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TESTO Commento su Luca 10,38-42

Casa di Preghiera San Biagio FMA  

Santa Teresa d'Avila (15/10/2007)

Vangelo: Lc 10,38-42 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Lc 10,38-42

38Mentre erano in cammino, entrò in un villaggio e una donna, di nome Marta, lo ospitò. 39Ella aveva una sorella, di nome Maria, la quale, seduta ai piedi del Signore, ascoltava la sua parola. 40Marta invece era distolta per i molti servizi. Allora si fece avanti e disse: «Signore, non t’importa nulla che mia sorella mi abbia lasciata sola a servire? Dille dunque che mi aiuti». 41Ma il Signore le rispose: «Marta, Marta, tu ti affanni e ti agiti per molte cose, 42ma di una cosa sola c’è bisogno. Maria ha scelto la parte migliore, che non le sarà tolta».

Dalla Parola del giorno

Marta, Marta, tu ti preoccupi e ti agiti per molte cose, ma una sola è necessaria, Maria si è scelta la parte migliore che non le sarà tolta.

Come vivere questa Parola?

Una 'icona', quella di Marta e Maria, che spesso la liturgia ci offre da ammirare. E oggi si addice alla festa di S. Teresa, grande contemplativa e, nello stesso tempo, donna d'azione nel senso forte del termina. Ha agito 'rinnovando' nello spirito del Vangelo l'ordine carmelitano a cui apparteneva.

Ciò che qui va subito sottolineato è che Gesù rimprovera affettuosamente Marta. La stessa ripetizione del nome, nella Bibbia, è segno del prendersi a cuore la persona a cui ci si rivolge e dell'importanza di ciò che si sta per proclamare. Del resto Gesù non se la prende con Marta perché sta prestando i suoi servizi. Con tutta probabilità sta preparando un pranzetto in cui la grande stima per la persona ospitata va di pari passo con l'impegno perché tutto riesca bene. Non è dunque certo questo che Gesù rimprovera a Marta, ma piuttosto l'ansia, l'agitazione preoccupata e, dunque, tale da rompere l'armonia e sciupare la stessa bellezza dell'accudire l'ospite amato.

Ed eccoci alla grande attualità di questa parola del Signore. Quando Egli aggiunge che Maria ha colto ciò che essenzialmente necessario, viene centrando, oggi, la nostra attenzione sull'assoluto primato che bisogna dare alla dimensione contemplativa della vita. Santa Teresa non antepose mai i suoi viaggi, il suo ardimentoso agire alla preghiera. Senza quella che ella chiamava orazione (molto più del cuore e della mente che vocale!) Teresa non sarebbe diventata 'dottore della Chiesa' né innovatrice di un modo 'mondanizzato' di vivere perfino in monastero.

Oggi, nella mia pausa contemplativa mi soffermerò a comprendere, con l'aiuto dello Spirito Santo, come Marta e Maria sono due aspetti di uno stesso stile di vita: impegnati nell'orazione e intraprendenti nell'azione, mai perciò agitate e ansiose.

Signore, liberami dal 'virus' odierno dell'ansia e della preoccupazione. E dammi un cuore in ascolto di te amore.

La voce di una grande Santa

Non spaventatevi, figliole mie, se molte sono le cose a cui bisogna attendere per cominciare questo viaggio divino. E' la strada reale che conduce al cielo, sulla quale si guadagna un'infinità di beni, e non è certo strano che ci debba parere gravosa. Ma verrà giorno che innanzi ad un bene così prezioso ci parrà tutto da nulla quanto si sarà fatto. Volere o non volere figliole, tutte, benché in diversa maniera, camminiamo alla volta di questa fonte. Ma credetemi e non lasciatevi ingannare da nessuno: la strada che vi conduce è una sola, ed è l'orazione.
Santa Teresa d'Avila

 

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