PERFEZIONA LA RICERCA

FestiviFeriali

Parole Nuove - Commenti al Vangelo e alla LiturgiaCommenti al Vangelo
AUTORI E ISCRIZIONE - RICERCA

Torna alla pagina precedente

Icona .doc

TESTO Commento su Matteo 4,1-11

Omelie.org (bambini)  

Omelie.org (bambini) è uno dei tuoi autori preferiti di commenti al Vangelo?
Entrando in Qumran nella nuova modalità di accesso, potrai ritrovare più velocemente i suoi commenti e quelli degli altri tuoi autori preferiti!

I Domenica di Quaresima (Anno A) (10/02/2008)

Vangelo: Mt 4,1-11 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Mt 4,1-11

In quel tempo, 1Gesù fu condotto dallo Spirito nel deserto, per essere tentato dal diavolo. 2Dopo aver digiunato quaranta giorni e quaranta notti, alla fine ebbe fame. 3Il tentatore gli si avvicinò e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, di’ che queste pietre diventino pane». 4Ma egli rispose: «Sta scritto:

Non di solo pane vivrà l’uomo,

ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio».

5Allora il diavolo lo portò nella città santa, lo pose sul punto più alto del tempio 6e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, gèttati giù; sta scritto infatti:

Ai suoi angeli darà ordini a tuo riguardo

ed essi ti porteranno sulle loro mani

perché il tuo piede non inciampi in una pietra».

7Gesù gli rispose: «Sta scritto anche:

Non metterai alla prova il Signore Dio tuo».

8Di nuovo il diavolo lo portò sopra un monte altissimo e gli mostrò tutti i regni del mondo e la loro gloria 9e gli disse: «Tutte queste cose io ti darò se, gettandoti ai miei piedi, mi adorerai». 10Allora Gesù gli rispose: «Vattene, Satana! Sta scritto infatti:

Il Signore, Dio tuo, adorerai:

a lui solo renderai culto».

11Allora il diavolo lo lasciò, ed ecco, degli angeli gli si avvicinarono e lo servivano.

Penso che tutti ci siamo accorti che oggi sono cambiati i colori dei paramenti: la tovaglia sull'altare e la casula del sacerdote, sono viola: perché? Come mai?

Ma certo! Siamo in Quaresima! Mercoledì scorso abbiamo ricevuto sul capo le Ceneri benedette: sono il segno visibile di quanto stiamo vivendo. Ci stiamo, cioè, preparando alla Pasqua, alla festa immensa e meravigliosa della Resurrezione di Gesù.

Direte voi: ma manca ancora tanto alla Pasqua! Manca più di un mese!

Certamente! Proprio per questo cominciamo adesso a prepararci: per avere tutto il tempo di renderci pronti a celebrare la Resurrezione di Gesù.

Nessuno potrà dire, nella Settimana Santa: "Oh, guarda! È già Pasqua e non me ne sono accorto!" perché la Chiesa, che è sapiente, ci regala ogni anno questi quaranta giorni per prepararci bene, per essere tutti belli e luminosi per il giorno più gioioso dell'anno. Quaranta giorni: questo vuol dire infatti Quaresima. Quaranta giorni in cui tutti i nostri pensieri, i nostri desideri, il nostro impegno, sono rivolti alla Pasqua che ci attende alla fine di questo lungo, bellissimo cammino.

Come abbiamo fatto in Avvento, anche in questo tempo prezioso vogliamo avere orecchie e cuore attentissimo per scoprire quali suggerimenti ci dà la Parola di Dio, domenica dopo domenica, così da impiegare bene le nostre energie.

Allora cominciamo subito, riguardando insieme la pagina del Vangelo di Matteo che abbiamo appena ascoltato.

Cominciamo proprio dal primo versetto, che mi lascia sempre senza fiato, ogni volta che lo rileggo: "Gesù fu condotto dallo Spirito nel deserto, per essere tentato dal diavolo."

Ma vi rendete conto?! Gesù viene condotto dallo Spirito di Dio nel deserto apposta per essere tentato dal diavolo. L'evangelista Matteo ci dice che Gesù va nel deserto non soltanto per pregare e stare da solo con il Padre suo, ma soprattutto va nel deserto perché sa che sarà il momento di affrontare faccia a faccia il diavolo e le sue tentazioni!

Ma cos'è la tentazione?

Possiamo dire, in parole semplici, che è il desiderio di qualcosa che ci attira, ma che sappiamo non essere una cosa buona.

Nessuno di noi è tentato da qualcosa che non gli piace o che non vuole!

Guardate, non conosco nessun bambino che viva la tentazione di riordinare la sua camera!!!

E attenzione a non confondere la tentazione con il desiderio di qualcosa: se per il mio compleanno desiderio un bel libro, quella non è una tentazione.

La spiegazione migliore di che cos'è una tentazione me l'ha data, qualche anno fa', Bruno, un bambino che allora aveva otto anni.

Stavamo parlando della tentazione e lui mi ha detto: "Secondo me la tentazione è come il vasetto della nutella nella credenza di casa mia."

Siccome mi sembrava una frase un po' strana, gli ho chiesto di spiegarmi meglio.

"A casa mia – ha cominciato a dire Bruno – teniamo la nutella sul ripiano più in alto, dentro alla credenza, sopra lo sportello del frigorifero. La mamma l'ha messa lì, se no io andavo sempre a mangiarla e mi veniva il mal di pancia. È un ripiano proprio in alto e anche la mamma, per arrivarci, deve salire sopra la sedia."

Fin qui avevo capito, ma ancora non vedevo cosa c'entrasse la tentazione!

"Un giorno – ha continuato Bruno – sono rimasto da solo a casa e me ne sono andato in cucina. Guardavo lo sportello della credenza e sapevo che lì dentro c'era la nutella. Ne avevo proprio tantissima voglia e ho pensato che se salivo anche io sulla sedia forse ci arrivavo a prenderla". Qui Bruno ha sospirato e poi ha ripreso: "Ho provato, ma nemmeno sulla punta dei piedi ci arrivavo. Allora ho pensato che se mettevo la sedia sopra il carrello che abbiamo in cucina, potevo arrivare fino al vasetto. Lo sapevo che era pericoloso mettere la sedia sopra il carrello, lo sapevo che non avrei dovuto mangiare la nutella senza il permesso della mamma, ma avevo troppa voglia! Così ho messo la sedia sul carrello e poi sono salito sulla sedia... Ma avevo appena preso in mano il vasetto, quando il carrello si è mosso, ho perso l'equilibrio e sono caduto! Ho fatto proprio un volo, il vasetto si è rotto in mille pezzi ed io mi sono slogato un polso. L'ho dovuto tenere steccato per venti giorni!"

Quando ho ascoltato il racconto di Bruno ho capito che aveva proprio ragione: quel desiderio di prendere a tutti i costi la nutella era stato proprio una vera tentazione. Infatti Bruno sapeva che era pericoloso arrampicarsi in quel modo, sapeva anche che era una cosa che non doveva fare, ma il desiderio è stato più forte e lui si è ritrovato per terra con il polso slogato e il vasetto rotto!

Bruno poteva dire di no, lasciar perdere, visto che le cose le capiva molto bene, ma invece si è arrampicato sulla sedia.

Guardate che di tentazioni ne abbiamo tutti e non solo per la nutella! Sono sicura che se chiedessi a voi, ognuno mi saprebbe fare un buon esempio di una tentazione che ha dovuto affrontare. E di fronte ad ogni tentazione possiamo sempre decidere di dire no e cacciarla via!

Ci consola sapere che anche Gesù ha sperimentato la tentazione.

Siccome lui, che è Dio, ha voluto essere in tutto come noi, proprio in ogni cosa, ha vissuto anche lui la tentazione. E vediamo un po' come si comporta il nostro Maestro, di fronte alle tentazioni.

Abbiamo letto nel Vangelo di Matteo che mentre è nel deserto, Gesù affronta il tentatore. Il diavolo non si fa vivo subito, sapete? È furbo!

Lascia passare il tempo e intanto Gesù aspetta: "Dopo aver digiunato quaranta giorni e quaranta notti, alla fine ebbe fame."

È a questo punto, quando Gesù è più debole, dopo tanta solitudine e tanto digiuno, che il tentatore gli si avvicina. Lo fa con gentilezza e gli fa una proposta: "Se tu sei Figlio di Dio, di' che queste pietre diventino pane."

Se uno non mangia da tanti giorni, certo che sente il desiderio del pane! Certo che è attirato dall'idea di avere del buon pane fresco!

Ma Gesù sa che non è una cosa buona pretendere i miracoli per la nostra comodità. Per cui gli risponde: "Sta scritto: "Non di solo pane vivrà l'uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio".

Il tentatore non si arrende facilmente e prova un'altra strada, fa un altro tentativo: "Allora il diavolo lo portò nella città santa, lo pose sul punto più alto del tempio e gli disse: Se tu sei Figlio di Dio, gèttati giù; sta scritto infatti: "Ai suoi angeli darà ordini a tuo riguardo ed essi ti porteranno sulle loro mani perché il tuo piede non inciampi in una pietra".

Cambia argomento, il diavolo, ma vuole da Gesù la stessa cosa: vuole che faccia un miracolo su misura! Certo che ci farebbe piacere poter ottenere la soddisfazione di ogni nostro capriccio, persino la pretesa di lanciarci nel vuoto senza correre rischi! Ma Gesù non ci sta e, visto che nel tentarlo il diavolo ha fatto riferimento alla Parola di Dio, il Signore gli risponde per le rime: "Sta scritto anche: "Non metterai alla prova il Signore Dio tuo."
È testardo, il diavolo! Non si arrende facilmente!

Anche se per due volte è stato vinto da Gesù, ugualmente fa un ultimo tentativo: "Di nuovo il diavolo lo portò sopra un monte altissimo e gli mostrò tutti i regni del mondo e la loro gloria e gli disse: Tutte queste cose io ti darò se, gettandoti ai miei piedi, mi adorerai".

Possedere tutti i regni del mondo, tutto il potere del mondo: è un desiderio che molti hanno nel cuore! La voglia di essere i più ricchi, i più potenti, i più temuti! Avere tutto ai propri piedi, essere i re del mondo... E che cosa chiede in cambio il diavolo? Vuole essere adorato!

Ma Gesù sa perfettamente che l'unico che possiamo adorare è Dio! Adoriamo solo Dio che è amore! Lui, e nessun altro!

Il Maestro di Nazareth dice no alla tentazione, non si lascia vincere dal nemico e risponde con forza, cacciandolo via: "Vàttene, satana! Sta scritto infatti: "Il Signore, Dio tuo, adorerai: a lui solo renderai culto".

Adesso ci fermiamo un istante in silenzio, per fermare bene nel cuore e nella mente quello che abbiamo ascoltato.

Mi sembra molto chiara l'indicazione che la Scrittura ci ha dato per questa prima settimana di Quaresima: avere gli occhi aperti, riconoscere le tentazioni che possiamo incontrare, ricordarci che possiamo dire di no e scacciarle via con forza, per vivere come Gesù.

Commento a cura di Daniela De Simeis

 

Ricerca avanzata  (54014 commenti presenti)
Omelie Rituali per: Battesimi - Matrimoni - Esequie
brano evangelico
(es.: Mt 25,31 - 46):
festa liturgica:
autore:
ordina per:
parole: