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TESTO Giovedì santo: l’inno all’amore

mons. Antonio Riboldi

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Giovedì Santo (Messa del Crisma) (20/03/2008)

Vangelo: Lc 4,16-21 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Lc 4,16-21

16Venne a Nàzaret, dove era cresciuto, e secondo il suo solito, di sabato, entrò nella sinagoga e si alzò a leggere. 17Gli fu dato il rotolo del profeta Isaia; aprì il rotolo e trovò il passo dove era scritto:

18Lo Spirito del Signore è sopra di me;

per questo mi ha consacrato con l’unzione

e mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio,

a proclamare ai prigionieri la liberazione

e ai ciechi la vista;

a rimettere in libertà gli oppressi,

19a proclamare l’anno di grazia del Signore.

20Riavvolse il rotolo, lo riconsegnò all’inserviente e sedette. Nella sinagoga, gli occhi di tutti erano fissi su di lui. 21Allora cominciò a dire loro: «Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato».

"Mentre cenavano, quando già il diavolo aveva messo in cuore a Giuda Iscariota, figlio di Simone, di tradirlo, Gesù, sapendo che il Padre gli aveva dato tutto nelle mani, e che era venuto da Dio e a Dio ritornava, si alzò da tavola, depose le vesti e preso un asciugamano se lo cinse attorno alla vita. Poi versò dell'acqua nel catino e cominciò a lavare i piedi dei discepoli e ad asciugarli con l'asciugamano con cui si era cinto" (Gv 13, 1-15).

Signore Gesù, oggi c'è un'aria di amore che aleggia in tutto: non sembra proprio la giornata di inizio della Tua passione.

Oggi tutto il presbiterio, attorno al Vescovo, in Cattedrale, in mattinata, celebra la S. Messa "In crisma". È una celebrazione solenne che, ancora una volta, come nel Cenacolo, ci fa vivere la stupenda comunione della Chiesa, di noi tutti e di ciascuno, vescovi, sacerdoti e fedeli, 'in Te e per Te'.

A sera, Signore, - come hai fatto con i primi discepoli, nel Cenacolo - tutti 'i tuoi', coloro che ti appartengono per il Battesimo e la fede, li inviti 'a sedersi a tavola con Te'. E lì Tu. Gesù, Ti fai e doni come 'Pane di vita' per tutti e per sempre, come da allora si ripete in ogni luogo della terra nell'Eucarestia.

Un Dono che ha dell'incredibile e che solo l'Amore poteva 'inventare': dare Te stesso per fare della Tua e della nostra vita, di tutti noi, 'una cosa sola'.

Tu, Gesù, Ti fai boccone di pane per 'darci la Vita' e da Te impariamo cosa voglia dire 'donarsi' ai fratelli: è 'essere servi' del fratello, chinandosi con gioia per 'lavargli i piedi' non è dare cose, ma 'donare noi stessi' la nostra attenzione, il nostro ascolto, il nostro tempo, la nostra accoglienza...

Non basta, Gesù, il magnificat, per dirti Grazie. Troppo grande il Tuo Dono!

Durante la S. Messa della sera, al Gloria, saranno 'incatenate' le campane di tutte le chiese, dando inizio al solenne silenzio che avvolgerà la Tua tremenda passione.

È un invito ad unirci a Te, lasciando alle spalle il chiasso del mondo.

Signore Gesù, dona a me, ai miei amici, la forza e la fede di partecipare fino in fondo a 'questo Tuo Amore', che ancora oggi celebriamo, per essere degni, domenica, di esultare di gioia nell'Alleluja pasquale.

O Dio, che ci hai riuniti per celebrare la Santa Cena, nella quale il Tuo unico Figlio, prima di consegnarsi alla morte, affidò alla Chiesa il nuovo ed eterno Sacrificio, convito nuziale del Suo Amore, fa' che, dalla partecipazione a così grande Mistero, attingiamo pienezza di carità e di vita. Amen.

 

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