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TESTO Commento su Giovanni 3,31-36

Comunità Missionaria Villaregia (giovani)  

Giovedì della II settimana di Pasqua (03/04/2008)

Vangelo: Gv 3,31-36 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Il Vangelo di oggi è breve, ma densissimo di significato.

Gesù professa una superiorità dell'essere divino sull'umano. Lui che viene dal Padre ha visto e udito ciò che compie il Padre e affida anche a noi il compito di trasmettere questa testimonianza. E' difficile credere? Forse sì, se in questo vangelo ci dice: "Eppure nessuno accetta la sua testimonianza", umanamente la rivelazione che Gesù fa del Padre è difficile da accettare, però chi la accetta, e per fortuna qualcuno c'è, certifica che Dio è veritiero, cioè proclama con la sua parola e la sua vita, che Dio c'è, esiste, opera, vive.

Colui che Dio ha mandato, cioè il Cristo, dice le parole di Dio, parla in nome del Padre, perché tutto ciò che il padre ha rivelato al Figlio, il Figlio lo rivela al discepolo. Il Figlio dà lo Spirito senza misura. E qui Dio sorpassa sè stesso: non dà lo Spirito secondo i meriti, un po' per volta, centellinando il dono, ma lo dà senza misura, in modo sovrabbondante, gratuitamente... P. Cantalamessa dice che molte volte noi entriamo nella fornace della rivelazione, riceviamo il dono di Dio, con le tute di amianto. Dio vuole farci il dono incomparabile, ma noi lo respingiamo, come la tuta di amianto respinge il calore e il fuoco.

 

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