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TESTO Senti il frastuono del silenzio?

don Nazareno Galullo (giovani)  

I Domenica di Quaresima (Anno A) (10/02/2008)

Vangelo: Mt 4,1-11 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

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In quel tempo, 1Gesù fu condotto dallo Spirito nel deserto, per essere tentato dal diavolo. 2Dopo aver digiunato quaranta giorni e quaranta notti, alla fine ebbe fame. 3Il tentatore gli si avvicinò e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, di’ che queste pietre diventino pane». 4Ma egli rispose: «Sta scritto:

Non di solo pane vivrà l’uomo,

ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio».

5Allora il diavolo lo portò nella città santa, lo pose sul punto più alto del tempio 6e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, gèttati giù; sta scritto infatti:

Ai suoi angeli darà ordini a tuo riguardo

ed essi ti porteranno sulle loro mani

perché il tuo piede non inciampi in una pietra».

7Gesù gli rispose: «Sta scritto anche:

Non metterai alla prova il Signore Dio tuo».

8Di nuovo il diavolo lo portò sopra un monte altissimo e gli mostrò tutti i regni del mondo e la loro gloria 9e gli disse: «Tutte queste cose io ti darò se, gettandoti ai miei piedi, mi adorerai». 10Allora Gesù gli rispose: «Vattene, Satana! Sta scritto infatti:

Il Signore, Dio tuo, adorerai:

a lui solo renderai culto».

11Allora il diavolo lo lasciò, ed ecco, degli angeli gli si avvicinarono e lo servivano.

Io non conosco bene i deserti: qui, dalle nostre parti, sul Gargano, ci sono delle colline dove non ci sono alberi e penso che il deserto sia un po' così, senza alberi. Senza un albero dove ripararti quando fa caldo; e se fa freddo e tira vento e piove non hai un rifugio.

Boh, me lo immagino così. E comunque immagino che cosa si provi a star da soli in un deserto. Tante volte non riesco a star da solo nemmeno in casa: appena arrivo accendo luci e televisione, così, tanto per non sentirmi solo. Eppure...non credo (e lo so, ma che ci posso fare!) che sia una soluzione.

Quando sono solo i pensieri vanno a 1000: ogni cosa fatta durante la giornata mi ritorna alla mente. Inizio a ripensare a chi ho incontrato, magari ho incontrato gente interessante....oppure i soliti "rompi".

Se alla solitudine si aggiunge il silenzio...diciamo che questo silenzio mi da pure fastidio...è più forte di un rumore. Altro che I-Pod sparato nelle orecchie! È molto peggio. Provare per credere!

E così, in un deserto si ritrova pure Lui, giovane, come me e te! Con l'unica differenza che Gesù ci è stato portato da un diavolo. Ed è tutto dire!

Un diavolo nel deserto ti tenta. Ti tenta quando sei solo, quando sei un po' giù e non hai nessuno a cui parlare. Magari ti manca il cellulare...non puoi chiamare nessuno. Diciamo che già questa "angoscia" è tentazione.

La tentazione non è già un peccato: ma sicuramente è il primo passo che ti viene proposto. Tentazione è toccare quel tasto più debole di ognuno di noi.
Qual è il tuo tasto debole? Sarai tentato proprio là.
Facciamo qualche esempio (se mi riesce! ci provo!).

* se sei una persona golosa...chiaramente ti verranno tutte le voglie possibili, non riuscirai a fare a meno di andarti a comprare uno snack, anche se non hai davvero fame...(e magari pensavi che per la Quaresima ci avresti potuto rinunciare).

* se sei schiavo del sesso...tutto ti porterà a soddisfare quel piacere momentaneo, da solo o con altri. Diciamo che sarai insoddisfatto finché non avrai ottenuto ciò che volevi...

* se sei una persona che facilmente cambia idea, sarai tentato da tante proposte fino a dimenticare le cose più importanti che davvero volevi e dovevi fare;

* se sei una persona che cerca Dio, che prega, sarai tentato proprio sul senso della preghiera, non avrai voglia di svegliarti la domenica mattina per andare a messa...e troverai tutte le scuse per giustificarti.

Beh, non so se ci sono riuscito. Comunque, il deserto è proprio un luogo di prova di sé stessi. Ogni persona può dire di trovarsi in un deserto, quando, da solo inizia a pensare al vero senso della vita.

Così fu per Gesù: il vero senso di sè stesso è stato quello di confrontarsi con la Parola di Dio, con la quale ha distrutto tentazione e tentatore.

Allora anche per noi ciò che conta è avere nel cuore una Parola guida, una Parola che ritorni a noi nei momenti più difficili, una Parola che ci fa capire qual è la direzione da prendere di fronte alla tentazione, anche quando questa è sottile, terribile, non ti accorgi che è proprio il danno più grande che stai per "farti" aderendo al peccato che la tentazione propone!

Non dirò di più. Ognuno ha dentro di sè i propri punti deboli: lì saremo attaccati dal tentatore. A noi trovare l'energia e la forza di quella Parola che, seminata in noi, non aspetta che il momento giusto per agire. Ecco perché dobbiamo nutrirci di Parola di Dio.

E che aspettiamo? La carrozza?
Tocca farlo ora. Adesso.

Ciao a tutti e buon vangelogiovane.

Naza & C www.vangelogiovane.it

 

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