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TESTO La professione di fede di Giovanni Battista

padre Antonio Rungi

II Domenica del Tempo Ordinario (Anno A) (20/01/2008)

Vangelo: Gv 1,29-34 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

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In quel tempo, Giovanni, 29vedendo Gesù venire verso di lui, disse: «Ecco l’agnello di Dio, colui che toglie il peccato del mondo! 30Egli è colui del quale ho detto: “Dopo di me viene un uomo che è avanti a me, perché era prima di me”. 31Io non lo conoscevo, ma sono venuto a battezzare nell’acqua, perché egli fosse manifestato a Israele».

32Giovanni testimoniò dicendo: «Ho contemplato lo Spirito discendere come una colomba dal cielo e rimanere su di lui. 33Io non lo conoscevo, ma proprio colui che mi ha inviato a battezzare nell’acqua mi disse: “Colui sul quale vedrai discendere e rimanere lo Spirito, è lui che battezza nello Spirito Santo”. 34E io ho visto e ho testimoniato che questi è il Figlio di Dio».

Si riprende con questa domenica il tempo ordinario della liturgia, dopo l'avvento e il tempo natalizio. Oggi celebriamo la seconda domenica di questo tempo, abbastanza ristretto, prima dell'inizio di Quaresima, considerato il fatto che la Pasqua, quest'anno, arriva abbastanza presto. Partendo dal Vangelo comprendiamo subito che il testo ci riporta al battesimo di Gesù, come una ulteriore epifania di Cristo all'umanità. Giovanni il Battista infatti riconosce in Gesù il Figlio di Dio, atteso dai secoli e venuto per la salvezza di Israele, ma anche per l'umanità intera. Questa singolare professione di fede in Gesù Cristo Figlio di Dio è il punto di partenza in questo nostro cammino spirituale per far sì che ciò che faremo sia appunto espressione di questa fede in Gesù Cristo, unico Salvatore del mondo. I

l testo del Vangelo di Giovanni ci fa rivivere nella fede e nella preghiera questa manifestazione della divinità di Cristo al fiume Giordano. Gesù viene indicato dal Precursore come l'Agnello che toglie i peccati del mondo, ovvero il salvatore, chiaro riferimento alla morte in croce di Gesù Cristo. Qui infatti troviamo un esplicito richiamo alla sostanza della missione di Cristo nel mondo. Nel nuovo battesimo inaugurato da Cristo nel mistero della Pasqua noi, con il nostro battesimo, riceviamo il dono della fede e l'eliminazione del peccato originale.

Una missione quella di Gesù Cristo anticipata dal profeta Isaia con le sue profezie sul Messia. Gesù Cristo, oltre ad essere il Servo di Dio, è colui che porterà la luce nel mondo, ovvero la salvezza a tutte le genti. Questa visione universale della salvezza la cogliamo perfettamente nel testo del profeta. Gesù muore sulla croce per tutti gli uomini e la salvezza è rivolta a tutti.

Questa salvezza anche oggi è necessario far conoscere ai lontani ed ai vicini alla Chiesa di Cristo mediante l'opera di evangelizzazione e promozione umana. San Paolo Apostolo nel brano della sua prima lettera ai Corinzi evidenzia questa urgenza al suo tempo. Urgenza che è anche del nostro tempo. Come Paolo è chiamato ad essere apostolo di Cristo, così ogni credente, ogni battezzato è chiamato a fare e ad essere altrettanto. In questo tempo di ottavario di preghiera per l'unità dei cristiani risulta particolarmente importante capire quanto sia davvero urgente che tra coloro che professano la fede in Gesù Cristo nasca una effettiva e concreta collaborazione perché Gesù Cristo venga fatto conoscere ed amare fino agli estremi confini del mondo. Come figli dello stesso Padre celeste, tutti coloro che si riconoscono fedeli a Gesù Cristo hanno il dovere morale nel tempo presente di testimoniare questo amore grande verso Dio e l'umanità con uno stile di vita che, come deduciamo dai testi biblici di oggi consiste nel conoscere, amare e servire il Signore. Si parte dalla conoscenza, perché se non si conosce Dio neppure lo si ama e lo si serve. Una conoscenza non intellettiva, ma esperienziale, basata sulla fede e sull'adesione alla sua volontà. Una conoscenza che è contemplazione, preghiera ed annuncio. Non possiamo dire di Dio agli altri, se non lo conosciamo in profondità. Perciò oggi sia questa la nostra autentica preghiera che eleviamo al Signore insieme a tutti i fratelli nella fede: "O Padre, che in Cristo, agnello pasquale e luce delle genti, chiami tutti gli uomini a formare il popolo della nuova alleanza, conferma in noi la grazia del battesimo con la forza del tuo Spirito, perché tutta la nostra vita proclami il lieto annunzio del Vangelo".

 

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