PERFEZIONA LA RICERCA

FestiviFeriali

Parole Nuove - Commenti al Vangelo e alla LiturgiaCommenti al Vangelo
AUTORI E ISCRIZIONE - RICERCA

Torna alla pagina precedente

Icona .doc

TESTO La moltiplicazione dei pani, dei pesci... e della fede

don Giovanni Berti

Santissimo Corpo e Sangue di Cristo (Anno C) (10/06/2007)

Vangelo: Lc 9,11-17 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Lc 9,11-17

11Ma le folle vennero a saperlo e lo seguirono. Egli le accolse e prese a parlare loro del regno di Dio e a guarire quanti avevano bisogno di cure.

12Il giorno cominciava a declinare e i Dodici gli si avvicinarono dicendo: «Congeda la folla perché vada nei villaggi e nelle campagne dei dintorni, per alloggiare e trovare cibo: qui siamo in una zona deserta». 13Gesù disse loro: «Voi stessi date loro da mangiare». Ma essi risposero: «Non abbiamo che cinque pani e due pesci, a meno che non andiamo noi a comprare viveri per tutta questa gente». 14C’erano infatti circa cinquemila uomini. Egli disse ai suoi discepoli: «Fateli sedere a gruppi di cinquanta circa». 15Fecero così e li fecero sedere tutti quanti. 16Egli prese i cinque pani e i due pesci, alzò gli occhi al cielo, recitò su di essi la benedizione, li spezzò e li dava ai discepoli perché li distribuissero alla folla. 17Tutti mangiarono a sazietà e furono portati via i pezzi loro avanzati: dodici ceste.

Clicca qui per la vignetta della settimana.

Nel deserto dove Gesù predica e guarisce i malati, non manca solo il pane da mangiare per tutti. Le parole del vangelo non raccontano solamente il prodigio di Gesù che riesce a sfamare tutti partendo da pochi pani e pesci, ma mettono bene in evidenza anche la mancanza di fiducia dei più stretti collaboratori del Maestro, i suoi dodici discepoli.

I discepoli partono da una constatazione molto pratica e logica: con cinque pani e due pesci come si fa a organizzare un pasto per così tante persone?

Ecco quel che manca veramente in quel deserto: la fiducia; e questa mancanza di fiducia rischia di far fallire la predicazione e l'azione di Gesù.

Credo che Gesù sia rimasto molto amareggiato da tutto questo. I suoi amici che lo seguono da tempo e che dovrebbero oramai conoscere a memoria i suoi insegnamenti e che sicuramente hanno visto un sacco di miracoli, ancora non credono e sono prigionieri del loro senso pratico e del calcolo umano.
Siamo forse così anche noi oggi?

Andiamo magari a messa ogni domenica e partecipiamo alla proclamazione delle parole del Signore e alla preghiera che fa diventare il pane e vino in corpo e sangue di Gesù. E a tutto questo diciamo "Amen", cioè "si, ci credo, lo voglio..."

Ma poi usciamo di Chiesa e siamo di nuovo realisti e magari cinici. Pensiamo che i nostri problemi siano irrisolvibili e ci lamentiamo di tutto.

Abbiamo pregato e abbiamo fatto la comunione, e poi nella vita di ogni giorno ci sentiamo soli e non mostriamo un minimo di fiducia nella presenza del Signore. E chi ci incontra si domanda se veramente crediamo che il Signore è con noi.

Ecco dunque l'impegno che secondo me deve nascere dal partecipare alla Messa questa domenica e ogni domenica, quando celebriamo il Corpo e Sangue del Signore: abbandoniamoci di più alla Provvidenza e fidiamoci un po' di più del Signore.

Cerchiamo di togliere un po' il senso del calcolo in tutto ciò che facciamo. Non abbiamo paura di dare il nostro tempo per aiutare qualcuno anche se ci sembra di averne poco. Non calcoliamo i centesimi quando diamo qualcosa e anzi regaliamo con più frequenza. Proviamo davvero a fidarci un po' di più della Provvidenza e a diventare noi stessi strumenti della Provvidenza. Gesù non ci trovi con le mani occupate a trattenere quel poco che abbiamo come se tutto dipendesse da questo, ma ci trovi liberi e disponibili a distribuire con lui il suo pane dell'amore.

Clicca qui per lasciare un commento.

 

Ricerca avanzata  (53979 commenti presenti)
Omelie Rituali per: Battesimi - Matrimoni - Esequie
brano evangelico
(es.: Mt 25,31 - 46):
festa liturgica:
autore:
ordina per:
parole: