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TESTO Commento su 1Sam 8,21-22

Casa di Preghiera San Biagio FMA  

Venerdì della I settimana del Tempo Ordinario (Anno II) (18/01/2008)

Brano biblico: 1sam 8,21-22 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Mc 2,1-12

Dopo alcuni giorni Gesù 1entrò di nuovo a Cafàrnao. Si seppe che era in casa 2e si radunarono tante persone che non vi era più posto neanche davanti alla porta; ed egli annunciava loro la Parola.

3Si recarono da lui portando un paralitico, sorretto da quattro persone. 4Non potendo però portarglielo innanzi, a causa della folla, scoperchiarono il tetto nel punto dove egli si trovava e, fatta un’apertura, calarono la barella su cui era adagiato il paralitico. 5Gesù, vedendo la loro fede, disse al paralitico: «Figlio, ti sono perdonati i peccati».

6Erano seduti là alcuni scribi e pensavano in cuor loro: 7«Perché costui parla così? Bestemmia! Chi può perdonare i peccati, se non Dio solo?». 8E subito Gesù, conoscendo nel suo spirito che così pensavano tra sé, disse loro: «Perché pensate queste cose nel vostro cuore? 9Che cosa è più facile: dire al paralitico “Ti sono perdonati i peccati”, oppure dire “Àlzati, prendi la tua barella e cammina”? 10Ora, perché sappiate che il Figlio dell’uomo ha il potere di perdonare i peccati sulla terra, 11dico a te – disse al paralitico –: àlzati, prendi la tua barella e va’ a casa tua». 12Quello si alzò e subito presa la sua barella, sotto gli occhi di tutti se ne andò, e tutti si meravigliarono e lodavano Dio, dicendo: «Non abbiamo mai visto nulla di simile!».

Dalla Parola del giorno

Samuele ascoltò tutti i discorsi del popolo e li riferì all'orecchio del Signore. Rispose il Signore a Samuele: "Ascoltali; regni pure un re su di loro".

Come vivere questa Parola?

Israele era una nazione teocratica, cioè che riconosceva quale suo sovrano il Signore. L'evoluzione storica, che aveva progressivamente portato il popolo a trasformarsi da agglomerato di tribù a nazione, faceva ormai sentire il bisogno di un'organizzazione rispondente alle nuove esigenze. C'era chi si schierava dalla parte dei tradizionalisti, restii a ogni innovazione e c'era chi si dichiarava favorevole alle nuove correnti più aperte.

Samuele, cresciuto all'ombra del tempio e custode integerrimo del primato assoluto di Dio, non riusciva ad entrare nelle nuove vedute. Nella richiesta del popolo vedeva una mancanza di fiducia in Dio e vi si opponeva. Nella sua rettitudine, però, si rivolge al Signore perché lo illumini.
Ed ecco la parola chiarificatrice di Dio: «Ascoltali!».
Dio non teme concorrenti!

Ogni resistenza al nuovo che germina sul tronco annoso della storia, rivela un'idea distorta di Dio. No, Egli non è il 'motore immobile', ma il centro vitale di un universo in continua espansione, il cuore pulsante di una storia che corre verso la pienezza.

Sono le involuzioni, che come tarli tentano di intaccare i valori, a ostacolare l'avvento del Suo Regno e, quindi, a rappresentare il vero, ma comunque impotente, attentato alla Sua Signoria.

Oggi, nella mia pausa contemplativa, rimuoverò da me ogni preconcetto e paura nei riguardi del nuovo. Seguendo il consiglio paolino, esaminerò tutto con occhio libero e limpido e riterrò quanto di bello e di buono anche il nuovo mi offre.

Concedimi, Signore, di non invecchiare! Concedimi di coniugare insieme all'età che va avanti la freschezza, tipica dello sguardo del bambino, che sa posarsi sul nuovo con stupore e gioia.

La voce di un profeta dei nostri giorni

Il cristiano non è né ottimista né pessimista. Egli sa che la storia non è solo una serie di cause e di effetti meccanici che la condannano a un determinismo implacabile. C'è spazio anche per le forze dell'intuizione.
frere Roger

 

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