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TESTO Commento Matteo 7,1-5

a cura dei Carmelitani  

Lunedì della XII settimana del Tempo Ordinario (Anno II) (23/06/2008)

Vangelo: Mt 7,1-5 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

1) Preghiera

Dona al tuo popolo, o Padre,
di vivere sempre nella venerazione e nell'amore
per il tuo santo nome,
poiché tu non privi mai della tua guida
coloro che hai stabilito sulla roccia del tuo amore.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...


2) Lettura del Vangelo

Dal Vangelo secondo Matteo 7,1-5

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: "Non giudicate, per non essere giudicati; perché col giudizio con cui giudicate sarete giudicati; e con la misura con la quale misurate sarete misurati. Perché osservi la pagliuzza nell'occhio del tuo fratello, mentre non ti accorgi della trave che hai nel tuo occhio? O come potrai dire al tuo fratello: permetti che tolga la pagliuzza dal tuo occhio, mentre nell'occhio tuo c'è la trave? Ipocrita, togli prima la trave dal tuo occhio e poi ci vedrai bene per togliere la pagliuzza dall'occhio del tuo fratello".

3) Riflessione

• Nel vangelo di oggi continuiamo a meditare sul Discorso della Montagna che si trova nei capitoli da 5 a 7 del vangelo di Matteo. Durante la 10a e l'11a Settimana del Tempo Ordinario abbiamo visto i capitoli 5 e 6. Durante questi giorni vedremo il capitolo 7. Questi tre capitoli, 5, 6 e 7 offrono un'idea di come si faceva la catechesi nelle comunità dei giudei convertiti nella seconda metà del primo secolo in Galilea ed in Siria. Matteo unisce ed organizza le parole di Gesù per insegnare come deve essere il modo nuovo di vivere la Legge di Dio.

• Dopo aver spiegato come ristabilire la giustizia (Mt 5,17 a 6,18) e come restaurare l'ordine della creazione (Mt 6,19-34), Gesù insegna come deve essere la vita in comunità (Mt 7,1-12). Alla fine, presenta alcune raccomandazioni e consigli (Mt 7,13-27). A continuazione, ecco uno schema di tutto il Discorso della Montagna:

Matteo 5,1-12: Le Beatitudini: apertura solenne della nuova Legge

Matteo 5,13-16: La nuova presenza nel mondo: Sale della terra e Luce del mondo

Matteo 5,17-19: La nuova pratica della giustizia: rapporto con l'antica legge

Matteo 5, 20-48: La nuova pratica della giustizia: osservando la nuova Legge

Matteo 6,1-4: La nuova pratica delle opere di pietà: l'elemosina

Matteo 6,5-15: La nuova pratica delle opere di pietà: la preghiera

Matteo 6,16-18: La nuova pratica delle opere di pietà: il digiuno

Matteo 6,19-21: Il nuovo rapporto con i beni materiali: non accumulare

Matteo 6,22-23: Il nuovo rapporto con i beni materiali: visione corretta

Matteo 6,24: Il nuovo rapporto con i beni materiali: Dio o il denaro

Matteo 6,25-34: Il nuovo rapporto con i beni materiali: aver fiducia nella Provvidenza
Matteo 7,1-5: La nuova convivenza comunitaria: non giudicare

Matteo 7,6: La nuova convivenza comunitaria: non disprezzare la comunità

Matteo 7,7-11: La nuova convivenza comunitaria: la fiducia in Dio genera la condivisione

Matteo 7,12: La nuova convivenza comunitaria: la Regola d'Oro

Matteo 7,13-14: Raccomandazioni finali: scegliere il cammino sicuro

Matteo 7,15-20: Raccomandazioni finali: il profeta si conosce dai frutti

Matteo 7,21-23: Raccomandazioni finali: non solo parlare, ma anche praticare

Matteo 7,24-27: Raccomandazioni finali: costruire la casa sulla roccia

• Il vissuto comunitario del vangelo (Mt 7,1-12) e la prova essenziale. É dove si definisce la serietà dell'impegno. La nuova proposta di vita in comunità abbraccia diversi aspetti: non osservare la pagliuzza nell'occhio del fratello (Mt 7,1-5), non gettare le perle ai porci (Mt 7,6), non aver paura di chiedere cose a Dio (Mt 7,7-11). Questi consigli culminano nella Regola d'Oro: fare all'altro ciò che ti piacerebbe che l'altro facesse a te (Mt 7,12). Il vangelo di oggi presenta la prima parte: Matteo 7,1-5.

• Matteo 7,1-2: Non giudicate e non sarete giudicati. La prima condizione per una buona convivenza comunitaria è non giudicare il fratello o la sorella, ossia, eliminare i preconcetti che impediscono la convivenza trasparente. Cosa significa questo concretamente? Il vangelo di Giovanni dà un esempio di come Gesù viveva in comunità con i discepoli. Gesù dice: "Non vi chiamo servi, perché il servo non sa cosa fa il padrone; io vi chiamo amici perché vi ho comunicato tutto ciò che ho udito dal Padre mio" (Gv 15,15). Gesù è un libro aperto per i suoi compagni. Questa trasparenza nasce dalla sua totale fiducia nei fratelli e nelle sorelle ed ha la sua radice nella sua intimità con il Padre che gli dà la forza di aprirsi totalmente agli altri. Chi vive così con i suoi fratelli e sorelle, accetta l'altro come è, senza preconcetti, senza imporgli condizioni previe, senza giudicarlo. Mutua accettazione, senza finzioni. E' una trasparenza totale! Ecco l'ideale della nuova vita comunitaria, nata dalla Buona Novella che Gesù ci porta: Dio è Padre e Madre e, quindi, tutti noi siamo fratelli e sorelle. E' un ideale difficile ma molto bello ed attraente come l'altro: "Siate perfetti come il Padre del cielo è perfetto" (Mt 5,48).

• Matteo 7.3-5: Vedi la pagliuzza e non la trave. Subito Gesù dà un esempio: "Perché osservi la pagliuzza nell'occhio del tuo fratello, mentre non ti accorgi della trave che hai nel tuo occhio? O come potrai dire al tuo fratello: permetti che tolga la pagliuzza dal tuo occhio, mentre nell'occhio tuo c'è la trave? Ipocrita, togli prima la trave dal tuo occhio e poi ci vedrai bene per togliere la pagliuzza dall'occhio del tuo fratello". Nell'udire questa frase siamo soliti pensare ai farisei che disprezzavano la gente considerandola ignorante e loro si consideravano migliori degli altri (cf. Gv 7,49; 9,34). In realtà, la frase di Gesù serve a tutti noi. Per esempio, oggi molti di noi cattolici siamo meno fedeli al vangelo che i non cattolici. Osserviamo la pagliuzza nell'occhio dei nostri fratelli e non vediamo la trave di orgoglio prepotente collettivo nei nostri occhi. Questa trave fa sì che oggi molte persone hanno difficoltà a credere nella Buona Novella di Gesù.

4) Per un confronto personale

• Non giudicare l'altro ed eliminare preconcetti: su questo punto qual è la mia esperienza personale?

• Pagliuzza e trave: qual è la trave in me che rende difficile la mia partecipazione alla vita in famiglia e in comunità?

5) Preghiera finale

Signore, dirigimi sul sentiero dei tuoi comandi,
perché in esso è la mia gioia.
Piega il mio cuore verso i tuoi insegnamenti

e non verso la sete del guadagno. (Sal 118)

 

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