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TESTO Lo Spirito dà la vita e spinge alla Missione

padre Romeo Ballan  

VI Domenica di Pasqua (Anno A) (27/04/2008)

Vangelo: Gv 14,15-21 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

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15Se mi amate, osserverete i miei comandamenti; 16e io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Paràclito perché rimanga con voi per sempre, 17lo Spirito della verità, che il mondo non può ricevere perché non lo vede e non lo conosce. Voi lo conoscete perché egli rimane presso di voi e sarà in voi. 18Non vi lascerò orfani: verrò da voi. 19Ancora un poco e il mondo non mi vedrà più; voi invece mi vedrete, perché io vivo e voi vivrete. 20In quel giorno voi saprete che io sono nel Padre mio e voi in me e io in voi. 21Chi accoglie i miei comandamenti e li osserva, questi è colui che mi ama. Chi ama me sarà amato dal Padre mio e anch’io lo amerò e mi manifesterò a lui».

Riflessioni

Un clima di addio si respira nel lungo discorso-conversazione-preghiera di Gesù con i suoi amici dopo l'Ultima Cena (Vangelo): abbondano le emozioni, ricordi, domande, timori... Ma su tutto ciò prevale la promessa rassicurante del Maestro: "Non vi lascerò orfani: verrò da voi" (v. 18); il Padre vi darà un altro Consolatore... per sempre" (v. 16). Gesù promette lo Spirito come dono a chi prega (Lc 11,13), lo presenta come difensore e paraclito (Gv 16,7-11), come Spirito della verità piena (Gv 14,17; 16,13), come perdono dei peccati (Gv 20,22-23), come Spirito che grida in noi "Abbà, Padre!" (Rom 8,15)... Insomma, lo Spirito che Gesù promette ai discepoli è un vero "Paraclito" (v. 16): parola di uso forense per indicare una 'persona chiamata per stare accanto' (v. 17) come soccorritore, protettore, difensore. Quindi una presenza amica, una compagnia intima e affettuosa.

Egli è Spirito d'amore in seno alla Trinità e dentro ciascuno di noi, nuovo principio di vita morale nell'osservanza dei comandamenti. Infatti non basta presentare la legge morale perché questa sia osservata. La pura legge è come la segnaletica sulle strade: indica la direzione giusta, ma è incapace di muovere l'auto; occorre un motore. Gesù oltre ad indicarci la via, ci comunica anche la sua forza, il suo Spirito, per procedere verso la meta. Per amore! Si osserva la legge con uno Spirito differente: come espressione, segno d'amore! Nella gratuità e reciprocità (v. 21).

Lo Spirito anima la missione dei credenti, presso tutti i popoli, come si vede nella Pentecoste, fino ai confini della terra (cf Atti 1,8). Lo si vede anche nella fondazione della Chiesa in Samaria (I lettura), che è la seconda comunità (dopo Gerusalemme ), e sarà seguita da Antiochia e altre. Agli inizi della comunità di Samaria troviamo un diacono, Filippo (v. 5): egli vi arriva fuggendo dalla persecuzione dopo l'uccisione di Stefano, predica Cristo, è ascoltato con interesse, vi compie prodigi, battezza, c'è "grande gioia in quella città" (v. 8). Sono i segni iniziali di una comunità di fede, che avrà poi il suggello degli apostoli Pietro e Giovanni con il dono dello Spirito Santo (v. 17). Anche la fondazione di Antiochia ha inizi simili, per opera di semplici cristiani dispersi dopo la medesima persecuzione; gli apostoli vi arriveranno in seguito.

La storia della Chiesa missionaria è piena di vicende simili: quasi tutte le comunità cristiane iniziano con l'opera di un laico, un catechista, una famiglia, alcune religiose, un gruppo di laici e laiche (la 'Legione di Maria', per esempio, e altri)... Solo più tardi arrivano il sacerdote e il vescovo, con i sacramenti dell'iniziazione cristiana e le strutture ecclesiali. Un caso emblematico è quello degli inizi della Chiesa in Corea (sec. XVIII): alcuni laici coreani, di ritorno dalla Cina dove avevano trovato la fede cristiana e il battesimo, portarono con sé libri cristiani e cominciarono ad annunciare il Vangelo di Gesù. Soltanto alcuni decenni più tardi arrivarono in Corea il primo sacerdote dalla Cina e i primi missionari dalla Francia.

La Chiesa è una comunità di credenti in Cristo, i cui membri -come i destinatari della lettera di Pietro (II lettura)- sono "pronti sempre a rispondere a chiunque vi domandi ragione della speranza che è in voi" (v. 15). (*) Nelle pagine degli Atti si respira la freschezza missionaria caratteristica delle prime comunità cristiane. Una freschezza e un ardore che diventano contagiosi e che non si possono né si devono occultare. A ragione si afferma che "i cristiani sono ridicoli quando occultano ciò che li rende interessanti" (Card. J. Danielou). La Chiesa del Risorto è una comunità missionaria portatrice di un messaggio di vita e di speranza da annunciare a tutti i popoli, come dichiara il Concilio: "La loro comunità (dei discepoli di Cristo) è composta di uomini, i quali, riuniti insieme nel Cristo, sono guidati dallo Spirito Santo nel loro pellegrinaggio verso il Regno del Padre, ed hanno ricevuto un messaggio di salvezza da proporre a tutti" (GS 1).


Parola del Papa

(*) "Prego affinché tutti i cattolici (sappiano prendere l'occasione) per riaffermare la loro unità nella fede apostolica, per offrire ai loro contemporanei una ragione convincente della speranza che li ispira (cf 1Pt 3,15) e per essere rinnovati nello zelo missionario a servizio dell'espansione del Regno di Dio. Il mondo ha bisogno della testimonianza!"
Benedetto XVI
Omelia a Washington (USA), 17 aprile 2008


Sui passi dei Missionari

27/4: S. Pietro Ermengol (+1304), spagnolo, convertitosi da predone che era, divenne religioso mercedario e si dedicò al riscatto degli schiavi in Africa.

- 28/4: S. Luigi Maria Grignion de Montfort (1673-1716), zelante apostolo nelle missioni popolari in Francia, fondatore delle Figlie della Sapienza e dei Monfortani.

- 28/4: S. Pietro Chanel (1803-1841), francese, sacerdote marista, missionario nell'isola di Futuna, protomartire e patrono dell'Oceania.

- 29/4: S. Caterina da Siena (1347-1380), laica terziaria domenicana, mistica e dottore della Chiesa, patrona d'Italia e d'Europa.

- 30/4: B. Maria dell'Incarnazione Guyart Martin (1599-1672), prima missionaria della storia (dalla Francia al Canadà), mistica, fondatrice -assieme ad alcuni gesuiti- della Chiesa canadese.

- 30/4: S. Giuseppe Benedetto Cottolengo (1786-1842), sacerdote di Torino; fiducioso nella Divina Provvidenza, fondò opere ed Istituti per assistere la gente più bisognosa e derelitta.

- 1/5: S. Giuseppe, lavoratore, che insegnò a Gesù a lavorare. - Giornata Mondiale dei Lavoratori.

- 2/5: S. Atanasio (295-373), vescovo di Alessandria d'Egitto e dottore della Chiesa; fu perseguitato e più volte espulso dagli eretici ariani.

- 3/5: SS. Apostoli: Filippo di Betsaida, e Giacomo il minore, primo vescovo di Gerusalemme.

- 3/5: B. Maria Leonia (Alodia) Paradis (1840-1912), religiosa canadese, fondatrice delle Piccole Suore della S. Famiglia di Sherbrooke, nel Quebec (Canadà).

 

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