TESTO Commento Gv 10,10
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IV Domenica di Pasqua (Anno A) (13/04/2008)
Vangelo: Gv 10,1-10
1«In verità, in verità io vi dico: chi non entra nel recinto delle pecore dalla porta, ma vi sale da un’altra parte, è un ladro e un brigante. 2Chi invece entra dalla porta, è pastore delle pecore. 3Il guardiano gli apre e le pecore ascoltano la sua voce: egli chiama le sue pecore, ciascuna per nome, e le conduce fuori. 4E quando ha spinto fuori tutte le sue pecore, cammina davanti a esse, e le pecore lo seguono perché conoscono la sua voce. 5Un estraneo invece non lo seguiranno, ma fuggiranno via da lui, perché non conoscono la voce degli estranei». 6Gesù disse loro questa similitudine, ma essi non capirono di che cosa parlava loro.
7Allora Gesù disse loro di nuovo: «In verità, in verità io vi dico: io sono la porta delle pecore. 8Tutti coloro che sono venuti prima di me, sono ladri e briganti; ma le pecore non li hanno ascoltati. 9Io sono la porta: se uno entra attraverso di me, sarà salvato; entrerà e uscirà e troverà pascolo. 10Il ladro non viene se non per rubare, uccidere e distruggere; io sono venuto perché abbiano la vita e l’abbiano in abbondanza».
Dalla Parola del giorno
"Io sono venuto perché abbiano la vita e l'abbiano in abbondanza".
Come vivere questa Parola?
Ogni giorno noi sperimentiamo la vita: ci alziamo, mangiamo, lavoriamo... e dentro di noi avvertiamo la speranza di qualcosa al di là, qualcosa di oltre, qualcosa di più che desideriamo ardentemente.
Nella prima lettura della liturgia di oggi Pietro dà risposta a questa nostra speranza, dice che è Gesù, il Signore e il Cristo. E per essere uniti a Lui bisogna che oltre il battesimo e il perdono dei peccati riceviamo lo Spirito Santo, cioè l'Amore, la Vita stessa di Dio.
Nella seconda lettura lo stesso Pietro ribadisce che prima del dono dello Spirito Santo eravamo "erranti come pecore senza pastore, ma ora siamo tornati al Pastore e guardiano delle nostre anime".
Giovanni nel vangelo riprende l'immagine del pastore e delle pecore, assicurandoci che Gesù "chiama le sue pecore una per una", cioè conosce ciascuna, e conosce ciascuno di noi per nome. Ci chiama, ci ama, ci guida e ci protegge.
È il dono dello Spirito Santo che ci introduce in una relazione di intimità con Gesù Buon Pastore, se crediamo che Gesù è il Signore l'Onnipotente.
Oggi nella mia pausa contemplativa mi metto all'ombra dello Spirito Santo e chiedo a Lui, che è Amore, di farmi conoscere più intimamente Gesù e di stabilire una relazione più profonda con Lui. Gesù è il Signore che è venuto perché io abbia vita in abbondanza.
La voce di un gesuita
È nell'Eucaristia che troviamo attualmente il cuore di Gesù più vicino a noi; e nell'Eucaristia che Egli si unisce nel modo più intimo a noi e noi a Lui.
P. Henri Ramière