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TESTO Missione è annunciare un Dio che è amante della vita

padre Romeo Ballan  

XXXI Domenica del Tempo Ordinario (Anno C) (04/11/2007)

Vangelo: Lc 19,1-10 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

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In quel tempo, Gesù 1entrò nella città di Gerico e la stava attraversando, 2quand’ecco un uomo, di nome Zaccheo, capo dei pubblicani e ricco, 3cercava di vedere chi era Gesù, ma non gli riusciva a causa della folla, perché era piccolo di statura. 4Allora corse avanti e, per riuscire a vederlo, salì su un sicomòro, perché doveva passare di là. 5Quando giunse sul luogo, Gesù alzò lo sguardo e gli disse: «Zaccheo, scendi subito, perché oggi devo fermarmi a casa tua». 6Scese in fretta e lo accolse pieno di gioia. 7Vedendo ciò, tutti mormoravano: «È entrato in casa di un peccatore!». 8Ma Zaccheo, alzatosi, disse al Signore: «Ecco, Signore, io do la metà di ciò che possiedo ai poveri e, se ho rubato a qualcuno, restituisco quattro volte tanto». 9Gesù gli rispose: «Oggi per questa casa è venuta la salvezza, perché anch’egli è figlio di Abramo. 10Il Figlio dell’uomo infatti è venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto».

Riflessioni

Onnipotenza che crea e misericordia che risana e ri-crea: sono due fra i titoli divini che l'autore del libro della Sapienza (I lettura) mette in risalto. L'autore è, insieme, teologo e poeta: con estrema abilità ed eleganza stilistica, sa approfondire e rendere accessibile il mistero di un Dio creatore e padre, "amante della vita" (v. 26). Un Dio davanti al quale "tutto il mondo è come polvere sulla bilancia, come una stilla di rugiada mattutina" (v. 22); un Dio che dà sussistenza, esistenza, conservazione e vita ad ogni sua creatura (v. 25-26). Accanto a questi titoli di grandezza e onore, l'autore mette in evidenza il volto di questo Dio: ama tutte le cose esistenti, ha un cuore tenero, ha "compassione di tutti", usa il suo immenso potere per perdonare chi si pente dei suoi peccati (v. 23-24).

Oltre ad essere compassionevole e misericordioso, Dio è innamorato della sua creazione, deciso a risparmiare tutte le cose, perché le ha fatte Lui. Oggi diremmo che Dio è il primo ecologista, perché è "amante della vita" (v. 26). È quindi definitivamente superata, anzi senza senso, l'idea di un Dio geloso della felicità e del potere dell'uomo, quasi fosse un suo rivale o concorrente. Anzi! Quanto più l'uomo è felice e coronato di frutti, tanto più Dio sarà orgoglioso della sua creatura più bella.

Confluiscono in questo brano, scritto in ambiente ellenista nell'imminenza del Nuovo Testamento (s. I av. C.), le grandi esperienze spirituali vissute da Abramo, Mosè, Elia, Isaia, Geremia... che pregustarono la rivelazione del Dio "paziente e misericordioso, lento all'ira e ricco di grazia", un Dio buono verso tutti e tenero, che "rialza chiunque è caduto". Lo canta molto bene il salmo, con il ritornello appropriato di S. Ireneo: "la gloria di Dio è l'uomo vivente". Veramente, la gloria di Dio trova la sua pienezza nella vita dell'uomo.

Dentro un drammatico gioco di contrasti, ritroviamo la stessa pienezza di vita nella storia di Zaccheo (Vangelo), la cui conversione è narrata da Luca con straordinaria immediatezza di dettagli. La narrazione è ricca di verbi di movimento: correre, salire e scendere da un albero, sguardi che si incrociano, parole che si scambiano, porte che si aprono per una festa, e soprattutto... scrigni che si aprono per la restituzione e la condivisione (v. 8). La salvezza è entrata pienamente nella casa di Zaccheo (v. 9), capo dei pubblicani e ricco (v. 2). Ma ancor più è entrata nel suo cuore ormai trasformato: si è realizzato, infatti, l'incontro fra il suo desiderio di vedere Gesù (v. 3) e l'auto-invito di Gesù che deve (cioè, vuole) fermarsi a far festa in casa di un peccatore, che lo accoglie "pieno di gioia" (v. 5-7). Non è una conversione intimista, ma totale, aperta agli altri, condivisa nella festa, vera fino alla distribuzione dei soldi. Zaccheo diventa un esempio anche in questa materia così importante e problematica. (*)

Fissiamo ora il movimento degli occhi dei protagonisti. Zaccheo cerca strategicamente un posto elevato per vedere Gesù. Quando giunge sul luogo, Gesù alza lo sguardo, vede Zaccheo sull'albero e lo invita a scendere subito... "Dall'alto Zaccheo cercava di vedere Gesù, ma ora è Gesù che, dal basso, lo vede per primo. Di fronte al peccatore Gesù alza sempre lo sguardo, perché la sua posizione è quella del servo che si è umiliato... Anche quando rimane solo con l'adultera Gesù alza il capo verso di lei (Gv 8,10), la guarda dal basso, perché chi ama non si atteggia mai a giudice, si abbassa, sceglie l'ultimo posto, si inchina davanti alla persona amata per lavarle i piedi" (F. Armellini).

Zaccheo voleva vedere Gesù e viene esaudito; allo stesso modo dei pellegrini Greci giunti a Gerusalemme con il desiderio di vedere Gesù (Gv 12,21). Si tratta di un desiderio sacro, che ha diritto di essere soddisfatto. E Gesù lo soddisfa sempre, o direttamente o attraverso l'annuncio-testimonianza di chi può dire ad altri: abbiamo visto il Signore e ve lo annunciamo (Gv 20,25; Atti 3,6; 1Gv 1,1-4).

La Bibbia porta il credente alla scoperta del vero volto di Dio. I Santi ne diventano innamorati e testimoni con la vita e la parola. La missione è annuncio di questo Dio "amante della vita", Creatore di cose belle, Padre che accoglie e sana, Salvatore che perdona e rinnova, Amico che cammina con i peccatori e fa causa comune con i poveri, gli esclusi, gli ultimi.


Parola del Papa

(*) "Il denaro non è 'disonesto' in se stesso, ma più di ogni altra cosa può chiudere l'uomo in un cieco egoismo. Si tratta dunque di operare una sorta di 'conversioné dei beni economici: invece di usarli solo per interesse proprio, occorre pensare anche alle necessità dei poveri... L'emergenza della fame e quella ecologica stanno a denunciare, con crescente evidenza, che la logica del profitto, se prevalente, incrementa la sproporzione tra ricchi e poveri e un rovinoso sfruttamento del pianeta. Quando invece prevale la logica della condivisione e della solidarietà, è possibile correggere la rotta e orientarla verso uno sviluppo equo e sostenibile".
Benedetto XVI
Messaggio all'Angelus del 23 settembre 2007


Sui passi dei Missionari

- 4/11: S. Carlo Borromeo (1538-1584), arcivescovo di Milano; uomo di dottrina e carità, organizzò sinodi e seminari per la formazione del clero, promosse la vita cristiana mediante assidue visite pastorali.

- 5/11: B. Guido Maria Conforti (1865-1931), vescovo di Parma, animatore dello spirito missionario nella comunità ecclesiale, fondatore dei Missionari Saveriani.

- 7/11: S. Prosdocimo (s. III), ritenuto il fondatore della comunità cristiana intorno a Padova e suo primo vescovo.

- 9/11: Dedicazione della Basilica di S. Giovanni in Laterano, cattedrale del Papa, in quanto vescovo di Roma: chiesa "madre e capo di tutte le chiese dell'Urbe e dell'orbe".

- 9/11: Ricordo della caduta del "Muro di Berlino" (1989), avvenimento simbolo di rapporti nuovi fra i popoli.

- 10/11: S. Leone Magno, papa e dottore della Chiesa (+461), salvò Roma e l'Italia dalle invasioni degli Unni e dei Vandali.

 

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