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TESTO Battezzati nella Trinità

mons. Roberto Brunelli

Battesimo del Signore (Anno A) (13/01/2008)

Vangelo: Mt 3,13-17 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

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In quel tempo, 13Gesù dalla Galilea venne al Giordano da Giovanni, per farsi battezzare da lui. 14Giovanni però voleva impedirglielo, dicendo: «Sono io che ho bisogno di essere battezzato da te, e tu vieni da me?». 15Ma Gesù gli rispose: «Lascia fare per ora, perché conviene che adempiamo ogni giustizia». Allora egli lo lasciò fare. 16Appena battezzato, Gesù uscì dall’acqua: ed ecco, si aprirono per lui i cieli ed egli vide lo Spirito di Dio discendere come una colomba e venire sopra di lui. 17Ed ecco una voce dal cielo che diceva: «Questi è il Figlio mio, l’amato: in lui ho posto il mio compiacimento».

"Dalla Galilea", cioè dal villaggio di Nazaret dov'era vissuto sino ad allora, Gesù, ormai adulto (i biblisti ritengono avesse trentatré o trentaquattro anni), "andò al Giordano da Giovanni per farsi battezzare da lui". Fu l'esordio della sua vita pubblica, che dopo tre anni si sarebbe conclusa con la sua morte e risurrezione.

Raccogliendo quanto ne dicono in varie occasioni i diversi evangelisti, l'esordio fu di particolare solennità e di pregnante significato. Lo stimatissimo Giovanni Battista, che sulla riva del fiume Giordano richiamava le folle con la sua infuocata predicazione e le invitava a convertirsi nell'imminenza della venuta del Messia atteso da secoli, un giorno lo individuò tra i convenuti e lo segnò a dito: "Ecco l'Agnello di Dio, che toglie il peccato del mondo". Chi, degli ascoltatori di Giovanni, accoglieva il suo invito scendeva nell'acqua e si faceva da lui battezzare; dopo che, vincendo le resistenze del profeta, anche Gesù volle ricevere il battesimo, "si aprirono i cieli ed egli vide lo Spirito di Dio scendere come una colomba e venire su di lui. E una voce dal cielo disse: ".

La vita pubblica di Gesù cominciò dunque con un duplice attestato: umano, da parte del grande Giovanni che lo riconobbe come il Messia (cioè, detto alla greca, il Cristo) e ne indicò la missione (liberare gli uomini dai peccati che li tengono separati da Dio), e divino (il Cristo è il Figlio prediletto e approvato da Dio).

Questi riconoscimenti avvalorano quanto Gesù avrebbe poi detto e fatto; ma l'episodio, redatto in modo da renderlo comprensibile alla mente umana, dice anche altro. Costituisce ad esempio il primo esplicito riferimento al mistero dei misteri, la Trinità: Dio, l'unico Dio, è tre Persone: il Padre che parla, il Figlio da lui stesso indicato, e lo Spirito Santo che si manifesta in forma visibile. Inoltre, questo inizio della vita pubblica di Gesù si collega con la sua conclusione, in cui battesimo e Trinità sono di nuovo congiunti: al momento di salire al cielo, Gesù comandò agli apostoli di andare in tutto il mondo ad annunciare il Vangelo e battezzare chi avrebbe creduto, "nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo".

La celebrazione di oggi induce perciò a considerare il battesimo, l'atto fondamentale con cui i cristiani sono divenuti tali, pur se spesso non pare ne siano pienamente consapevoli. Il battesimo cristiano non è quello che impartiva Giovanni Battista, che era soltanto un segno esteriore dell'interiore pentimento per le proprie colpe; il battesimo cristiano è il segno esteriore del perdono concesso da Dio. Nel primo il protagonista è l'uomo, con la consapevolezza della propria indegnità e il desiderio di non restarvi rinchiuso; nel secondo il protagonista è Dio, con la sua magnanimità sconfinata che lava ogni bruttura, restituisce all'uomo la dignità perduta, lo accoglie come proprio figlio e lo immette nel suo popolo, la Chiesa.

Un collegamento, d'attualità. Nei prossimi giorni prende avvio la settimana di preghiera per l'unità dei cristiani, un'iniziativa che proprio quest'anno compie un secolo di vita e continua a dare buoni frutti, se si considera quale riavvicinamento si è realizzato in un secolo tra le diverse confessioni cristiane. Alla base della ritrovata amicizia sta la presa di coscienza di quanto i cristiani hanno in comune, a cominciare dal battesimo che tutti, cattolici ortodossi anglicani luterani calvinisti eccetera, amministrano "nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo". L'unità tra loro l'ha già fatta Dio; gli uomini devono soltanto trarne le conseguenze.

 

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