.

45Il regno dei cieli è simile anche a un mercante che va in cerca di perle preziose; 46trovata una perla di grande valore, va, vende tutti i suoi averi e la compra.

Riflessioni

La ricerca di un tesoro nascosto è sempre appassionante; l'incanto di una perla preziosa accende la fantasia... Tesoro e perla (Vangelo), scoperti in forma gratuita, rimandano direttamente alla parola di Gesù: "Là dov'è il tuo tesoro, sarà anche il tuo cuore" (Mt 6,21). Il discorso parabolico di Gesù, che raggruppa sette parabole (Mt 13), si conclude con le tre parabole odierne: il tesoro nascosto (v. 44), la perla preziosa (v. 45-46) e la rete da pesca (v. 47-48). Il tesoro e la perla si ricollegano idealmente alle parabole (anteriori) del seminatore, del granellino di senape e del lievito; mentre la zizzania e la rete hanno una dinamica simile tra loro. Le sette immagini sono vie didattiche, usate da Gesù per introdurre i suoi discepoli alla comprensione della realtà misteriosa del Regno di Dio, o Regno dei cieli. Tutte e sette inducono ad una scelta di valore: il discepolo deve optare; l'oggetto di tale opzione è Gesù stesso, perché è Lui la pienezza del Regno. Egli è il seme buono, la Parola che il Padre semina nel campo del mondo, con la capacità di trasformarlo dal di dentro, per la forza intrinseca del granellino di senape e del pizzico di lievito. Egli è il tesoro nascosto e la perla preziosa da ricercare e da preferire a qualsiasi altro valore, facendo spazio a Lui, solo a Lui, evitando così il pericolo di essere buttati via come la zizzania e i pesci cattivi (v. 48).

Con l'immagine del tesoro e della perla Gesù si allaccia alle tradizioni di molti i popoli riguardo alla ricerca leggendaria e pazzesca di tesori e di perle. Guardando il Vangelo e la tradizione cristiana, il Regno dei cieli è molteplice nella realtà e nelle espressioni: per Gesù il Regno dei cieli è anzitutto Dio stesso amato, goduto e annunciato; il Regno è la bellezza della grazia divina, che ci rende conformi all'immagine del Figlio (II lettura); è la missione da portare ai popoli che ancora non conoscono Cristo; è la fedeltà all'amore familiare; è la vocazione di consacrazione; è un progetto di bene da realizzare; è la sapienza del cuore che Salomone chiede e ottiene da Dio, dono più importante di una vita lunga, della ricchezza o della vita dei suoi nemici (I lettura)... Per tale valore supremo i martiri hanno dato la vita, i missionari lasciano la famiglia e la patria, il cristiano rinuncia a tante cose. (*) Con gioia e determinazione! (v. 44).

In una parola, il tesoro è Cristo, dono totalmente gratuito; il Regno nella sua pienezza è Gesù Cristo stesso, conosciuto, amato, annunciato. Il Papa Paolo VI ce ne ha lasciato una viva testimonianza nella appassionata omelia missionaria del 29 novembre 1970, davanti a due milioni di persone nel "Quezon Circle" di Manila: 'Guai a me se non predicassi il Vangelo!' (1Cor 9,16)... Gesù è il Cristo, Figlio del Dio vivo. Egli è il Maestro dell'umanità, e il Redentore. Egli è il centro della storia e del mondo. Egli è colui che ci conosce e che ci ama. Egli è il compagno e l'amico della nostra vita. Egli è l'uomo del dolore e della speranza... Io non finirei più di parlare di Lui. Egli è la luce, è la verità, anzi egli è 'la via, la verità, la vità (Gv 14,6). Egli è il pane, la fonte d'acqua viva per la nostra fame e per la nostra sete, egli è il pastore, la nostra guida, il nostro esempio, il nostro conforto, il nostro fratello... A tutti io lo annunzio: Gesù Cristo è il principio e la fine; l'alfa e l'omega. Egli è il re del nuovo mondo. Egli è il segreto della storia. Egli è la chiave dei nostri destini. Egli è il mediatore, il ponte fra la terra e il cielo; Egli è il Figlio dell'uomo, perché Egli è il Figlio di Dio, eterno, infinito; è il figlio di Maria... Gesù Cristo! Ricordate: questo è il nostro perenne annunzio, è la voce che noi facciamo risuonare per tutta la terra, e per tutti i secoli dei secoli (cf. Liturgia delle Ore, II lettura, Dom. XIII T.O.). Anche oggi, Gesù Cristo è il tema primario dell'annuncio missionario, perché la maggior parte della famiglia umana non lo conosce ancora. Occorrono più testimoni e annunciatori!


Parola del Papa

(*) "Cristo offre di più! Anzi, offre tutto! Solo lui, che è la verità, può essere la Via e pertanto anche la Vita. Così la via che gli Apostoli recarono sino ai confini della terra è la vita in Cristo. È la vita della Chiesa. E l'ingresso in questa vita, nella via cristiana, è il Battesimo... Cari amici, a casa, a scuola, all'università, nei luoghi di lavoro e di svago, ricordatevi che siete creature nuove. Come cristiani, voi siete in questo mondo sapendo che Dio ha un volto umano – Gesù Cristo – la via che soddisfa ogni anelito umano, e la vita della quale siamo chiamati a dare testimonianza, camminando sempre nella sua luce. Il compito di testimone non è facile".
Benedetto XVI

Apertura della Giornata Mondiale della Gioventù, Sydney, 17 luglio 2008


Sui passi dei Missionari

- 27/7: S. Clemente di Ochrida (ca. 840-916), evangelizzatore della Bulgaria. Altri 4 santi vescovi continuarono in Bulgaria l'opera evangelizzatrice e culturale dei SS. Cirillo e Metodio.

- 28/7: B. Alfonsa dell'Immacolata C. (Anna) Muttathupadathu (1910-1946), nata nel Kerala (India), religiosa delle Clarisse Malabaresi. Sarà canonizzata il 12 ottobre 2008 a Roma.

- 29/7: S. Olaf (+1030), re di Norvegia, promotore della fede cristiana e organizzatore della Chiesa nel suo paese; morì in una battaglia.

- 30/7: S. Leopoldo Mandic (1866-1942), cappuccino della Croazia, promotore dell'unità dei cristiani e sacerdote assiduo nel ministero delle confessioni a Padova.

- 31/7: S. Ignazio di Loyola (1491-1556), sacerdote spagnolo, fondatore della Compagnia di Gesù, benemerita delle Missioni e di molteplici servizi ecclesiali e culturali in tutto il mondo.

- 31/7: S. Giustino De Jacobis (1800-1860), lazzarista, missionario e vescovo in Etiopia, promotore di rapporti ecumenici; è considerato dai cattolici "angelo e padre della Chiesa in Etiopia".

- 31/7: Ricordo del viaggio del Papa Paolo VI in Uganda (1969) e della creazione del SCEAM-SECAM (Simposio delle Conferenze Episcopali di Africa e Madagascar).

- 31/7: Ricordo di Bartolomé de Las Casas (1474-1566), domenicano spagnolo, missionario nel Nuovo Mondo e vescovo in Messico, difensore dei diritti degli Indios e loro protettore.

- 1/8: S. Alfonso M. de' Liguori (1696-1787), avvocato e teologo moralista, poi vescovo, fondatore dei Redentoristi, promotore delle missioni popolari. È dottore della Chiesa.

- 1/8: Ricordo di Mons. Pierre Claverie, domenicano, vescovo di Orano (Algeria), ucciso in un attentato da terroristi islamici (+1996), assieme al suo autista.

- 2/8: S. Eusebio di Vercelli (+371), strenuo evangelizzatore, difensore della fede contro gli ariani, perseguitato ed espulso; grande organizzatore della Chiesa nella regione subalpina.

- 2/8: B. Zefirino Giménez Malla (1860-1936), laico spagnolo di etnia zingara, promotore di buoni rapporti fra la sua gente e i vicini, martire nella persecuzione spagnola; è il primo rom beatificato.

- 2/8: Ricordo di don Nicola Mazza (1790-1865), sacerdote di Verona, dove fondò un Istituto per educare ragazzi virtuosi, intelligenti e poveri, fra i quali S. Daniele Comboni, apostolo dell'Africa.

 

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