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TESTO Non guardare il cielo... ma il mondo davanti a te

don Giovanni Berti

Ascensione del Signore (Anno A) (04/05/2008)

Vangelo: Mt 28,16-20 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Mt 28,16-20

16Gli undici discepoli, intanto, andarono in Galilea, sul monte che Gesù aveva loro indicato. 17Quando lo videro, si prostrarono. Essi però dubitarono. 18Gesù si avvicinò e disse loro: «A me è stato dato ogni potere in cielo e sulla terra. 19Andate dunque e fate discepoli tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, 20insegnando loro a osservare tutto ciò che vi ho comandato. Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo».

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Gesù quando è venuto nel mondo e dopo esser morto e risorto, ha fondato una nuova religione?

Sembra una domanda un po´ assurda, lo so. Ma la risposta dipende forse da quale idea abbiamo in testa di religione. E´ forse per questo che molti rifiutano la religione cristiana, perché rifiutano un'idea di religione e un modo di viverla che avvertono come inutile se non addirittura dannosa per il mondo e per la loro stessa vita personale.

Stamattina ascoltavo alla radio una canzone molto conosciuta e bella, "Imagine" che John Lennon (ex Beatles) scrisse nel 1971.

Mi ricordo che in passato, quando sentivo il passaggio "Immagina che non esistano frontiere, non è difficile da fare, nessuno per cui uccidere o morire e nessuna religione..." giudicavo la canzone contraria a quello che penso e quindi inaccettabile proprio per quel passaggio che dice di immaginare un mondo senza religione.

Chissà quale idea avesse Lennon di religione, ma pensandoci bene sono in parte d´accordo con lui.

Se la religione è solo un sistema organizzato di riti esteriori e di usanze che portano la persona ad estraniarsi dalla vita vera e se la struttura religiosa è solo una questione di potere dove il più forte (che si considera inviato da Dio) controlla e limita il più debole (il semplice fedele), allora sono d´accordo con la canzone, cioè vorrei un mondo senza religioni, e sono sicuro che Gesù non ha fondato nessuna religione così intesa.

La lettura dagli Atti degli Apostoli, dove si racconta l´ascensione di Gesù risorto al cielo, ad un certo punto riporta una frase degli angeli che sempre mi ha fatto riflettere, ma in particolare oggi. I due uomini vestiti in bianche vesti invitano i discepoli a non rimanere con lo sguardo fisso al cielo. Sembra che vogliano scuotere gli amici di Gesù da una sorta di paralisi spirituale ed esistenziale. Hanno visto il loro maestro separarsi da loro e sembra che siano rimasti soli. Forse sono presi da paure per il presente (che cosa fare adesso con i nemici di Gesù che forse se la prenderanno con noi?) e forse anche da nostalgie per il passato quando Gesù li guidava e diceva loro tutto quello che dovevano fare.

Ma, secondo l´invito degli angeli, non devono rimanere a guardare il cielo, devono guardare avanti a se. Non serve a nulla rimanere nostalgici del passato e farsi condizionare dalla paura della vita presente. Non è nemmeno questione di cercare forme diverse di fuga dal mondo, pensando che il mondo sia solo un posto senza Dio e ricco di contraddizioni negative per chi crede.

Gli angeli al contrario invitano i discepoli, e anche noi, a guardare con fiducia e impegno alla vita reale di ogni giorno, che non sta "per aria" ma nelle vicende e nelle persone concrete che incontriamo. E´ li che viviamo "tutto quello che ci ha insegnato Gesù" che è l´amore per tutti, l´impegno alla condivisione dei beni, il perdono e la costruzione di un Regno di pace. A volte ci sembra di essere più cristiani quando entriamo in una chiesa e ci mettiamo in silenzio e preghiamo, oppure quando chiediamo ad un prete quello che dobbiamo fare e lo eseguiamo fedelmente. Tutto questo è bello e fa parte della nostra esigenza di nutrire la fede cristiana ricevuta con il Battesimo.

Ma non dobbiamo dimenticare che il nostro esser cristiani lo viviamo ogni giorno, in ogni luogo, con ogni persona, cercando di realizzare nel concreto gli insegnamenti di Gesù. Siamo cristiani quando guardiamo davanti a noi e crediamo che possiamo vivere il Vangelo sempre, in ogni occasione. Non ci sono situazioni di vita che nelle quali non possiamo portare il messaggio di Cristo!

Forse proprio per questo motivo Gesù è asceso in cielo, e ci rimane anche per me che tante volte Lo vorrei più presente per togliermi la fatica di credere e di fare da solo. Se Lui fosse sempre davanti a me a dirmi in ogni istante che cosa fare e cosa non fare, finirebbe la mia libertà e non sarei più un cristiano adulto. Lui è asceso in cielo perché si fidava dei suoi amici e si fida ora anche di me. Non vuole che io fugga dal mondo ma che ci rimanga al Suo posto e con il Suo stile. Lui mi promette di non rimanere lontano, e, nel modo che lui conosce, mi rimane ancora vicino. Infatti il Suo Spirito Santo come è sceso sugli Apostoli, così scende su ogni credente di ogni tempo.

Voglio quindi credere anch´io in un mondo unito, dove pace e fratellanza sono possibili. Mi unisco anche io ai sognatori che non si preoccupano troppo né dell´inferno e neppure troppo della vita futura e nemmeno si preoccupano tanto di religioni con riti e usanze, ma si preoccupano dell´oggi e si danno da fare per costruire il mondo che anche Gesù ha sognato e ha iniziato a realizzare.

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