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TESTO Commento Matteo 11,25-30

a cura dei Carmelitani  

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Sacratissimo Cuore di Gesù (Anno A) (30/05/2008)

Vangelo: Mt 11,25-30 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Mt 11,25-30

25In quel tempo Gesù disse: «Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. 26Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. 27Tutto è stato dato a me dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo.

28Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. 29Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. 30Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero».

1) Preghiera

O Padre, che nel Cuore del tuo dilettissimo Figlio
ci dai la gioia di celebrare le grandi opere
del tuo amore per noi,
fa' che da questa fonte inesauribile
attingiamo l'abbondanza dei tuoi doni.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...


2) Lettura del Vangelo

Dal Vangelo secondo Matteo 11,25-30

In quel tempo Gesù disse: "Ti benedico, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai tenuto nascoste queste cose ai sapienti e agli intelligenti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così è piaciuto a te.

Tutto mi è stato dato dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio lo voglia rivelare.

Venite a me, voi tutti che siete affaticati e oppressi, e io vi ristorerò. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per le vostre anime. Il mio giogo infatti è dolce e il mio carico leggero".

3) Riflessione

• Oggi celebriamo la festa del Sacro Cuore di Gesù. Nel vangelo ascoltiamo l'invito di Gesù: "Imparate da me che sono mite ed umile di cuore". Il vangelo mostra la tenerezza con cui Gesù accoglie i piccoli. Lui voleva che i poveri trovassero in lui riposo e pace.

Il contesto dei capitoli 11 e 12 di Matteo. Questo contesto sottolinea e mette in rilievo il fatto che i poveri sono gli unici a capire ed accettare la sapienza del Regno. Molta gente non capiva questa preferenza di Gesù verso i poveri e gli esclusi.

a) Giovanni Battista, che guardava Gesù con gli occhi del passato, rimase nel dubbio (Mt 11,1-15).

b) La gente che guardava Gesù con finalità interessata, non fu capace di capirlo (Mt 11,16-19).

c) Le grandi città attorno al lago, che ascoltarono la predicazione di Gesù e ne videro i miracoli, non vollero aprirsi al suo messaggio (Mt 11,20-24).

d) I sapienti e i dottori, che giudicavano tutto a partire dalla loro propria scienza, non furono capaci di capire la predicazione di Gesù (Mt 11,25).
e) Nemmeno i parenti lo capivano (Mt 12,46-50).

f) Solo i piccoli lo capivano ed accettavano la Buona Novella del Regno (Mt 11,25-30).

g) Gli altri vogliono il sacrificio, ma Gesù vuole misericordia (Mt 12,1-8).

h) La reazione contro Gesù spinse i farisei a volerlo uccidere (Mt 12,9-14).
i) Loro dicevano Gesù di Belzebù (Mt 12,22-32).

j) Ma Gesù non si gira indietro. Continua ad assumere la missione di Servo, descritta nelle profezie (Mt 12,15-21). Per questo, fu perseguitato e condannato a morte.

• Matteo 11,25-26: Solo i piccoli capiscono ed accettano la Buona Novella del regno. Gesù rivolge al Padre una preghiera: "Ti benedico, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai tenuto nascoste queste cose ai sapienti e agli intelligenti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così è piaciuto a te!" I sapienti, i dottori di quell'epoca, avevano creato una serie di leggi che imponevano alla gente in nome di Dio. Loro pensavano che Dio esigeva dalla gente queste osservanze. Ma la legge dell'amore, portata da Gesù, diceva il contrario. Ciò che importa non è quello che noi facciamo per Dio, bensì ciò che Dio, nel suo grande amore, fa per noi! La gente capiva le parole di Gesù e si riempiva di gioia. I sapienti pensavano che Gesù non aveva ragione. Non potevano capire questo insegnamento che modificava il rapporto della gente con Dio.

• Matteo 11,27: L'origine della nuova Legge: il Figlio conosce il Padre. Gesù, il Figlio, conosce il Padre. Sa ciò che il Padre voleva quando, secoli prima, consegnò la Legge a Mosè. Ciò che il Padre ci vuole dire, lo consegnò a Gesù, e Gesù lo rivelò ai piccoli, perché loro si aprivano al suo messaggio. Anche oggi, Gesù continua ad insegnare molte cose ai poveri e ai piccoli. I sapienti e gli intelligenti fanno bene a diventare alunni dei piccoli!

• Matteo 11,28-30: Venite a me, voi tutti che siete affaticati e oppressi, e io vi ristorerò. Gesù invita tutti coloro che sono stanchi a trovare in lui riposo. E' la gente che vive stanca sotto il peso delle imposizioni e delle osservanze che la legge della purezza esigono. E dice: "Imparate da me che sono mite ed umile di cuore". Molte volte questa frase è stata manipolata per chiedere alla gente di essere sottomessa, passiva. Ciò che Gesù vuol dire è il contrario. Chiede alla gente di lasciare da parte i professori di religione dell'epoca, di staccarsene e di cominciare ad imparare da lui, da Gesù, che è "mite ed umile di cuore". Gesù non fa come gli scribi che si esaltano nella loro scienza, ma è come la gente che vive umiliata e sfruttata. Gesù, il nuovo maestro, sa per esperienza ciò che succede nel cuore della gente e ciò che la gente soffre.

L'invito della Sapienza Divina a tutti coloro che la cercano. Gesù invita tutti coloro che sono schiacciati dal peso delle osservanze della legge a trovare in lui riposo, poiché lui è mite ed umile di cuore, capace di dare sollievo e di consolare la gente che soffre, che si sente stanca ed abbattuta (Mt 11,25-30). In questo invito risuonano le parole così belle di Isaia che consolava la gente in esilio (Is 55,1-3). Questo invito è legato alla Sapienza Divina, che invita le persone all'incontro con lei (Eccli 24,19), dicendo "le sue vie sono vie deliziose e tutti i suoi sentieri conducono al benessere" (Pro 3,17). E aggiunge: "La Sapienza esalta i suoi figli e si prende cura di quanti la cercano. Chi la ama, ama la vita, quanti la cercano solleciti saranno ricolmi di gioia" (Eccli 4,11-12). Questo invito rivela una caratteristica molto importante del volto femminile di Dio: la tenerezza e l'accoglienza che consola, che dà vita alle persone e le porta a sentirsi bene. Gesù è il riparo ed il seno materno che il Padre offre alla gente stanca (cf Is 66,10-13).

4) Per un confronto personale

• Cosa ti produce tensione e cosa ti dà pace? Per te, vivere in comunità è fonte di pace o di tensione?

• Queste parole di Gesù come possono aiutare la nostra comunità ad essere un luogo di riposo per le nostre vite?


5) Preghiera finale

Buono e pietoso è il Signore,
lento all'ira e grande nell'amore.
Non ci tratta secondo i nostri peccati,

non ci ripaga secondo le nostre colpe. (Sal 102)

 

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