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TESTO I fatti di Dio

Messa Meditazione  

23 Dicembre (23/12/2007)

Vangelo: Lc 1,57-66 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Ripassiamo gli avvenimenti e la promessa che li ha annunciati: il profeta Isaia intravede la vergine e il figlio dato alla luce, l'Emmanuele; secondo l'apostolo Paolo il Figlio che nasce viene dalla stirpe di Davide ed è nello stesso tempo Figlio di Duo nella potenza dello Spirito; il vangelo racconta come questo è avvenuto in Maria, sposa di Giuseppe figlio di Davide.

La sorpresa degli avvenimenti che accadono sovverte la vita di Giuseppe. Tutto scorreva tranquillo a Nazaret, tutto proseguiva nella via della legge e del suo fedele adempimento. Giuseppe aveva come promessa sposa Maria e, trascorso l'anno di separazione previsto dalla legge, i due giovani sarebbero andati ad abitare insieme. In questo frattempo Maria riceve l'annuncio dell'Angelo e rimane incinta. Avrà dato lei stessa la notizia al promesso sposo? E in quali termini?

Certamente quanto stava accadendo superava ogni capacità umana di comprensione e di misura; infatti Giuseppe vuole ritirarsi dalla scena, lasciando Maria al suo mistero, con il proposito di non offenderla; per questo pensa di 'ripudiarla in segreto'. Non sappiamo come questo proposito avrebbe potuto attuarsi nella realtà e come Maria avrebbe potuto sottrarsi alla pubblica condanna.

Certamente è strano e sorprendente questo intrecciarsi di programmi e atteggiamenti umani con gli interventi divini. Sulle strade aperte dagli uomini, Dio viene a camminare con una novità inaudita. Questo è il metodo di Dio. Noi abbiamo un progetto su di noi stessi, sui figli, sul futuro, e accade qualcosa di diverso che segna un'altra strada. Giuseppe accetta di mettere volontà, energia, decisione, dentro il nuovo percorso che gli viene aperto. Dal racconto del Vangelo, quasi non è dato di avvertire il dramma che si svolge nella sua anima e che alcuni scrittori, come Dobraczynski nel romanzo L'ombra del Padre, hanno saputo immaginare con delicatezza e proprietà. Constatiamo la sua obbedienza di uomo giusto e fedele, per il quale la cosa vera da fare è seguire la volontà del Padre. Da qui si è sorta l'alba della salvezza.

"A te, o beato Giuseppe, stretti dalla tribolazione ricorriamo e fiduciosi imploriamo il tuo patrocinio, insieme con quello della tua amatissima sposa..."

Talvolta noi dimostriamo una tale caparbietà nel seguire i programmi che ci siamo prefissati, che finisce per diventare opposizione all'azione di Dio. Voglio fare attenzione a seguire la volontà di Dio come mi viene espressa dalle circostanze che accadono e dalle indicazioni delle persone che hanno autorità nella Chiesa per la mia vita.

Commento a cura di don Angelo Busetto

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