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TESTO Commento Luca 9,46-50

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Lunedì della XXVI settimana del Tempo Ordinario (Anno I) (01/10/2007)

Vangelo: Lc 9,46-50 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Lc 9,46-50

46Nacque poi una discussione tra loro, chi di loro fosse più grande. 47Allora Gesù, conoscendo il pensiero del loro cuore, prese un bambino, se lo mise vicino 48e disse loro: «Chi accoglierà questo bambino nel mio nome, accoglie me; e chi accoglie me, accoglie colui che mi ha mandato. Chi infatti è il più piccolo fra tutti voi, questi è grande».

49Giovanni prese la parola dicendo: «Maestro, abbiamo visto uno che scacciava demòni nel tuo nome e glielo abbiamo impedito, perché non ti segue insieme con noi». 50Ma Gesù gli rispose: «Non lo impedite, perché chi non è contro di voi, è per voi».

Dalla Parola del giorno

"Maestro, abbiamo visto un tale che scacciava i demoni nel tuo nome e glielo abbiamo impedito perché non è con noi." Gesù gli disse: «Non glielo impedite!"

Come vivere questa Parola?

Nella prima parte della pagina evangelica odierna Gesù c'insegna che la vera grandezza dell'uomo consiste nel suo impegno ad amare, diventato concretamente "servizio". E questo è un criterio valido per ogni livello sociale. Sempre. Per ogni incarico: prestigioso o meno. Poi il Signore ci apre la mente e il cuore a un altro importante atteggiamento umano e cristiano: quello della tolleranza. I suoi discepoli non sopportano che un altro faccia quello in cui loro sono impegnati: liberare dal maligno. Addirittura impediscono che ciò avvenga! Gesù, al contrario, è favorevole a quel tale. L'importante è che si operi il bene. Camminare sulla via di Dio vuol dire, sostanzialmente, operare il bene e opporsi al male. Ciò però non significa che tutti debbano omologarsi a una modalità unica.

Non si opera il bene adottando "stereotipi"! E il bene non dobbiamo pretendere di farlo tutto noi. "Chi non è contro di voi è per voi" – dice Gesù. Un'altra volta ha pronunciato una frase che sembra dire il contrario: "Chi non è con me è contro di me". Attenzione! Questa seconda frase significa che non aderire a Lui è opporsi al suo essere VIA VERITÀ VITA; e, dunque, opporsi alla nostra salvezza. C'entra la sua Persona! Nella prima frase, invece, c'entrano i discepoli che, da "fratelli" devono essere lieti che anche altri compiano liberazione dal male e operino il bene.

Oggi, nella mia pausa contemplativa, avrò uno sguardo lucido sulla storia di sempre. Quante volte i cristiani sono stati intolleranti, fino a stroncare iniziative di bene avallate da altri! Ho imparato a gioire del bene operato da altri? O forse, per un celato sentimento d'invidia, camuffato da "zelo", creo difficoltà, passo all'opposizione?

Signore, quanto è importante la tolleranza! Fammi capire tu che è anch'essa un volto dell'amore. Grazie!

La voce di un "Pastore"

Un mosaico di solidarietà. E' con questa sinergia che crescono le cose buone. E' con il piccolo sforzo di tanti che si possono portare aventi le idee, soprattutto quando vanno controcorrente.
don Tonino Bello

 

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