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TESTO Commento su Giovanni 13,21-33.36-38

Casa di Preghiera San Biagio FMA  

Martedì della Settimana Santa (18/03/2008)

Vangelo: Gv 13,21-33.36-38 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Dalla Parola del giorno

In quel tempo, mentre Gesù era a mensa con i suo discepoli, si commosse profondamente e dichiarò: "In verità, in verità vi dico: uno di voi mi tradirà."

Come vivere questa Parola?

Il turbamento di Gesù, non è nella carne ma nello spirito, è provocato da ciò che sta per dire: "uno di voi mi tradirà". Il Maestro, nell'imminenza della morte annunciata, sembra prendere netta coscienza dell'evento che per Lui è più doloroso della fine della sua vita. È l'annullamento di una relazione, è la cancellazione di un rapporto d'amore che l'ha legato al discepolo nei lunghi giorni trascorsi insieme, nel tentativo di consegnare la sua missione di Messia.

L'evangelista, dunque, non nasconde il turbamento di Gesù. In quest'ora suprema, Giovanni annota la debolezza di un Dio che ha voluto assumere i sentimenti umani, la sofferenza, la gioia, il dolore. "Da ricco che era, si fece povero" anche nel sottostare agli imprevisti di una sensibilità ferita dal tradimento. "Si turba dunque colui che ha il potere di dare la sua vita e il potere di riprenderla .Si turba una tale potestà, si turba la rupe solidissima, o non piuttosto è turbata in lui la nostra debolezza?"

Quanti momenti simili sono presenti nella nostra esistenza, anche per motivi meno tragici. L'esempio di questa vicinanza di Gesù ci aiuta a viverli con maggior forza e abbandono a Colui che conosce il nostro cuore fino in fondo, che non è venuto a spiegarci il dolore, ma a soffrirlo prima di noi e con noi.

In questo inizio della settimana santa, camminiamo ascoltando il racconto evangelico, intriso di mistero e di sofferenza. Lasciamoci condurre da Colui che ha sperimentato la notte della Passione e della morte e preghiamo così:

Signore Gesù, perdona tutti i miei tradimenti, le distanze che spesso cerco di prendere dalla tua Parola. Parlami ancora, Signore, e sarai "mia forza e mio canto, mio scudo nelle angosce".

Le parole di un poeta

Gesù amò i suoi che erano nel mondo./ Non per dimostrare, per provare qualcosa. / per un qualsiasi motivo./ Non amava per salvare il mondo./ Amava per amare,/ se così si può dire, ed è ancora dire troppo./ Gesù amava semplicemente./ L'amore era in lui. / Egli era l'amore. / Era bello ed era rischioso, / era troppo bello per durare.
J.Y.Quellec

 

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