TESTO Commento su Luca 11,27-28
mons. Vincenzo Paglia Diocesi di Terni
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Sabato della XXVII settimana del Tempo Ordinario (Anno I) (13/10/2007)
Vangelo: Lc 11,27-28

In quel tempo, 27mentre Gesù stava parlando, una donna dalla folla alzò la voce e gli disse: «Beato il grembo che ti ha portato e il seno che ti ha allattato!». 28Ma egli disse: «Beati piuttosto coloro che ascoltano la parola di Dio e la osservano!».
Gesù stava con le folle ad insegnare. La sua è una parola che non resta senza effetto sulla vita, tanto che mentre parla anche guarisce un indemoniato. E' una visione straordinaria, perché le parole degli uomini spesso sono vuote e non cambiano la realtà. Forse proprio per questo una donna esclama "Beato il grembo che ti ha portato e il seno da cui hai preso il latte!" Crede così di esprimere ammirazione per Gesù, in realtà non fa' che dare voce al modo di pensare mondano secondo il quale tutto nasce naturalmente secondo le leggi di sempre. Gesù la contraddice: la Parola del Signore non nasce dalla sapienza del mondo, ma anzi è lei che genera una nuova vita, risana quella malata, ridona la pace e permette la conversione dei cuori. Sì, ascoltare e vivere la parola ci rende veri figli di Dio.