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TESTO La missione dalla piccolezza

padre Romeo Ballan  

XIV Domenica del Tempo Ordinario (Anno A) (06/07/2008)

Vangelo: Mt 11,25-30 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Mt 11,25-30

In quel tempo Gesù disse: 25«Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. 26Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. 27Tutto è stato dato a me dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo.

28Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. 29Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. 30Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero».

Riflessioni

Siamo ancora una volta nel cuore del Vangelo di Matteo. Il brano odierno viene definito dagli studiosi come una grande manifestazione del mistero di Dio, un'alta sintesi messianica, un inno di giubilo. È il Magnificat di Gesù, in quanto espressione del suo mondo interiore, come il Magnificat lo è per Maria... In effetti, questa preghiera di Gesù (Vangelo) riprende tutto il programma delle Beatitudini (Mt 5,3s), con particolare attenzione ai poveri, miti, afflitti, misericordiosi, puri di cuore, operatori di pace... Come afferma l'autore di Le Petit Prince, "la beatitudine è l'accesso a un punto di vista che unifica l'universo" (Antoine de Saint-Exupéry). La pagina di Matteo ci offre un angolo di osservazione panoramica su tutto il Vangelo di Gesù, che qui viene qui riassunto intorno ad alcuni temi fondamentali: la lode al Padre, Signore e Creatore (v. 25); la vita di intima comunione della Trinità (v. 27); l'atteggiamento amoroso ed operoso di Gesù verso la sofferenza umana, offrendo ristoro a quanti sono "stanchi e oppressi" (v. 28); la nuova scuola e lo stile del Maestro, che dice a tutti: "Imparate da me, che sono mite ed umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita " (v. 29-30). Alla scuola di tanto Maestro, se lo contempliamo nella povertà di Betlemme e nell'umiliante sconfitta del Calvario, comprendiamo quanto siano stati capovolti i criteri di grandezza: quanto siano diversi i pensieri umani e i pensieri di Dio! (Is 55,8-9.

Nel mezzo della sua vita pubblica, dopo un periodo di tensioni e polemiche con i farisei e di abbandoni da parte di alcuni discepoli, il bilancio umano di quel nuovo Maestro di Nazaret era certamente deludente, fallimentare. Gesù, però, lungi dall'abbandonare la sua missione e ritirarsi, si conferma nel cammino iniziato, loda e ringrazia il Padre per aver scelto i piccoli, gli ultimi, come destinatari privilegiati delle sue straordinarie rivelazioni (v. 25-26).

Le scelte di Gesù sono criteri essenziali per le scelte della Chiesa missionaria. I temi dell'annuncio e della catechesi dovranno essere gli stessi: la Trinità santa, Gesù Cristo Salvatore, la Chiesa come casa di accoglienza umana e spirituale, nella quale gli "stanchi e oppressi" di ogni tipo, di tutti i tempi e luoghi, trovino sollievo, ristoro e protezione. L'ideale della Chiesa è di farsi discepola esemplare di Cristo, fino al punto di poter dire a tutti i popoli: venite a me voi tutti... imparate da me che sono mite ed umile... troverete ristoro e il giogo vi si farà leggero. È questo il volto autentico ed attraente della Chiesa, l'unico che interessa alle moltitudini, e che i missionari e l'intera comunità cristiana sono chiamati a incarnare. (*) Fra le più belle immagini della Chiesa vi sono queste due: la locanda, casa per tutti (pandokeion), alla quale il buon samaritano portò quel poveraccio incappato nei briganti (Lc 10,34); e quella casa di Paolo, il quale, giunto a Roma, viveva in una casa affittata, dove accoglieva tutti annunziando e insegnando Gesù Cristo con franchezza (Atti 28,30-31).

La Chiesa missionaria offre spesso questa immagine di accoglienza, umiltà e austerità, soprattutto nei paesi poveri del pianeta, ma anche nei meandri delle metropoli industrializzate. Questo stile di vita e di missione, inaugurato da Gesù, è possibile (II lettura) nella misura in cui lo Spirito di Dio abita in noi. Grazie alla sua presenza, i frutti sicuri saranno la vita, la pace (v. 9.13). Il profeta Zaccaria (I lettura) presenta il sogno di un re giusto, pacifico e umile, che cavalca un asinello (v. 9), farà sparire i carri e i cavalli da guerra e avrà un chiaro programma di pace: "L'arco di guerra sarà spezzato, annuncerà la pace alle nazioni"; avrà un dominio universale, esteso da mare a mare fino ai confini della terra (v. 10). Sulla stessa linea, S. Agostino indica ai governanti un criterio di massima saggezza: "È segno di maggior gloria uccidere le guerre con la parola, anziché gli uomini con le armi; e conquistare la pace con la pace, non con la guerra". Le opere di pace saranno possibili solo in chi è abitato dallo Spirito di Dio.


Parola del Papa

(*) "La prima forma di testimonianza è la vita stessa del missionario della famiglia cristiana e della comunità ecclesiale, che rende visibile un modo nuovo di comportarsi. Il missionario che, pur con tutti i limiti e difetti umani, vive con semplicità secondo il modello di Cristo, è un segno di Dio e delle realtà trascendenti. Ma tutti nella Chiesa, sforzandosi di imitare il divino Maestro, possono e debbono dare tale testimonianza, che in molti casi è l'unico modo possibile di essere missionari".
Giovanni Paolo II
Enciclica Redemptoris Missio (1990), n. 42


Sui passi dei Missionari

- 6/7: B. Maria Teresa Ledóchowska (1863-1922), lavorò per la liberazione degli schiavi africani e fondò il Sodalizio di S. Pietro Claver.

- 6/7: B. Nazaria I. March Mesa(1889-1943), spagnola, emigrò in Messico; missionaria in Bolivia e Argentina; fondatrice.

- 7/7: B. Pietro To Rot (Papua-Nuova Guinea, 1912-1945), laico catechista, sposato, ucciso dai giapponesi, con una iniezione letale, alla fine della II Guerra Mondiale.

- 7/7: B. Maria Romero Meneses (1902-1977), salesiana del Nicaragua, dedita alle opere di carità.

- 9/7: SS. Agostino Zhao Rong (+1815) e numerosi compagni martiri in Cina, che in luoghi e tempi diversi (tra 1648 e 1930) hanno reso testimonianza al Vangelo di Cristo con la vita e la parola.

- 9/7: S. Paolina (Amabile Visintainer) del Cuore Agonizzante di Gesù (1865-1942), italiana, emigrò in Brasile, ove si dedicò alla cura di malati e poveri, per i quali fondò una congregazione.

- 11/7: S. Benedetto da Norcia (480-547), abate, "Padre e Patrono d'Europa", fondatore, patriarca dei monaci in Occidente.

 

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