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TESTO Commento Mt 2,13-15. 19-23 – Domenica tra l’Ottava di Natale Anno A ambrosiano

don Stefano Varnavà

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Santa Famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe (Anno A) (30/12/2007)

Vangelo: Mt 2,13-15.19-23 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

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13I Magi erano appena partiti, quando un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe e gli disse: «Àlzati, prendi con te il bambino e sua madre, fuggi in Egitto e resta là finché non ti avvertirò: Erode infatti vuole cercare il bambino per ucciderlo».

14Egli si alzò, nella notte, prese il bambino e sua madre e si rifugiò in Egitto, 15dove rimase fino alla morte di Erode, perché si compisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta:

Dall’Egitto ho chiamato mio figlio.

19Morto Erode, ecco, un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe in Egitto 20e gli disse: «Àlzati, prendi con te il bambino e sua madre e va’ nella terra d’Israele; sono morti infatti quelli che cercavano di uccidere il bambino». 21Egli si alzò, prese il bambino e sua madre ed entrò nella terra d’Israele. 22Ma, quando venne a sapere che nella Giudea regnava Archelao al posto di suo padre Erode, ebbe paura di andarvi. Avvertito poi in sogno, si ritirò nella regione della Galilea 23e andò ad abitare in una città chiamata Nàzaret, perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo dei profeti: «Sarà chiamato Nazareno».

Un Vangelo interessante per un particolare: noi sappiamo che l'Arcangelo Gabriele si presentò a Maria di giorno e le parlò direttamente: la Madonna era sveglia, non dormiva e quindi non sognava, invece Giuseppe dormiva e sentì parlare l'Angelo in sogno. L'Angelo, a Giuseppe, appare in sogno!

Che cosa sono i sogni? So che è un argomento interessante: i ragazzi a scuola chiedono in continuazione spiegazione: vogliono sapere. Il sogno può avvenire per diverse cause. Il sogno può essere il frutto di un assembramento di ritagli di memorie: la nostra memoria immagazzina alcuni particolari del vissuto, ma altri "li lascia in giro". In sogno viene recuperato ciò che è rimasto "in giro" e il "tutto" viene assommato; sovente vengono assommati tra di loro elementi che sono contraddittori, contrastanti.... A questo punto si fa un sogno "farraginoso". Altro tipo di sogno: un sogno in cui le sensazioni del nostro corpo prendono il sopravvento: si dorme scoperti, si ha freddo... e si sogna di essere in un campo di neve ove si soffre il freddo. La sensazione esterna è quella che guida, "costruisce" il sogno. Altro tipo ancora: il sogno provocato da un momento di stasi, di tranquillità, da un relax dei sensi e della psiche. In questo caso il sogno diventa una risposta ai propri quesiti: c'erano delle cose alle quali si è pensato e riflettuto durante tutta la giornata senza trovare una soluzione e, nella notte, durante il sogno, quando tutte le cose si calmano, si placano, si riesce a trovare la soluzione giusta. Questo tipo di sogno si chiama chiarificatore: un sogno che illumina. Da ultimo ci sono i sogni premonitori: anticipano avvenimenti che sicuramente verranno. Don Bosco aveva frequentemente questo tipo di sogni. Oltre a questi tipi di sogni ci sono poi i tipici sogni "brutti", Generalmente, anche questi sono provocati dalla parte fisica che predomina perché un poco "tribolata": non si è digerito...., non si sta bene... Il risultato sono dei sogni convulsi e spaventosi. I sogni spaventosi possono essere provocati anche da un particolare ambiente negativo nel quale "si passa", oppure per una costruzione di immagini e sensazioni avute nelle ore precedenti al sonno: certi films dell'orrore.... A volte trovo dei ragazzi che mi dicono: "Ieri ho visto un film dell'orrore e poi non ho dormito tutta notte....!". La spiegazione è facile: si passa attraverso il "tunnel" dell'orrore e il ricordo e i nervi tesi dalla paura hanno provocato un cattivo riposo.

S. Giovanni Bosco diceva che per dormire serenamente e tranquillamente, sia fisicamente che psichicamente, bisogna avere prima di tutto una coscienza serena, cioè coricarsi alla sera tranquilli e senza timori per l'eternità, e poi senza preoccupazioni, cioè non preoccuparsi eccessivamente del futuro. Quando Papa Pio X chiese a Don Guanella: "Ma lei come fa a dormire tranquillo con tutti i debiti e le preoccupazioni materiali che ha per poter portare avanti tutte queste persone anziane, questi ammalati, questi ragazzi handicappati...?"; La risposta è stata: "Io faccio così: a tutte queste cose fino a mezzanotte ci penso io e poi, vado a letto e ci pensi Dio (perché sono affari anche Suoi!)". Don Guanella era un allievo di S. Giovanni Bosco, quindi aveva imparato bene i suoi insegnamenti: " Occorre una coscienza serena e coricarsi alla sera tranquilli senza timori per l'eternità (essere in grazia di Dio), e se si hanno grosse preoccupazioni bisogna metterle nelle mani di Dio sino al giorno dopo. Poi mensa frugale". (Io.... molte volte sono invitato a cena da amici i quali mi esprimono la loro amicizia attraverso l'arte culinaria, ma.... che pranzi distruttivi....: antipasto, primo, secondo, frutta, dolce....). Un nostro poeta milanese diceva, parlando del banchetto che una certa marchesa faceva per i Sacerdoti: "Li ha trà lì rincujunì, mes mes a digerì". "Terza cosa, diceva sempre S. Giovanni Bosco, occorre una vita attiva". Una persona "ferma" tutto il giorno ben difficilmente dormirà poi alla notte.... Questo è un discorso che serve anche agli anziani: occorre movimento. "Quarta cosa (sto sempre riferendo il pensiero di Don Bosco) buona compagnia, ossia fuga dai viziosi". Certi amici con i quali si esce alla sera...: compagnie da taverna, compagnie da certe discoteche (dico certe non tutte) procurano un sonno piuttosto agitato.

Ci vogliono tutte queste premesse perché si possa formare un' "acqua tranquilla" all'interno della persona, in maniera tale che, dopo questa preparazione fisiologica, Dio possa intervenire. Dio interviene sempre... ma siamo noi che non siamo capaci di riceverLo! Dio ci vuole sempre salvare, ci vuole sempre mettere in guardia dai pericoli... proprio come ha messo in guardia Giuseppe dal pericolo che avrebbe potuto subire lui con Maria e il Bambino. Dio si serve di tanti Spiriti santificati per trasmettere le Sue verità e le Sue volontà: si serve degli Angeli (abbiamo visto nel caso di Giuseppe) e di coloro che sono nella Gloria: anime di defunti che ci appaiono nei sogni lasciandoci tranquilli e sereni e che al risveglio ci lasciano una sensazione di benessere. Dio manda gli Spiriti: possono essere nostro padre, nostra madre, o il nonno, o lo zio...., ma bisogna essere preparati, per riceverli, con tutto "quello" che S.Giovanni Bosco diceva prima.

Il Signore ci parla anche attraverso coloro che vivono ancora sulla terra.... Nel caso del vangelo, Giuseppe è il tramite di questo avviso che Dio dà per il Bambino e per Maria: Dio si è servito di Giuseppe! Ma... coloro dei quali Dio si serve, devono essere puri di mente, puri di cuore, puri di corpo. Sono essenziali queste tre condizioni.

Purezza di mente: certe menti arzigogolate, certe menti razionali piene di ragionamenti non possono ricevere perché la loro mente è come un gomitolo ingarbugliato che non dà la possibilità di confezionare un bel golfino. Purezza di cuore: è molto più difficile essere puri di cuore che non puri del corpo. Puro di corpo vuol dire che non fai "certe" cose, ma puro di cuore.... Il cuore ha molti sentimenti: sentimenti di amore, di odio, di benevolenza, di rancore... Bisogna essere puri di mente, di cuore, di corpo: Giuseppe era così.

Questa è la spiegazione di una situazione che ha avuto un particolare modo di essere in Betlemme. Situazione che ha lasciato perplessa la gente, la quale si è posta alcuni interrogativi: "Ma perché l'Angelo ha avvisato Giuseppe e non tutti gli altri? Perché si è salvato "quel" Bambino e gli altri, i suoi cugini, sono tutti morti? Non poteva avvisare anche loro?". Ciò non è potuto avvenire perché mancavano i requisiti per ascoltare la Voce di Dio e non perché Dio non abbia voluto avvisare anche gli altri: Dio ha avvisato tutti, ma gli altri non hanno saputo ricevere l'avviso, proprio come non hanno saputo ricevere Maria e il Bambino che era il lei. I fratelli di Giuseppe per paura di Erode non hanno accolto Maria: non hanno saputo ricevere Maria e in questo modo hanno firmato la loro condanna. Condanna non fatta da Dio ma fatta dagli eventi, perché la protezione di Dio avviene quando noi sappiamo ricevere gli avvertimenti di Dio: in caso contrario cl troviamo allo sbaraglio. Non voglio sentire la favola di Maometto quando si parla di disgrazie: "Ma era un bravo ragazzo..., era una brava persona...". Non basta essere dei bravi ragazzi o delle brave persone come normalmente si intende, cioè perché non si è fatto del male a nessuno.. Come era il suo rapporto con Dio? "Beh.. non andava in Chiesa..". In questo caso la mia risposta è: "Una capacità del suo spirito, che è quella di ricevere gli "avvisi" in anticipo, non funzionava". In questa persona non funzionava il "radar": Se in un aereo non funziona il radar, oggi che c'è la neve, il pilota deve fidarsi solo di una visibilità ridotta e degli strumenti di bordo...: cioè, troppo poco.

Quando funziona il "radar" si possono evitare tanti pericoli.

A tutti questi giovani che si ammazzano (ripeto: si ammazzano). non credete che il Signore mandi loro dei segni? Segni che vogliono dire: non muoverti, stai fermo, rallenta.... Il Signore manda i segni, ma quando si è inebriati, ebbri, esaltati... E' dell'altro ieri il fatto di quel ragazzo di 14 - 15 anni che ha preso la macchlna del padre e dopo aver "caricato" i suoi amici... via senza patente a.... "impastarsi" contro una pianta!

Poi i genitori vengono a piangere: "Ma Dio dov'era, Dio cosa faceva, Dio non poteva?" E no! Se quando si vogliono fare i "cavoli" (termine che rende bene l'idea) propri, Dio non deve c'entrare e mettere "becco", perché poi, quando ci si mette nei pericoli Lo si rimprovera se non arriva... con un miracolo? Questo è il significato del Vangelo di oggi: l'Angelo ha potuto parlare a Giuseppe ma non è riuscito a parlare agli altri, proprio come non era riuscito a parlare loro quando si trattava di ospitare una donna incinta, che non poteva fermarsi nel caravan serraglio, in mezzo alle bestie, per mettere al mondo un bambino. Tutti i fratelli di Giuseppe abitavano a Betlemme...! Tutte le cognate di Giuseppe...., che erano delle donne, donne che avrebbero dovuto avere un cuore d'oro, un cuore sensibile di mamma... Niente di tutto questo: non avevano ascoltato in antecedenza.. e hanno subito di conseguenza..

Perché ciascuno di noi è una sentinella?

Si legge nella Bibbia un breve discorso del Signore rivolto al grande profeta Ezechiele (riflettiamo bene mentre lo leggiamo): "Mi fu rivolta questa Parola del Signore: figlio dell'uomo parla ai figli del tuo popolo e dì loro: se mando la spada contro un paese e il popolo di quella terra prende un uomo del suo territorio e lo pone quale sentinella, e questa, vedendo sopraggiungere la spada sul paese, suona la tromba e dà l'allarme al popolo. Se colui che ben sente il suono della tromba non ci bada e la spada giunge e lo sorprende, egli dovrà a se stesso la propria rovina. Aveva udito il suono della tromba ma non ci ha badato, sarà responsabile della sua rovina. Se ci avesse badato si sarebbe salvato". Ci sono le sentinelle, e... se la sentinella grida l'allarme.... dipende poi dagli altri il sapersi difendere e il difendere i propri figli, perché un padre è sentinella della propria casa. Un padre, finché i figli son con lui, non deve fare tutto quello che vogliono loro perché è lui la sentinella, e... i figli è inutile che reclamino: "Ma io qui..., io là..... non vogliono che io vada qui o faccia cosà....", perché la sentinella è il genitore. Un bambino è alto un metro non può vedere quanto vede una persona alta due metri.... Bisogna riconoscere l'esperienza ai genitori: troppo comodo liquidarli con un: "E' un matusa che non capisce niente!". Il genitore è la sentinella. il genitore deve dire e farsi obbedire....: in caso contrario non può dare la colpa al Padreterno. Continua infatti Ezechiele: "Se invece la sentinella vede giungere la spada e non suona la tromba, e il popolo non è avvertito, e la spada giunge e sorprende qualcuno, questi sarà sorpreso per la sua iniquità, ma della sua morte domanderò conto alla sentinella". Ragazzi, i vostri genitori devono rendere conto di voi perché sono loro le vostre sentinelle, e se non vi avvisano, se non vi tirano le orecchie la colpa non è solo vostra, ma diventa loro. Conclude Dio (nella Bibbia): "Figlio dell'uomo io ti ho costituito sentinella per gli israeliti. Ascolterai una Parola dalla Mia bocca e tu li avvertirai da parte Mia. Se io dico all'empio: empio tu morirai e, tu non parli per distogliere l'empio dalla sua condotta, egli, l'empio, morirà per l'iniquità, ma della sua morte chiederò conto a te. Ma se tu avrai ammonito l'empio della sua condotta perché si converta ed egli non si converte, egli morirà per la sua iniquità, tu invece sarai salvo". Queste sono Parole molto importanti. Non solo i Vescovi, i Sacerdoti, ma anche i genitori, gli insegnanti, gli educatori sono sentinelle che hanno il dovere di avvertire gli ignari, i giovani, dei castighi e dei pericoli che incombono su di loro quando scelgono, come norma di vita, ostentandoli anche spudoratamente, i più grandi disordini morali. Non ci ascoltano? Non importa, l'essenziale è fare il proprio dovere.

Con i giovani bisogna essere molto severi e chiari perché, purtroppo, sono quasi sempre i giovani che muoiono in questi giorni. Sì, è vero, col freddo muoiono anche gli anziani.... ma coloro che impressionano sono i bambini e i giovani. I casi sono due: o c'è qualcuno che non fa bene la sentinella, o ci sono dei giovani, dei ragazzi che non ascoltano la sentinella.

 

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