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TESTO Matteo 25,1-13

padre Paul Devreux

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XXXII Domenica del Tempo Ordinario (Anno A) (07/11/1999)

Vangelo: Mt 25,1-13 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

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In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli questa parabola: 1Il regno dei cieli sarà simile a dieci vergini che presero le loro lampade e uscirono incontro allo sposo. 2Cinque di esse erano stolte e cinque sagge; 3le stolte presero le loro lampade, ma non presero con sé l’olio; 4le sagge invece, insieme alle loro lampade, presero anche l’olio in piccoli vasi. 5Poiché lo sposo tardava, si assopirono tutte e si addormentarono. 6A mezzanotte si alzò un grido: “Ecco lo sposo! Andategli incontro!”. 7Allora tutte quelle vergini si destarono e prepararono le loro lampade. 8Le stolte dissero alle sagge: “Dateci un po’ del vostro olio, perché le nostre lampade si spengono”. 9Le sagge risposero: “No, perché non venga a mancare a noi e a voi; andate piuttosto dai venditori e compratevene”. 10Ora, mentre quelle andavano a comprare l’olio, arrivò lo sposo e le vergini che erano pronte entrarono con lui alle nozze, e la porta fu chiusa. 11Più tardi arrivarono anche le altre vergini e incominciarono a dire: “Signore, signore, aprici!”. 12Ma egli rispose: “In verità io vi dico: non vi conosco”. 13Vegliate dunque, perché non sapete né il giorno né l’ora.

Centro della situazione è un banchetto nuziale, immagine poetica che rappresenta il rapporto che Dio desidera avere con il suo popolo.

Le lampade sono simbolo di benedizione, di felicità e di benessere.
Non avere l'olio è superficialità.

La frase che m'impressiona è :"Non vi conosco".

Non accetto l'idea di poter essere rifiutato, mi fa soffrire l'idea stessa che sia possibile.

Pretendo l'accoglienza come una cosa dovuta, e accuso Dio non essere buono e coerente con i suoi insegnamenti.

Il Signore mi risponde:

"Proprio perché ti voglio bene ti lascio fuori. Non mi è facile dirti di no.

Per me sarebbe molto più facile farti entrare, ma questo non sarebbe amarti.

Io desidero la tua conversione, per il tuo bene, desidero che tu ti assuma la tua parte di responsabilità nel rapporto con me, che tu ne colga l'importanza. Il mio no non è una sentenza. E' un invito che ti rivolgo a fare sul serio con la tua vita. In realtà tu mi rovini la festa, perché, pur lasciandoti fuori della porta, pregherò incessantemente per te. Tu sei nel mio cuore. Spero che questo mio sacrificio ti possa aiutare ad uscire dalla tua superficialità.

"Vegliate", dice Gesù. È una preghiera sofferta, perché Dio desidera salvare l'uomo dalla sua solitudine e dalla morte, ma senza togliergli la libertà di aderire ho rifiutare questo invito.

In questo "Vegliate" c'è tutta la Passione di Dio per l'uomo, il suo desiderio di donarsi tutto, senza imporsi.

Preghiera: Signore abbi pietà di me per quando vivo il tuo invito a vegliare, ad ascoltarti, a pregare, come un oppressione, come un'altra delle
tante cose che già devo fare.

Donami di vedere questa tua preghiera come un invito alle nozze, come la cosa più bella e importante che mi possa capitare, nel nome di Gesù Signore nostro.

 

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