PERFEZIONA LA RICERCA

FestiviFeriali

Parole Nuove - Commenti al Vangelo e alla LiturgiaCommenti al Vangelo
AUTORI E ISCRIZIONE - RICERCA

Torna alla pagina precedente

Icona .doc

TESTO Arriva il tuo re

don Marco Pratesi  

XIV Domenica del Tempo Ordinario (Anno A) (06/07/2008)

Brano biblico: Zc 9,9-10 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Mt 11,25-30

In quel tempo Gesù disse: 25«Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. 26Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. 27Tutto è stato dato a me dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo.

28Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. 29Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. 30Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero».

Il brano è quasi all'inizio di quella sezione conclusiva del libro di Zaccaria (cc. 9-15) comunemente attribuita a un profeta posteriore ("Secondo Zaccaria"), ricca di ispirazione, alla quale il Nuovo Testamento ha in modo notevolissimo attinto (anche nel nostro caso: Mt 21,5 e Gv12,15 citano esplicitamente il nostro testo in riferimento all'ingresso di Gesù in Gerusalemme).

Il profeta annunzia la pace e se, come per lo più si dice, egli vive nel IV secolo, ha presenti le guerre di Alessando Magno e dei suoi successori. Comunque lo si collochi cronologicamente, il messaggio non cambia: si vede avvicinarsi una figura singolare, un re a cavallo di un giovane asino. Non si fatica a ravvisarvi il Messia, ma l'apparato magnificente della corte davidica è scomparso. Tutto quello che si dice di lui è: giusto, vittorioso, umile, instaura la pace universale. In rapporto retto con Dio e gli uomini ("giusto"), egli sperimenta pienamente la sua salvezza (dunque "vittorioso", ma i LXX e la Vulgata lo intendono in modo attivo: "salvatore"), proprio perché non si fa forte delle proprie armi ma del Signore ("povero"). La sua azione pacificatrice non riguarda soltanto Israele (da nord a sud, Efraim e Gerusalemme), ma tutta la terra e ogni popolo. Il piano di Dio avanza infallibilmente nella storia al passo tranquillo ma sicuro del puledro figlio d'asina. Israele è invitato da subito a giubilare, prima di tutto nella sua liturgia (come è suggerito dai verbi impiegati).

Il quadro presenta la fase finale del progetto di Dio. A pensarci bene è strano che il momento del trionfo sia presentato così. Questo re che trionfa rimane un povero! Questo re che trionfa rimane per sempre un povero salvato, simile a uno di quegli oranti del Salterio che, proclamandosi di fronte a Dio poveri, invocano da lui giustizia e salvezza, a volte sperimentandola, altre solo sperandola (cf. Sal 9,13.19; 10,2.9.12; 12,6; 14,6; 18,28; 22,25; 25,16; 34,7; 35,10; 37,14; 40,18; 68,11; 69,30; 70,6; 72,2.4.12; 74,19.21; 82,3; 86,1; 88,16; 102,1; 109,16.22; 140,13). La pace vera, personale e comunitaria, non può avere altro fondamento che la rinunzia ad ogni autosalvezza che, per affermarsi, non può non ricorrere alla forza, di qualunque genere. Il re messianico invece non impiega la forza, perché la sua forza è quella di Dio. Egli è mite. Non per caso i LXX traducono l'"umile" del v. 9 appunto con "mite".

Nel Nuovo Testamento ritroviamo questa profezia legata al tema della piccolezza. Maria la piccola è invitata dall'angelo Gabriele a gioire per la venuta del Signore. I piccoli, ai quali soltanto è rivelato il mistero del Regno di questo Messia umile e mite, sono invitati a imparare dalla sua mansuetudine (cf. Mt 11,29). E ancora loro, i piccoli, sanno riconoscerlo e lo acclamano come Re d'Israele mentre entra a Gerusalemme sopra un'asino, proprio come aveva profetato Zaccaria (cf. Mt 21,15-16; Lc 19,39-40). Vi entra per sostenere, come povero integralmente affidato alle mani del Padre, l'ultima e suprema lotta contro la violenza. Sarà l'esperienza più forte della salvezza di Dio che la storia abbia mai veduto. Allora sarà chiaro - a Israele e ai popoli - quale sia la regalità del Messia e il potere di Dio che avanza nella storia.

I commenti di don Marco sono pubblicati dal Centro Editoriale Dehoniano - EDB nel libro Stabile come il cielo.

 

Ricerca avanzata  (54027 commenti presenti)
Omelie Rituali per: Battesimi - Matrimoni - Esequie
brano evangelico
(es.: Mt 25,31 - 46):
festa liturgica:
autore:
ordina per:
parole: