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TESTO Commento Matteo 24,1-14.29-31.42 - 1a domenica d'Avvento anno A ambrosiano

don Stefano Varnavà

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XXXIII Domenica del Tempo Ordinario (Anno C) (18/11/2007)

Vangelo: Mt 24,1-14.29-31.42 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Lc 21,5-19

In quel tempo, 5mentre alcuni parlavano del tempio, che era ornato di belle pietre e di doni votivi, Gesù disse: 6«Verranno giorni nei quali, di quello che vedete, non sarà lasciata pietra su pietra che non sarà distrutta».

7Gli domandarono: «Maestro, quando dunque accadranno queste cose e quale sarà il segno, quando esse staranno per accadere?». 8Rispose: «Badate di non lasciarvi ingannare. Molti infatti verranno nel mio nome dicendo: “Sono io”, e: “Il tempo è vicino”. Non andate dietro a loro! 9Quando sentirete di guerre e di rivoluzioni, non vi terrorizzate, perché prima devono avvenire queste cose, ma non è subito la fine».

10Poi diceva loro: «Si solleverà nazione contro nazione e regno contro regno, 11e vi saranno in diversi luoghi terremoti, carestie e pestilenze; vi saranno anche fatti terrificanti e segni grandiosi dal cielo.

12Ma prima di tutto questo metteranno le mani su di voi e vi perseguiteranno, consegnandovi alle sinagoghe e alle prigioni, trascinandovi davanti a re e governatori, a causa del mio nome. 13Avrete allora occasione di dare testimonianza. 14Mettetevi dunque in mente di non preparare prima la vostra difesa; 15io vi darò parola e sapienza, cosicché tutti i vostri avversari non potranno resistere né controbattere. 16Sarete traditi perfino dai genitori, dai fratelli, dai parenti e dagli amici, e uccideranno alcuni di voi; 17sarete odiati da tutti a causa del mio nome. 18Ma nemmeno un capello del vostro capo andrà perduto. 19Con la vostra perseveranza salverete la vostra vita.

Occorrerebbe troppo tempo per poter analizzare ogni singola frase che Gesù dice per tranquillizzare la gente che teme la fine del mondo, e per svegliare coloro che "dormono" ignorando ciò che succede. Il Signore dice: "Guardate che nessuno vi inganni. Molti verranno nel Mio Nome dicendo: io sono il Cristo". Gesù ha detto che è in mezzo a noi fino alla consumazione dei secoli, quindi, Lui è già in mezzo a noi, sia in forma Eucaristica che in altre forme, forme che a volte noi "scorgiamo". Gesù è già in mezzo a noi, quindi, non ha bisogno di "fare" nessuna venuta. La venuta la farà alla fine! Gli Angeli, quando Gesù sale al Cielo dicono "Lo vedrete ritornare come ora lo avete visto salire al Cielo". Gesù come è salito al Cielo così scenderà: solo Lui è il vero Cristo, il vero Determinante, il vero separatore. Gli altri "cristi" che arrivano con i loro piedi, con le macchine o con gli aeroplani non sono "il Cristo". Aspettiamo il Signore in serenità perché Gesù ci dice: "Non allarmatevi".

Le persone che si allarmano, oltre a non essere serene, non riescono neanche ad essere "lucide" di testa, invece, bisogna saper vedere, pensare e giudicare con chiarezza perché: "Vi consegneranno ai supplizi, vi uccideranno, sarete odiati da tutti i popoli a causa del Mio Nome. Molti se ne resteranno scandalizzati..." e, quelli che si scandalizzano di Gesù, alla fin fine si tradiscono e si odiano tra di loro. Infatti ci sono "cristiani" che si odiano e si scandalizzano tra di loro. I cristiani che non vanno d'accordo tra di loro: questo è un primo segno.

Un altro segno importante che anticiperà la fine del mondo ci è segnalato da S.Paolo Apostolo nella sua lettera ai Tessalonicesi (2° lettura di oggl): "Allora sarà rivelato l'empio e i1 Signore Gesù lo distruggerà con il soffio della Sua bocca, lo annienterà all'apparire della sua venuta. L'iniquo, la cui venuta avverrà nella potenza dl Satana, con ogni specie di portenti, di segni e prodigi menzogneri e con ogni sorta di empio inganno per quelli che vanno in rovina perché non hanno accolto l'amore della Verità per essere saturi". Cioè: quelli che non hanno il senso della Verità e quindi si lasciano ingannare. Satana può materializzarsi come vuole, e può far vedere ciò che vuole: fenomeni che durano poco perché sono illusioni ma che possono apparire come cose portentose.

Materializzazioni fatte dall'iniquo la cui venuta sarà manifestata con ogni specie di portenti, di segni e prodigi menzogneri. Prima c'è l'arrivo dell'iniquo, poi ci sarà l'arrivo di Gesù che con un soffio lo distruggerà: distruggerà lui e il suo operato come una debole "bolla di sapone". Bisogna tener presente tutte queste parole per poter capire i segni dei tempi, per poter comprendere se siamo sulla "dirittura di arrivo", oppure se invece no. Molti dicono: "Il mondo va male! Nel mondo ci sono tante cose brutte: non c'è più religione, non c'è più fede". Studiate la storia e vi accorgerete che ci sono stati tempi ancora più bui di questo nei quali la Chiesa era molto più malconcia e dove i cristiani professanti vivevano molto peggio di adesso. Non è arrivata allora la fine del mondo, quindi... non è detto che debba arrivare ora. Non viviamo nell'attesa angosciosa di tutto quello che "non avverrà".

Ogni tanto, però..., alle persone presuntuose, il Signore "permette" che arrivino dei castighi, delle prove. Abbiamo avuto secoli di pestilenze dove in una sola città come Firenze è morta più del 60% della popolazione...: pestilenze che una volta si chiamavano lebbra, peste..., oggi AIDS.. Quando l'uomo vuole "strafare" e va contro le leggi della natura e della vita si mette nei guai. Del resto: perché il Signore ha messo i Comandamenti? I Comandamenti sono tutti segnali di "T". Coloro che guidano sanno benissimo cosa intendo dire: quando si vede un segnale stradale con una "T" all'imbocco di una via vuol dire che quella via è chiusa: è una via senza sbocco quindi una via nella quale è inutile inoltrarsi. I Comandamenti sono tutti "strade chiuse". Il Signore ha detto: "Non fare questo..... non andare di qui...., non andare di là... perché le strade che tu vuoi percorrere sono strade chiuse alla vita; strade che portano alla morte". Il non osservare i Comandamenti procura la morte! Il Signore non ha mai parlato di moralità o immoralità, ha sempre e solo detto: "Davanti a te c'è la vita o la morte: ti sarà dato quello che avrai scelto. Scegli la strada della vita e avrai la vita, scegli la strada della morte e avrai la morte". Quando non si osservano i Comandamenti e ci si inoltra in una strada chiusa o in vicolo cieco, ci si trova nella situazione di: o invocare il Signore e con fatica tornare indietro, oppure.... "bestemmiarLo" perché, secondo noi, non viene ad aiutarci o a guarirci......

L'Avvento non è tanto il fatto della venuta di Gesù. Gesù non è che venga a Natale, Gesù è già qui in mezzo a noi, Gesù è venuto 2000 anni fa. Siamo noi che dobbiamo "arrivare", siamo noi che dobbiamo camminare, che dobbiamo fare attenzione ad imbroccare la strada giusta perché, se è vero che non sappiamo come e quando il mondo finirà, sappiamo però con certezza che noi ad un certo punto "finiremo". Presto o tardi noi arriviamo al "terminale"! "Si batteranno il petto tutte le tribù della terra davanti alla giustizia di Dio che non giudicherà soltanto una parte della nostra vita, ma tutta la vita di ogni singolo uomo". Parole tremende!

Coloro che ci conoscono ci conoscono solo in parte. Ci conoscono per il periodo che stiamo con loro. Una donna che vuol bene ad un uomo, potrà conoscere la sua vita passata in base a quello che lui racconta, e la sua vita presente per quelio che vede lei, ma..tantissime cose le rimarranno oscure.

Ci sono tantissime cose di noi che nessuno conosce, ma... Dio ha davanti a Sè il libro della vita di ognuno di noi: qualsiasi cosa noi facciamo viene registrata. Dio è un grandissimo "computer": ha tutto in memoria e alla fine... tutto sarà palese. Mentre gli uomini possono valutare solo una parte della loro o altrui vita umana (quella che si vede), Dio, invece, nella Sua giustizia valuta tutto.

Davanti a Dio tutto ciò che è stato occultato per giorni, per secoli verrà allo scoperto. Ci sarà un "ribaltamento", o meglio una rivelazione. L'Apocalisse va intesa anche in questo senso: saranno svelati i segreti di tutti i cuori; ci saranno primi che saranno ultimi e ultimi che saranno primi: ci sarà il momento della verità.

La verità è il peggior inganno per chi non ha fede. Colui che ti giudica un bugiardo, non ti crede anche quando gli dici la verità, e così rimane ingannato. La fede è la logica dell'essere perché non si vive solo per i rapporti verso gli uomini e verso il mondo, ma si vive soprattutto per il rapporto verso Dio: rapporto che si deve vivere altrimenti non si è completi. Di fronte a questa visione della giustizia di Dio e dei Suoi Angeli alla fine del mondo, Gesù è l'unico nostro scudo. Scudo che però sarà nostro solo se Lo avremo riconosciuto davanti agli uomini, se Gli avremo reso testimonianza davanti ai Suoi detrattori, perché Gesù ha detto: "Se uno si vergognerà di Me e della Mie Parole, il Figlio dell'Uomo si vergognerà di lui quando verrà nella Sua gloria e in quella del Padre e degli Angeli Santi".

Se quando sentiremo parlare male di Gesù faremo finta di niente.., anche Lui alla fine del mondo, quando saremo davanti alla Giustizia di Dio, ci ignorerà! Lo ha detto il Signore, non sono io che lo dico: "Se uno si vergognerà di Me e della Mie Parole....".

Quando la gente bestemmia tu che cosa fai? E' facile dire: "Ci vuole carità!", ma la tua non è carità, è "vergogna": ti vergogni di parlare. Non dico che si deve reagire con la violenza o con gli insulti, dico che si deve parlare. Quando le Parole di Gesù, quando i Suoi Comandamenti vengono contravvenuti

apertamente non si può dire: "Cosa c'entro io?" perché altrimenti alla fine del mondo Lui dirà: "E Io cosa c'entro?".

Gesù dice ancora: "Chi rigetta Me, chi non accoglie le Mie Parole ha chi lo condanna. La Parola che ho annunziata, questa lo condannerà nell'ultimo giorno".

Dopo questo discorso potrete capire a che cosa si è ispirato Michelangelo quando, nella Cappella Sistina, ha dipinto il "Giudizio universale", si è ispirato alle Parole di Gesù: Parole molto dure. La giustizia di Dio e la misericordia si incontrano ma hanno tempi diversi. Misericordia, per Dio, significa aspettare con pazienza, sollecitare con pazienza fin quando una persona si converte e cambia vita chiedendo perdono, ma.... questo aspettare, ad un certo punto si ferma. C'è un limite oltre il quale non si può più aspettare: questo limite si chiama giudizio finale, fine del mondo. Alla fine del mondo non ci sarà più né purgatorio, né possibilità di attese ulteriori: i giochi saranno fatti!

La misericordia, per Dio, vuol dire aspettare, ma.... non cancellare o chiudere un occhio. Dio aspetta, dà una dilazione, ma... alla fine del mondo: basta!

Gesù dopo la Sua morte ha portato nei Regni dei Cieli (un Regno in cui ci si inoltra progressivamente) i buoni che aspettavano la redenzione di Israele: il Messia, Lui, che era stato atteso non solo dagli Ebrei ma anche da altre popolazioni. Guardate alle tradizioni, ad esempio ai Magi d'Oriente che sono venuti per adorarLo... Gesù verrà alla fine del mondo per "prendere" tutti coloro che sono ancora disponibili alla Sua salvezza. E un "test" infallibile di questa disponibilità, di questa base della fede, Lui ce lo dà: "Avevo fame e Mi hai dato da mangiare, avevo sete e Mi hai dato da bere..". A chi Gli chiederà: "Ma quando ti ho dato da mangiare?", Lui risponderà: "Quando lo hai dato a un tuo fratello lo hai dato a Me!". E a "quell'altro" che Gli chiederà: "Ma quando non Ti ho dato da mangiare se non Ti ho mai visto? Se Ti avessi visto Ti avrei dato senz'altro da mangiare...", risponderà: "Io ero in quel barbone mal vestito che ti ha detto: ho fame". Un "barbone" che magari non incoraggiava ad aiutarlo neanche molto.... perché, ricordatevi che la povertà si accompagna sempre a tanti altri difetti. Non bisogna pensare che i poveri siano sempre gentili e riconoscenti..., anzi, a volte fanno proprio "scappare" la pazienza perché irriconoscenti e magari maleducati, ma, se si crede che "dietro" a un povero ci sia il Signore bisogna cercare di dar loro il necessario. Certe frasi di Gesù ci lasciano un poco perplessi ma ci indicano la "strada": dar da mangiare, dar da bere, alloggiare.... sono l'anticamera, il presupposto della fede che si basa sulla generosità contrapposta all'egoismo. Se c'è egoismo non c'è fede. Il Signore dice: "Io ti giudico sulle "basi" della fede: "Avevo fame, avevo sete....". Questo è il "test". "Test" che è la spia di quella virtù teologale che è la carità, cioè l'amore verso Dio considerato come Padre, il Quale ci vuol bene, non ci inganna e vuole farci felici. Se noi vogliamo veramente guardare verso la fine del mondo, ma soprattutto verso la nostra fine, dobbiamo farci l'esame di coscienza e dirci: "Pratico veramente la carità. Sono abbastanza pronto a superare i1 mio egoismo, che a volte sembra innato in me? Sono pronto a far qualche cosa per l'altro perché vedo in esso i1 figlio spirituale di Dio?". Queste sono le domande sulle quali verterà l'esame che ci farà Gesù alla fine del mondo. (Certo che se anche i professori di scuola ci anticipassero le domande sulle quali verteranno gli esami sarebbe molto bello!). Gesù nella Sua generosità ci ha anticipato le domande che ci farà alla fine del mondo, e..il modo in cui ci saremo comportati saranno le nostre risposte.

Avvento vuol dire incamminarci con la fede, ma vuol dire anche incamminarci con la carità. Una delle "cose" più brutte fatte a Gesù quando è venuto 2000 anni fa è stata quella di accoglierLo senza carità. La Madonna che spettava un bambino, Gesù, non è stata accolta: la gente di allora se ne è lavata le mani: non ha usato la carità. Ecco perché il Signore ci tiene a dirci: "Avevo fame, avevo sete, non avevo casa....".

Ciascuno di noi, in umiltà, si interroghi sotto questo aspetto, aspetto non solo di fede, ma anche di carità.

 

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