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TESTO Commento Gv 6,39-40

Casa di Preghiera San Biagio FMA  

Mercoledì della III settimana di Pasqua (09/04/2008)

Vangelo: Gv 6,35-40 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Dalla Parola del giorno

"Questa è la volontà di Colui che mi ha mandato, che io non perda nulla di quanto m ha dato, ma lo risusciti nell'ultimo giorno. Questa infatti è la volontà del Padre mio, che chiunque vede il Figlio e crede in Lui abbia la vita eterna; io lo risusciterò nell'ultimo giorno".

Come vivere questa Parola?

Continua l'importantissimo discorso di Gesù sul Pane di vita come risposta alla profonda essenziale fame dell'uomo. Non solo, ma viene scandito un rapporto vitale tra questo Pane che è il corpo stesso del Signore e l'identità di Lui risorto. Egli aveva detto ciò che Giovanni annota altrove: "Io offro la mia vita per poi riprenderla di nuovo. Nessuno me la toglie, ma la offro da me stesso, perché ho il potere di riprenderla di nuovo. Questo comando ho ricevuto dal Padre mio"(Gv 10,17-18).

Per la serenità di fondo del nostro cuore è di fondamentale importanza cogliere dunque il rapporto stretto tra il Pane della vita (=dono dell'eucaristia) e la risurrezione dai morti. Gesù ha trionfato sulla morte dopo averla pienamente accolta, proprio per aprire anche a noi la via della vittoria su questo nemico dell'uomo, predisponendoci alla risurrezione. Quando partecipiamo all'Eucaristia e ci cibiamo del Pane di vita, noi siamo, in speranza, già dei "conrisorti con Cristo", Gesù rinnova il suo dono più sublime: "Questo è il mio corpo dato per voi, questo è il mio sangue versato per voi". Ed è caparra, per noi, di risurrezione alla felicità senza fine.

Oggi, nella mia pausa contemplativa, chiedo allo Spirito Santo di aiutarmi a uscire dalla superficialità che genera poi una vita tiepida e triste.

Ch'io possa credere con sempre più forte adesione di tutto il mio essere che tu vieni in me risorto a nutrire di speranza immortale le mie giornate. O Pane di Vita e di resurrezione che io porti nel mondo un volto di salvato, e parole da conrisorto con Cristo: parole di speranza e di fiducia.


La voce di un metropolita di Pergamo

L'eucaristia è il sacramento dell'amore. E l'amore è ciò che sopravviverà nel secolo senza fine che non invecchierà quando tutti i carismi che oggi ci impressionano, come la scienza, la profezia e così via, passeranno.
Ioannis Zizioulas

 

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