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TESTO In tutto il mondo predicate il vangelo ad ogni creatura

Monaci Benedettini Silvestrini  

S. Marco (25/04/2008)

Vangelo: Mc 16,15-20 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Mc 16,15-20

15E disse loro: «Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura. 16Chi crederà e sarà battezzato sarà salvato, ma chi non crederà sarà condannato. 17Questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono: nel mio nome scacceranno demòni, parleranno lingue nuove, 18prenderanno in mano serpenti e, se berranno qualche veleno, non recherà loro danno; imporranno le mani ai malati e questi guariranno».

19Il Signore Gesù, dopo aver parlato con loro, fu elevato in cielo e sedette alla destra di Dio.

20Allora essi partirono e predicarono dappertutto, mentre il Signore agiva insieme con loro e confermava la Parola con i segni che la accompagnavano.

"Il Signore Gesù, dopo aver parlato con loro fu assunto in cielo e sedette alla destra di Dio". Osserva sant'Agostino che noi dobbiamo congratularci che la natura umana sia stata assunta dal Verbo unigenito e sia esaltata da assidersi alla destra del Padre. Quel corpo mortale che il Verbo aveva assunto per vivere sulla terra al pari di noi, ora l'ha portato in cielo per renderlo immortale, garanzia per la nostra futura gloria. E "sedette alla destra di Dio": era il preciso adempimento della promessa che aveva formulato davanti al sinedrio: affermazione che dette agli avversari l'unico pretesto per mandarlo alla morte. E questo da inizio alla nuova economia della salvezza. "Allora essi partirono". Eseguono esattamente ciò che Gesù aveva loro comandato e predetto. Finiva la storia di Cristo e cominciava quella dei cristiani. L'umanità era assunta in cielo, mentre la divinità continuava a rimanere sulla terra: "Io sono con voi tutti i giorni fino alla fine del mondo". Gesù li lasciava ma non li abbandonava; li responsabilizzava; metteva nelle loro mani l'immenso tesoro della verità divina e della salvezza umana. Può riuscire stimolante chiedersi, perché Gesù non abbia scritto nulla a differenza di molti profeti. Gesù trasmise 'viva voce' la sua rivelazione, dimostrando una somma fiducia nei suoi discepoli, istruiti da lui e poi confermati dallo Spirito Santo, che li guiderà alla verità. Marco, alla scuola di Pietro, sarà il primo a fare un'ampia sintesi del "Vangelo di Gesù Cristo, Figlio di Dio" come un itinerario di fede. Raffigura il Maestro sempre al centro della situazione e sempre in movimento, quasi per raggiungere ogni uomo, ponendolo sempre in un cammino di vera ricerca della identità divina del Maestro. Annunzia l'espansione universale della fede, testimonia miracoli, ma senza squilli di tromba, in una sorta di raccoglimento pensoso. Infatti la testimonianza di fede posta fin dalle prime parole del suo Vangelo, esploderà solo alla fine sotto la croce dalla bocca di un pagano: "Veramente quest'uomo era Figlio di Dio". Inizia la narrazione evangelica con il Battesimo di Giovanni, termina: "andate in tutto il mondo e predicate il vangelo. Chi crederà e sarà battezzato sarà salvo". Il Vangelo di Marco, redatto nella luce della Pasqua, vuole sospingere il credente verso l'evento pasquale per condurlo fino alla fede nel Figlio di Dio nel susseguirsi delle generazioni.

 

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