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TESTO Commento su Giovanni 21,15-19

Casa di Preghiera San Biagio FMA  

Venerdì della VII settimana di Pasqua (09/05/2008)

Vangelo: Gv 21,15-19 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

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15Quand’ebbero mangiato, Gesù disse a Simon Pietro: «Simone, figlio di Giovanni, mi ami più di costoro?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene». Gli disse: «Pasci i miei agnelli». 16Gli disse di nuovo, per la seconda volta: «Simone, figlio di Giovanni, mi ami?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene». Gli disse: «Pascola le mie pecore». 17Gli disse per la terza volta: «Simone, figlio di Giovanni, mi vuoi bene?». Pietro rimase addolorato che per la terza volta gli domandasse: «Mi vuoi bene?», e gli disse: «Signore, tu conosci tutto; tu sai che ti voglio bene». Gli rispose Gesù: «Pasci le mie pecore. 18In verità, in verità io ti dico: quando eri più giovane ti vestivi da solo e andavi dove volevi; ma quando sarai vecchio tenderai le tue mani, e un altro ti vestirà e ti porterà dove tu non vuoi». 19Questo disse per indicare con quale morte egli avrebbe glorificato Dio. E, detto questo, aggiunse: «Seguimi».

Dalla Parola del giorno

Signore, tu sai tutto. Tu sai che io ti amo.

Come vivere questa Parola?

Queste parole di Pietro ci sfidano fortemente. Qui c'è un uomo che ha tradito l'amico nel momento del bisogno più profondo, un uomo che ha sofferto l'umiliazione di conoscere i limiti della sua debolezza, un uomo che ama veramente Gesù e adesso gode della presenza del Signore risorto. Una sua provocazione lo tocca sul vivo: "Mi ami davvero?"

La risposta di Pietro dimostra una profondità di fede e di amore insieme: "Signore, tu sai tutto. Tu sai che io ti amo".

Gesù non ha perso la fiducia in Pietro, la roccia su cui edificherà la Chiesa, ma continua a prepararlo per il ruolo di guida della Chiesa che nascerà il giorno di Pentecoste. Con la sua domanda ripetuta, Gesù punta sulla dinamica di un amore totale, un amore provato nel crogiolo della sofferenza.

Solo l'amore di Gesù può portarci a conoscere il Padre, a proclamare e vivere il Vangelo, a servire e curare gli altri, come ha fatto la Chiesa dall'inizio della sua esistenza. Infatti la Chiesa è nato dallo Spirito Santo nell'amore e per l'amore, concretizzato nel servizio di testimonianza, poiché tutti possano entrare nel Regno.

Oggi, la domanda di Gesù si rivolge anche a me: Gianni (ognuno metta il proprio nome) mi ami davvero? Pietro ha vinto la prova ed io?

Nel mio spazio di silenzio, leggo adagio questo brano esigente e mi soffermo sulla domanda di Gesù, considerando le conseguenze concrete per me nei riguardi della vita familiare, di lavoro e di parrocchia. Con Pietro rispondo dal profondo del mio essere: "Signore tu sai tutto. Tu sai che io ti amo."

La voce di un Dottore dell'Amore

Come coloro che si amano di un amore umano e naturale, hanno quasi costantemente il pensiero rivolto alla persona amata, il cuore traboccante di affetto per lei, la bocca non fa' che tesserne le lodi, e quando l'amata è assente non smettono di manifestare la loro passione con lettere e non c'è albero su cui non lascino inciso il loro amore, allo stesso modo, coloro che amano Dio non possono passare un momento senza pensare a Lui, respirare di Lui, tendere a Lui, parlare di Lui, e vorrebbero, se fosse possibile, incidere sul petto di tutti gli uomini il santo nome di Gesù.
San Francesco di Sales

 

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