PERFEZIONA LA RICERCA

FestiviFeriali

Parole Nuove - Commenti al Vangelo e alla LiturgiaCommenti al Vangelo
AUTORI E ISCRIZIONE - RICERCA

Torna alla pagina precedente

Icona .doc

TESTO Commento su Matteo 7,21-27

don Daniele Muraro  

IX Domenica del Tempo Ordinario (Anno A) (01/06/2008)

Vangelo: Mt 7,21-27 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Mt 7,21-27

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: 21Non chiunque mi dice: “Signore, Signore”, entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli. 22In quel giorno molti mi diranno: “Signore, Signore, non abbiamo forse profetato nel tuo nome? E nel tuo nome non abbiamo forse scacciato demòni? E nel tuo nome non abbiamo forse compiuto molti prodigi?”. 23Ma allora io dichiarerò loro: “Non vi ho mai conosciuti. Allontanatevi da me, voi che operate l’iniquità!”.

24Perciò chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica, sarà simile a un uomo saggio, che ha costruito la sua casa sulla roccia. 25Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ma essa non cadde, perché era fondata sulla roccia. 26Chiunque ascolta queste mie parole e non le mette in pratica, sarà simile a un uomo stolto, che ha costruito la sua casa sulla sabbia. 27Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa cadde e la sua rovina fu grande».

Il saggio è un uomo equilibrato, sa tenere conto delle diverse opinioni, riesce a conciliare pareri apparentemente contrastanti, mantiene sempre il contatto con la realtà. Attraverso la sua esperienza egli riesce ad anticipare le difficoltà e perciò non si lascia intimorire dagli imprevisti. Ma può esistere una saggezza a tutta prova senza riferimento esplicito a Dio che solo è sapiente?

Senza dubbio se uno, prima di intraprendere un lavoro, riflette sulle diverse soluzioni e tiene conto dei diversi pareri sul come portarlo avanti ha molta più probabilità di riuscita positiva di chi sulla spinta emotiva di un'intuizione iniziale passa subito alla fase pratica applicativa. Questo però non basta. Buona cosa è la disponibilità a farsi consigliare e l'apertura mentale, come anche la perspicacia nel giudizio, ma davanti alle decisioni importanti della vita infatti ciascuno è solo.

Lì all'interno della sua coscienza ciascuno necessariamente si trova a confronto con la voce di Dio che lo interpella: è il momento cruciale della scelta, da cui dipenderanno gli esiti successivi.

Nella parabola di oggi troviamo descritta con parole schiette e incalzanti la condizione umana e la necessità di affidarsi alla luce e alla forza che viene dalla parola di Dio. La volontà di fabbricarsi un'abitazione dove stare è ambizione comune ai due soggetti che Gesù prende a modello. Costruirsi la casa qui vale realizzare la propria vita, plasmare l'ambiente circostante secondo le proprie vedute, assicurarsi un luogo di riparo e allestire una dimora accogliente per la propria famiglia e per gli amici. La conclusione del racconto però mostra i differenti sbocchi delle due scelte.

È cosa nota che costruire sulla roccia è molto più faticoso che costruire sulla sabbia. Così, chi costruisce sulla sabbia finisce il lavoro molto prima e mentre si riposa e gode per quanto ha fatto, forse deride o critica chi, dopo lunghe ed estenuanti fatiche, non è ancora riuscito a finire le fondamenta. Ma il saggio, ragionando anche a lungo termine, vuole che la sua casa possa resistere anche alle peggiori intemperie.

Quello che accade nella costruzione di una casa materiale è simile a quello che accade a noi quando cerchiamo di costruirci una vita in cui ci sia sicurezza, gioia, amore, riposo, protezione nei casi avversi. Questi beni sono ricercati da tutti, non tutti però basano la loro ricerca sul medesimo fondamento. Ora, i fondamenti possibili sono solo due: o uno costruisce la sua vita avendo come riferimento la propria volontà, oppure la costruisce avendo come riferimento la volontà di Dio.

Chi adotta il primo metodo sembra riuscire ad ottenere in breve tempo, e senza troppa fatica, notevoli successi. La fatica che evita è quella dell'osservanza e della fedeltà nei confronti della legge di Dio; anche se non uccide e non ruba, non si preoccupa affatto di cercare di conoscere e amare Dio, di rispettarlo e di onorarlo, quanto poi ai piaceri che questa vita offre, non gli interessa troppo se sono leciti o illeciti, misurati o senza freno.

Essendo abituato a pensare quasi esclusivamente a se stesso, si accorge poco delle sofferenze o dello stato di necessità del suo prossimo. Libero da ogni riferimento a Dio e dall'osservanza della sua legge, trascorre la vita senza troppi problemi, con una certa serenità attorniato dalla compagnia di chi pensa e si comporta allo stesso modo.

Le cose vanno diversamente per chi vuole costruire sulla roccia, e cioè prendendo come riferimento la volontà di Dio. Evidentemente chi vuole osservare i comandamenti non è più libero di fare quello che vuole, ma dovrà impegnarsi a cercare di conoscere e amare Dio, rispettarlo, onorarlo, pregarlo. Dovrà cercare la rettitudine nei pensieri, nelle parole, nelle azioni. Dovrà fuggire i piaceri illeciti e moderarsi in quelli leciti. Dovrà fuggire con sdegno ogni forma di menzogna e di ipocrisia. Dovrà cercare di assolvere meglio che può i doveri del proprio stato - mentre l'uomo stolto spesso si accontenta delle apparenze -. Dovrà essere attento a chi, vicino o lontano, soffre o si trova in stato di necessità e cercare per quanto può di aiutalo.

Un altro esercizio molto importante per chi vuole costruire sulla roccia è quello di imparare a fidarsi di Dio, anche quando Lui sembra non rispondere alle nostre preghiere, anche quando, Egli non ci offre l'aiuto subito sperato. Un giorno vedremo... un giorno capiremo... Rimanere fedeli a questi esercizi per anni ed anni, resistere alle tentazioni di vario tipo che si incontrano lungo il cammino, è un lavoro faticoso come scavare le fondamenta di una casa su una roccia.

Se costruire sulla roccia, ossia secondo la volontà di Dio, ha lo svantaggio di essere un lavoro lungo, impegnativo e faticoso, ha però il vantaggio di realizzare una costruzione solida, capace di resistere all'imperversare delle più violente intemperie; chi vi abita può stare sicuro, la costruzione è garantita contro ogni possibile disastro e rovina esistenziale.

È questa la vera sapienza: la fede non annulla il mistero, lo rende vicino e luminoso e nemmeno toglie la libertà, anzi permette a ciascuno di esprimere al meglio la propria personalità. La libertà umana non si realizza ignorando Dio e il Vangelo, né tantomeno andandogli contro. Nel credere l'uomo compie l'atto più significativo della propria esistenza; attraverso la fede, infatti, la persona raggiunge la certezza della verità e decide di vivere in essa.

Benedizione e maledizione, i due esiti opposti constatabili nei fatti, di cui parla Mosè nella prima lettura, stanno già nella iniziale decisione del cuore umano: dare fiducia a Dio e osservare i suoi comandi, oppure rifiutare la Parola di Dio e appoggiarsi solo su se stessi e sulle proprie vedute.

La Rivelazione cristiana è la vera stella di orientamento per l'uomo che avanza tra i condizionamenti e le chiusure di una mentalità materialistica.

 

Ricerca avanzata  (54027 commenti presenti)
Omelie Rituali per: Battesimi - Matrimoni - Esequie
brano evangelico
(es.: Mt 25,31 - 46):
festa liturgica:
autore:
ordina per:
parole: