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TESTO Dio ha tanto amato il mondo

don Roberto Rossi  

IV Domenica di Quaresima - Laetare (Anno B) (30/03/2003)

Vangelo: Gv 3,14-21 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

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14E come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell’uomo, 15perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna.

16Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna. 17Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui. 18Chi crede in lui non è condannato; ma chi non crede è già stato condannato, perché non ha creduto nel nome dell’unigenito Figlio di Dio.

19E il giudizio è questo: la luce è venuta nel mondo, ma gli uomini hanno amato più le tenebre che la luce, perché le loro opere erano malvagie. 20Chiunque infatti fa il male, odia la luce, e non viene alla luce perché le sue opere non vengano riprovate. 21Invece chi fa la verità viene verso la luce, perché appaia chiaramente che le sue opere sono state fatte in Dio».

Dio "ricco di misericordia", all'umanità immersa nelle tenebre del peccato, offre una luce infinita: Cristo innalzato sulla croce per la salvezza di tutti e di ciascuno.

"Dio ricco di misericordia". Dio è amore infinito; Lui l'onnipotente, l'eterno, il creatore dell'universo, non è lontano da noi, ma esprime tutta la sua "ricchezza" nell'amore, nel perdono, nella misericordia, Dio è padre, Dio è madre; "Dio non può che donare il suo amore", Dio è pace, Dio è vita, Dio è tutto e ci vuol dare tutto, perché è Amore.

L'amore di Dio è la fonte della nostra gioia, di ogni gioia, di ogni consolazione: ecco perché questa domenica è chiamata la domenica della gioia.

A metà quaresima, oggi c'è un particolare invito alla fiducia, alla serenità, alla gioia. E' possibile questo, nelle situazioni così preoccupanti e drammatiche che vive l'umanità in questi giorni? Coi problemi che tutti noi siamo chiamati ad affrontare nella vita individuale, di famiglia, di lavoro? Sono riprese le parole del profeta Isaia che dice: "Rallegrati, popolo di Dio. Esultare e gioite, voi che eravate nella tristezza: saziatevi dell'abbondanza della vostra consolazione"! L'abbondanza della nostra consolazione, il fondamento e la possibilità della fiducia e della serenità è il Signore, è il suo amore infinito. Abbiamo pregato nel salmo: "Il ricordo di te, Signore, è la nostra gioia ".

Poi la seconda lettura ci ha detto: "Dio, ricco di misericordia, ci ha amati di un grande amore, perciò, da morti che eravamo, ci ha fatti rivivere in Cristo".

Il Vangelo ci ha riportato nel dialogo tra Gesù e Nicodemo che è andato da Lui nella notte: "Dio ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito".

Dio ha tanto amato il mondo Dio ama di un amore infinito, unico, inimmaginabile l'umanità e ciascuno di noi suoi figli. Dio ci ama! Proviamo a pensare, ad avvertire il brivido di questa altezza: Dio e l'uomo e, tra essi, amore!

L'amore di Dio è una realtà unica, eterna, continua. Questo amore si è rivelato a noi concretamente in una successione di gesti e di interventi che chiamiamo "storia della salvezza".

Dio è amore da sempre. Dio è Trinità d'amore. Segni del suo amore grande e potente è la creazione dell'universo. Dice la liturgia: "Hai dato origine all'universo per effondere il tuo amore su tutte le creature e allietarle con gli splendori della tua gloria". Così ha creato il mondo, così ha fatto esistere l'uomo. I profeti dell'Antico Testamento hanno voluto esprimere l'amore del Signore per la sua creatura con le immagini dell'amore di un padre e di una madre: "Si dimentica forse una donna del suo bambino, così da non commuoversi per il figlio delle sue viscere? Anche se una donna si dimenticasse, io invece non ti dimenticherò ma".(Isaia)

"Io li traevo con legami di bontà, con vincoli d'amore; ero per loro come chi solleva un bimbo alla sua guancia"(Osea)

E' un amore eterno, da sempre e per sempre: "Ti ho amato di amore eterno" (Geremia)

Nella pienezza dei tempi l'amore di Dio è Gesù. "Dio ha tanto amato il mondo da dare per esso il suo Piglio unigenito". Gesù è l'amore di Dio fatto carne; egli è la manifestazione tangibile dell'amore del Padre: In questo si è manifestato l'amore di Dio per noi: Dio ha mandato il suo unigenito Figlio nel mondo (1 Gv. 4, 9).

Dio ha "dato" suo Figlio; Gesù ha "dato" la vita, per amore. "Nessuno ha amore più grande di chi dà la vita per la persona amata".

Gesù poi ci dà lo Spirito Santo. "L'amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito che ci è stato dato (Rom. 5, 5).

L'apostolo Giovanni scrive: "Noi abbiamo creduto all'amore che Dio ha per noi!". Io ho creduto, io "credo" all'amore?

Anche nelle situazioni più difficili, io credente e l'intera comunità cristiana possiamo dire: "Dio ci ama e noi crediamo nell'amore! ". Allora possiamo trovare il senso più vero per la nostra vita e per ogni nostra azione: "Dio mi ama, Dio è con me, non sono solo, Lui mi dà forza, non mi giudica, non mi condanna, mi cerca, mi solleva, mi perdona, mi dà la fiducia più grande." Dice il Vangelo: "Dio ha tanto amato il mondo". Dio ama li mondo. "Ha mandato il figlio nel mondo non per giudicare il mondo, ma perché il mondo si salvi per mezzo di Lui". Dio non giudica, non condanna. Dio ama il mondo, cioè ogni persona così com'è, con tutti i suoi problemi, le sue debolezze, i suoi mali. E Dio ha espresso questo amore dandoci il suo Figlio come Salvatore.

Dio ama il mondo, il nostro mondo di oggi. Come sentire, vedere, credere l'amore di Dio? Chi ama Dio? Tutti! Come ama Dio? E' vicino ai sofferenti, è dalla parte degli oppressi, anima tutti i semi di bene e di luce; è vicino a chi fa il male, perché non vuole la morte del peccatore, ma che si converta e viva. E' vicino a Saddam, perché si converta; è vicino a Bush, perché si converta. Noi invece diamo in qualche modo ragione all'uno o all'altro, così non vogliamo il loro bene; dobbiamo aiutarli a convertirsi al bene, alla pace, come noi stessi dobbiamo essere molto decisi a volere la nostra conversione da tante situazioni di male per camminare sulla via del bene.

Mi posso domandare: Io chi amo? Come amo?

Se comprendiamo e accogliamo l'amore di Dio avremo, pur con tutti i nostri limiti, solo un grande desiderio e una grande volontà: quella di amare Dio con tutto il cuore, di amarlo in concreto con tutte le opere buone che possiamo compiere verso il prossimo. Come Gesù continuamente ci insegna. E' importante intensificare le opere buone, affinché, chi è in necessità estrema, possa sentire un po' di amore umano e divino.

Cosa può significare per noi "dare la vita"? Possiamo dare per il prossimo, specie per i bisognosi, il tempo, le capacità, il servizio, i soldi,...

Siamo a metà quaresima: come possiamo intensificare il bene nel cammino quaresimale?

"Se Dio ci ha amati, anche noi dobbiamo amare i nostri fratelli".

 

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