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TESTO Cristo ha vinto Satana per liberarci

padre Raniero Cantalamessa

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I Domenica di Quaresima (Anno A) (10/02/2008)

Vangelo: Mt 4,1-11 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

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In quel tempo, 1Gesù fu condotto dallo Spirito nel deserto, per essere tentato dal diavolo. 2Dopo aver digiunato quaranta giorni e quaranta notti, alla fine ebbe fame. 3Il tentatore gli si avvicinò e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, di’ che queste pietre diventino pane». 4Ma egli rispose: «Sta scritto:

Non di solo pane vivrà l’uomo,

ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio».

5Allora il diavolo lo portò nella città santa, lo pose sul punto più alto del tempio 6e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, gèttati giù; sta scritto infatti:

Ai suoi angeli darà ordini a tuo riguardo

ed essi ti porteranno sulle loro mani

perché il tuo piede non inciampi in una pietra».

7Gesù gli rispose: «Sta scritto anche:

Non metterai alla prova il Signore Dio tuo».

8Di nuovo il diavolo lo portò sopra un monte altissimo e gli mostrò tutti i regni del mondo e la loro gloria 9e gli disse: «Tutte queste cose io ti darò se, gettandoti ai miei piedi, mi adorerai». 10Allora Gesù gli rispose: «Vattene, Satana! Sta scritto infatti:

Il Signore, Dio tuo, adorerai:

a lui solo renderai culto».

11Allora il diavolo lo lasciò, ed ecco, degli angeli gli si avvicinarono e lo servivano.

Il demonio, il satanismo e altri fenomeni connessi sono oggi di grande attualità, e inquietano non poco la nostra società. Il nostro mondo tecnologico e industrializzato pullula di maghi, stregoni di città, occultismo, spiritismo, dicitori di oroscopi, venditori di fatture, di amuleti, nonché di sette sataniche vere e proprie. Scacciato dalla porta, il diavolo è rientrato dalla finestra. Cioè, scacciato dalla fede, è rientrato con la superstizione.

L'episodio delle tentazioni di Gesù nel deserto che si legge nella prima Domenica di Quaresima ci aiuta a fare un po' di chiarezza su questo tema. Anzitutto, esiste il demonio? Cioè, la parola demonio indica davvero una qualche realtà personale, dotata di intelligenza e volontà, o è semplicemente un simbolo, un modo di dire per indicare la somma del male morale del mondo, l'inconscio collettivo, l'alienazione collettiva e via dicendo? Molti, tra gli intellettuali, non credono nel demonio inteso nel primo senso. Però si deve notare che grandi scrittori e pensatori, come Goethe, Dostoevskij hanno preso assai sul serio l'esistenza di satana. Baudelaire, che non era certo uno stinco di santo, ha detto che "la più grande astuzia del demonio è far credere che egli non esiste".

La prova principale dell'esistenza del demonio nei vangeli non è nei numerosi episodi di liberazione di ossessi, perché nell'interpretare questi fatti possono aver influito le credenze antiche sull'origine di certe malattie. Gesù che è tentato nel deserto dal demonio, questa è la prova. La prova sono anche i tanti santi che hanno lottato nella vita con il principe delle tenebre. Essi non sono dei "Don Chisciotte" che hanno lottato contro mulini a vento. Al contrario, erano uomini molto concreti e dalla psicologia sanissima.

Se tanti trovano assurdo credere nel demonio è perché si basano sui libri, passano la vita nelle biblioteche o a tavolino, mentre al demonio non interessano i libri, ma le persone, specialmente, appunto, i santi. Cosa può saperne su Satana chi non ha mai avuto a che fare con la realtà di satana, ma solo con la sua idea, cioè con le tradizioni culturali, religiose, etnologiche su satana? Costoro trattano di solito questo argomento con grande sicurezza e superiorità, liquidando tutto come "oscurantismo medievale". Ma è una falsa sicurezza. Come chi si vantasse di non aver alcuna paura del leone, adducendo come prova il fatto che lo ha visto tante volte dipinto o in fotografia è non si è mai spaventato. D'altra parte, è del tutto normale e coerente che non creda nel diavolo, chi non crede in Dio. Sarebbe addirittura tragico se qualcuno che non crede in Dio credesse nel diavolo!

La cosa più importante che la fede cristiana ha da dirci non è però che il demonio esiste, ma che Cristo ha vinto il demonio. Cristo e il demonio non sono per i cristiani due principi uguali e contrari, come in certe religioni dualistiche. Gesù è l'unico Signore; Satana non è che una creatura "andata a male". Se gli è concesso potere sugli uomini, è perché gli uomini abbiano la possibilità di fare liberamente una scelta di campo e anche perché "non montino in superbia" (cf. 2 Cor 12,7), credendosi autosufficienti e senza bisogno di alcun redentore. "Il vecchio Satana è matto -dice un canto spiritual negro. Ha sparato un colpo per distruggere la mia anima, ma ha sbagliato mira e ha distrutto invece il mio peccato".

Con Cristo non abbiamo nulla da temere. Niente e nessuno può farci del male, se noi stessi non lo vogliamo. Satana, diceva un antico padre della Chiesa, dopo la venuta di Cristo, è come un cane legato sull'aia: può latrare e avventarsi quanto vuole; ma, se non siamo noi ad andargli vicino, non può mordere. Gesù nel deserto si è liberato da Satana per liberarci da satana! È la gioiosa notizia con cui iniziamo il nostro cammino quaresimale verso la Pasqua.

Padre Raniero Cantalamessa

 

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