PERFEZIONA LA RICERCA

FestiviFeriali

Parole Nuove - Commenti al Vangelo e alla LiturgiaCommenti al Vangelo
AUTORI E ISCRIZIONE - RICERCA

Torna alla pagina precedente

Icona .doc

TESTO Cercare il Signore, ascoltare la sua voce

don Roberto Rossi  

II Domenica di Quaresima (Anno A) (17/02/2008)

Vangelo: Mt 17,1-9 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Mt 17,1-9

In quel tempo, 1Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni suo fratello e li condusse in disparte, su un alto monte. 2E fu trasfigurato davanti a loro: il suo volto brillò come il sole e le sue vesti divennero candide come la luce. 3Ed ecco, apparvero loro Mosè ed Elia, che conversavano con lui. 4Prendendo la parola, Pietro disse a Gesù: «Signore, è bello per noi essere qui! Se vuoi, farò qui tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elia». 5Egli stava ancora parlando, quando una nube luminosa li coprì con la sua ombra. Ed ecco una voce dalla nube che diceva: «Questi è il Figlio mio, l’amato: in lui ho posto il mio compiacimento. Ascoltatelo». 6All’udire ciò, i discepoli caddero con la faccia a terra e furono presi da grande timore. 7Ma Gesù si avvicinò, li toccò e disse: «Alzatevi e non temete». 8Alzando gli occhi non videro nessuno, se non Gesù solo.

9Mentre scendevano dal monte, Gesù ordinò loro: «Non parlate a nessuno di questa visione, prima che il Figlio dell’uomo non sia risorto dai morti».

Gesù si è fatto in tutto simile a noi, fuorché nel peccato; in tutto, anche nella tentazione, nella sofferenza. Ma quel Gesù nato a nella povertà di Betlemme, vissuto nella semplicità di Nazaret, che fatica per andare a cercare chiunque e annunciare a tutti l'amore di Dio, che viene preso e subisce la crocifissione e la morte, è il Figlio di Dio. E' Lui il glorioso, la luce, è Lui il Salvatore, la vita è Lui l'amore, la gioia.

Nel brano del vangelo di oggi, la Trasfigurazione, ci sono tanti aspetti che ci dicono il grande dono della vita nuova che Dio vuole fare ai suoi discepoli. Il monte, nella Bibbia è il luogo della manifestazione di Dio, dove si sale per ascoltare la sua parola (come Mosè), per fare esperienza della sua presenza (come Elia). La Luce, Dio è Luce e in Lui non ci sono tenebre, Gesù è Luce. La nube, la presenza di Dio in mezzo al suo popolo nell'esodo. Un'esperienza simile ci mette nel cuore gli stessi desideri di Pietro: rimaniamo qui, Signore, si sta proprio bene, laggiù ci sono solo problemi...

Chiediamoci: E' bello per noi stare con il Signore? Nei momenti di preghiera, nella Messa, nelle liturgie, nel silenzio della nostra camera?

A Cristo Figlio di Dio, Messia Salvatore, danno testimonianza Mosè ed Elia, cioè tutta la storia sacra dell'Antico Testamento. Cristo è il Messia atteso nei secoli; Cristo diventa il centro del cosmo e della storia, l'unico Salvatore del mondo, il Salvatore dell'universo, il mio Salvatore.

La voce ci "sveglia", ci fa prendere coscienza che ciò che importa è ascoltare il Figlio di Dio. Egli ci invita a scendere il monte, a metterci nella mischia del mondo, insieme a tutti coloro che ancora attendono la sua rivelazione.

Una parola chiave è ASCOLTATELO. È un imperativo assoluto, fino a escludere tutte le altre voci. Solo il Figlio merita ascolto.

Ci sono tutte le nostre tentazioni, le nostre fughe, nell'illusione che le altre voci ci diano più gioia, nel pensare che seguire la mentalità mondana sia più facile, più bello.

Sono tante le voci che risuonano nel nostro orecchio, c'è il maligno con i suoi suggerimenti, pensieri che ci buttano su un'altra strada, ci sono i nostri pensieri che non sono quelli di Dio, ci sono i nostri desideri, le nostre preoccupazioni con la vita, la famiglia, il mondo, voci che spesso ascoltiamo e così andiamo per le nostre strade personali.

La voce del Padre dice: Ascoltatelo!

Ma, dobbiamo ascoltare uno che è morto in croce, uno che parla di sofferenza, ma no! Si ascoltano i vincenti, coloro che si mostrano arrivati nella vita, chi ha successo nei suoi affari. Chi è bello, intelligente, furbo, il migliore...

Seguendo questa logica, ascoltando i suggerimenti della mentalità comune, della moda, della pubblicità, riempiendoci di cose, pensando che la vita felice stia nel fare tutto ciò che sento di fare, pian piano, forse senza neanche renderci conto ci mettiamo contro Dio.

Gesù conosce profondamente il cuore dell'uomo e sa cosa passa dentro di noi. Possiamo dire che, fa fare l'esperienza del Tabor, della Trasfigurazione ai suoi discepoli perché possano continuare ad ascoltarlo, anche se deve affrontare la croce, la morte, anche se deve sembrare uno sconfitto. L'esperienza della gloria di Dio sul Tabor, lo stare alla presenza di Dio, ascoltare la sua Parola, ci mette nel cuore la forza per affrontare le avversità della vita, anche le sofferenze più grandi come la morte.

Ascoltatelo! Questa è esortazione del Padre per tutti noi diventati suoi figli nel Battesimo.

Saremo capaci di rimanere nell'ascolto del Figlio di Dio, della Parola di Dio se abbiamo fatto esperienza di questa presenza viva di Dio in mezzo a noi. Vivere alla presenza di Dio ci riempie di gioia, di serenità, di forza. Ma, come fare per vivere alla presenza di Dio? Ecco la risposta che troviamo più avanti nel vangelo di Matteo 18,20, "dove due o tre sono riuniti nel mio nome io sarò in mezzo a loro" ci ha detto Gesù. Vivere nell'amore reciproco, nel dono di sé ci rende capaci di rimanere alla presenza di Dio vivo.

Non possiamo restare passivi, fermi ad attendere "dal cielo", cerchiamo i fratelli con i quali potremo salire "il monte", cioè, vivere nell'amore reciproco, nel nome di Gesù, per sperimentare nei giorni che viviamo questa luce e forza che ci rende capaci di affrontare le situazioni della vita.

Salire sul monte con Gesù, gustare la sua presenza (è bello per noi stare qui), ritornare nel mondo e vivere l'amore, che è il comando di Gesù, la volontà del Padre.

 

Ricerca avanzata  (53899 commenti presenti)
Omelie Rituali per: Battesimi - Matrimoni - Esequie
brano evangelico
(es.: Mt 25,31 - 46):
festa liturgica:
autore:
ordina per:
parole: