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TESTO Commento su Is 49,6

Casa di Preghiera San Biagio FMA  

II Domenica del Tempo Ordinario (Anno A) (20/01/2008)

Brano biblico: Is 49,6 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Gv 1,29-34

In quel tempo, Giovanni, 29vedendo Gesù venire verso di lui, disse: «Ecco l’agnello di Dio, colui che toglie il peccato del mondo! 30Egli è colui del quale ho detto: “Dopo di me viene un uomo che è avanti a me, perché era prima di me”. 31Io non lo conoscevo, ma sono venuto a battezzare nell’acqua, perché egli fosse manifestato a Israele».

32Giovanni testimoniò dicendo: «Ho contemplato lo Spirito discendere come una colomba dal cielo e rimanere su di lui. 33Io non lo conoscevo, ma proprio colui che mi ha inviato a battezzare nell’acqua mi disse: “Colui sul quale vedrai discendere e rimanere lo Spirito, è lui che battezza nello Spirito Santo”. 34E io ho visto e ho testimoniato che questi è il Figlio di Dio».

Dalla Parola del giorno

Io ti renderò luce delle nazioni perché porti la mia salvezza fino all'estremità della terra.

Come vivere questa Parola?

Si è da poco concluso il periodo natalizio con il suo messaggio di Luce. Eppure affiora, talvolta, l'amara constatazione: il mondo è ancora immerso nelle tenebre. Segni di morte si colgono un po' ovunque: nelle istituzioni, nella famiglie. Nella stessa Chiesa non mancano pesanti ombre... Che cosa ne è stato del gioioso evento dell'incarnazione? La Luce che si è accesa allora è forse rimasta sepolta sotto il 'moggio' del mai sopito bisogno di potere, di affermazione, di guadagno, di interessi vari?

Giovanni ci ricorda che le tenebre non sono riuscite a sopraffare la Luce. Solo che quella luce oggi è affidata a me, a te, a ogni cristiano, secondo la parola di Gesù: "Voi siete la luce del mondo".

Una luce che, però, non procede da noi, ma è dono: "Io ti renderò luce". È allora necessario non staccare la spina dalla sorgente luminosa, altrimenti la lampada si spegne, lasciando ampia possibilità alle tenebre di avvolgere ogni cosa seminando paura, scoraggiamento confusione.

Non è forse quello che costatiamo oggi intorno a noi, e forse anche in noi stessi?

"Se la luce che è in te è tenebra – torna a ripeterci Gesù – quanto grandi saranno le tue tenebre". Sì, prima di piangere sulle rovine della società, rivediamo il nostro 'essere cristiani'. Non l'abbiamo forse troppo annacquato? Non abbiamo avuto la pretesa di 'vivere di rendita' senza impegnarci ad alimentare la lampada della nostra fede?

Se ci sono le tenebre, la colpa non è della notte, ma delle sorgenti luminose che abbiamo lasciato spegnere.

Oggi, nella mia pausa contemplativa, rifletterò sul compito che mi è stato affidato il giorno del Battesimo: quello di essere luce per chi mi vive accanto. Come l'ho assolto finora? Cosa posso fare da questo momento?

Gesù, tu sei la Luce del mondo. Fuga, te ne prego, le ombre che ancora si annidano dentro di me, così che io possa tornare a riflettere la tua luce nell'ambiente in cui vivo.

La voce di una santa di oggi

Non cercate Gesù in terre lontane: Lui non è là. E' vicino a voi. E' con voi. Basta che teniate il lume acceso e Lo vedrete sempre. Continuate a riempire il lume con piccole gocce d'amore e vedrete quanto è dolce il Dio che amate.
Madre Teresa di Calcutta

 

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