PERFEZIONA LA RICERCA

FestiviFeriali

Parole Nuove - Commenti al Vangelo e alla LiturgiaCommenti al Vangelo
AUTORI E ISCRIZIONE - RICERCA

Torna alla pagina precedente

Icona .doc

TESTO Non le congetture, ma i fatti parlano

padre Gian Franco Scarpitta  

III Domenica di Avvento (Anno A) - Gaudete (16/12/2007)

Vangelo: Mt 11,2-11 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Mt 11,2-11

In quel tempo, 2Giovanni, che era in carcere, avendo sentito parlare delle opere del Cristo, per mezzo dei suoi discepoli mandò 3a dirgli: «Sei tu colui che deve venire o dobbiamo aspettare un altro?». 4Gesù rispose loro: «Andate e riferite a Giovanni ciò che udite e vedete: 5i ciechi riacquistano la vista, gli zoppi camminano, i lebbrosi sono purificati, i sordi odono, i morti risuscitano, ai poveri è annunciato il Vangelo. 6E beato è colui che non trova in me motivo di scandalo!».

7Mentre quelli se ne andavano, Gesù si mise a parlare di Giovanni alle folle: «Che cosa siete andati a vedere nel deserto? Una canna sbattuta dal vento? 8Allora, che cosa siete andati a vedere? Un uomo vestito con abiti di lusso? Ecco, quelli che vestono abiti di lusso stanno nei palazzi dei re! 9Ebbene, che cosa siete andati a vedere? Un profeta? Sì, io vi dico, anzi, più che un profeta. 10Egli è colui del quale sta scritto:

Ecco, dinanzi a te io mando il mio messaggero,

davanti a te egli preparerà la tua via.

11In verità io vi dico: fra i nati da donna non è sorto alcuno più grande di Giovanni il Battista; ma il più piccolo nel regno dei cieli è più grande di lui.

Agli emissari di Giovanni, che lo interrogano sulla sua identità di Messia atteso dalle genti, Gesù risponde omettendo di presentare se stesso nei dettagli e trascura di ricorrere alla dovizia di particolari per legittimare la sua posizione di Cristo Salvatore preannunciato dai Profeti, ma lascia che siano i fatti a parlare per lui: come dai frutti si riconosce un albero anche se non appare sotto i nostri occhi, così dalle opere e dagli eventi prodigiosi che avvengono in terra di Galilea si deve riconoscere l'adempimento delle promesse di Israele, la realizzazione delle Sue speranze e l'avvento definitivo del Regno dei cieli. Il fatto cioè che i morti risorgono, gli storpi camminano, i ciechi vedono e che ai poveri viene annunciata la Buona Novella non deve dare adito a dubbi, ma è sufficiente a delineare la nuova realtà tanto attesa e sospirata del Regno, questo inteso non come un'egemonia incontrastata o un dispotismo politico di qualsiasi sorta, quanto piuttosto come la dimensione della gioia e della pace universale, della giustizia, dell'amore e della serenità universale apportata dalla venuta del Cristo. Il Regno dei cieli presenzia nelle opere del Signore e questo basta a convincercene e ad assaporarne la portata: il Regno va accolto con gioia, fiducia e disinvoltura, attraverso l'atteggiamento intimo della fede e coltivato nella buona volontà delle opere di amore e di giustizia con cui noi rechiamo agli altri.

Si tratta di una novità di vita che interpella infatti la radicalità dell'uomo, le sue convinzioni intime, la sua presa di coscienza, la convinzione profonda che chi ci garantisce salvezza e successo di ogni sorta altri non può essere che il Trascendente il quale pur restando tale non esita ad entrare nella storia dell'uomo per assumerla in profondità e condividerla con noi totalmente per interessarsi della nostra vita in senso pieno.

Un regno che può avere quindi unica origine dall'amore di Dio e che vuole prendere piede nella nostra dimensione attraverso la nostra sensibilità di accoglienza e di adesione e che ha la sua massima espressione nell'evento Gesù Cristo, ossia nello stesso Dio Amore che si incarna assumendo la nostra carne e non disdegnando di rendersi peccato in quanto uomo. In parole povere... sì, sono io, Gesù Cristo, il Messia atteso che rivela il suo Regno messianico nelle opere di salvezza. Non occorre che attendiate un altro.

La realtà del regno dei cieli è talmente importante al punto che lo stesso Giovanni – spiega poi Gesù – non sarà mai all'altezza come il più piccolo fra coloro che vi aderiranno. Certamente il Battista ha svolto un ruolo non indifferente nella sua azione da precursore del Salvatore; la sua opera è stata determinate e ha avuto incidenza nella predisposizione degli uomini alla venuta del Messia e la sua persona, sia pure semplice e mortificata a partire dal vitto e dal vestiario, è la più grande fra tutti i nati di donna. Tuttavia anche il più piccolo fra tutti i figli di questo regno sarà più importante di lui. Il paradosso intende esprimere che chiunque si disponga all'accoglienza di questo regno e si ponga alla sequela della parola di Gesù incarnando tutte le dimensioni della novità di bene e di pace da Questi apportata, sarà signore del mondo in quanto partecipe della stessa regalità di Cristo, avvalendosi di tutti i vantaggi che tale sua adesione comporta. In altre parole, chi decide di assumere la dinamica del Regno rifuggendo ogni altro compromesso realizzerà se stesso nell'usufruire la gioia e la letizia piena trovando realizzazione nuova e definitiva.

Gran bella cosa il Regno di Dio. E' quella realtà che è già resa manifesta nella persona e nelle opere di Gesù Cristo che attestano all'essere presente di Dio nella storia; è altresì quella stessa realtà che noi attendiamo e alla quale noi aspiriamo quando lo stesso Cristo tornerà nella gloria definitivamente per porre fine al male e donarci un glorioso epilogo; ma è al contempo anche quella realtà di gioia, di giustizia, di pace e di amore universale che noi vivremo nel contemplare la grotta di Betlemme, dove resteremo attoniti e meravigliati di come l'amore di Dio possa anche palesarsi nel Suo farsi Bambino per noi: la nascita di Gesù nella carne è il Mistero più affascinate della storia oltre a quello della Resurrezione, che ci sprona a guardare oltre l'immediatezza delle cose contingenti per riscoprire il nostro vero bene in Colui che da sempre ci ama.

 

Ricerca avanzata  (53953 commenti presenti)
Omelie Rituali per: Battesimi - Matrimoni - Esequie
brano evangelico
(es.: Mt 25,31 - 46):
festa liturgica:
autore:
ordina per:
parole: