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TESTO Commento 1Ts 4,9-10

Casa di Preghiera San Biagio FMA  

Sabato della XXI settimana del Tempo Ordinario (Anno I) (01/09/2007)

Brano biblico: 1ts 4,9-10 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Mt 25,14-30

14Avverrà infatti come a un uomo che, partendo per un viaggio, chiamò i suoi servi e consegnò loro i suoi beni. 15A uno diede cinque talenti, a un altro due, a un altro uno, secondo le capacità di ciascuno; poi partì. Subito 16colui che aveva ricevuto cinque talenti andò a impiegarli, e ne guadagnò altri cinque. 17Così anche quello che ne aveva ricevuti due, ne guadagnò altri due. 18Colui invece che aveva ricevuto un solo talento, andò a fare una buca nel terreno e vi nascose il denaro del suo padrone. 19Dopo molto tempo il padrone di quei servi tornò e volle regolare i conti con loro. 20Si presentò colui che aveva ricevuto cinque talenti e ne portò altri cinque, dicendo: “Signore, mi hai consegnato cinque talenti; ecco, ne ho guadagnati altri cinque”. 21“Bene, servo buono e fedele – gli disse il suo padrone –, sei stato fedele nel poco, ti darò potere su molto; prendi parte alla gioia del tuo padrone”. 22Si presentò poi colui che aveva ricevuto due talenti e disse: “Signore, mi hai consegnato due talenti; ecco, ne ho guadagnati altri due”. 23“Bene, servo buono e fedele – gli disse il suo padrone –, sei stato fedele nel poco, ti darò potere su molto; prendi parte alla gioia del tuo padrone”. 24Si presentò infine anche colui che aveva ricevuto un solo talento e disse: “Signore, so che sei un uomo duro, che mieti dove non hai seminato e raccogli dove non hai sparso. 25Ho avuto paura e sono andato a nascondere il tuo talento sotto terra: ecco ciò che è tuo”. 26Il padrone gli rispose: “Servo malvagio e pigro, tu sapevi che mieto dove non ho seminato e raccolgo dove non ho sparso; 27avresti dovuto affidare il mio denaro ai banchieri e così, ritornando, avrei ritirato il mio con l’interesse. 28Toglietegli dunque il talento, e datelo a chi ha i dieci talenti. 29Perché a chiunque ha, verrà dato e sarà nell’abbondanza; ma a chi non ha, verrà tolto anche quello che ha. 30E il servo inutile gettatelo fuori nelle tenebre; là sarà pianto e stridore di denti”.

Dalla Parola del giorno

Riguardo all'amore fraterno non avete bisogno che ve ne scriva; voi stessi, infatti, siete ammaestrati da Dio ad amarvi gli uni gli altri. E questo già fate.

Come vivere questa Parola?

Com'è bello riprendere l'accompagnamento della Parola con questo "colpo d'ala" che S.Paolo dà, illuminando e incoraggiando gli abitanti di Tessalonica! Sì, li illumina (e illumina anche noi, oggi) perché afferma che Dio stesso s'incarica d'insegnare loro ciò che conta. E li incoraggia perché, sostanzialmente, li persuade che quanto il profeta Geremia aveva promesso si è realizzato con la venuta di Gesù. L'Antica Alleanza ha lasciato il posto alla Nuova. Un tempo la legge di Dio era scritta su tavole di pietra; la legge era buona e indicatrice di strade luminose, ma era là, scritta su tavole di pietra. Invece la Nuova Alleanza è iscritta nel cuore e, in forza del mistero di Gesù, della sua morte e resurrezione, plasma il cuore, lo rende capace di amare. La consolazione è credere che il Signore stesso, non solo s'incarica di farci sapere che tutta la legge c'impegna ad amare, ma ci dà Lui stesso la forza per amarci reciprocamente. S.Paolo, dopo aver costatato che quelli di Tessalonica realizzano questo precetto fondante la vita cristiana, incoraggia a "farlo ancora di più". L'amore, infatti, è un pozzo senza fondo. Non vi attingi mai tutta l'acqua necessaria per vivere interamente d'amore. Ecco perché poi S.Paolo traccia, per così dire, le coordinate di una vita cristiana che, splendida per la profondità divina dell'amore reciproco, si manifesta in qualcosa di estremamente semplice ma, proprio per questo, importante, necessario: vivere in pace, attendere ai propri compiti (senza nuocere a quelli altrui) e lavorare con la propria industriosità.

Oggi, nella mia pausa contemplativa, mi soffermerò ad ascoltare in cuore questi insegnamenti così semplici da sembrare ovvii ma che si saldano a una qualità umana che solo se siamo ammaestrati da Dio, riusciamo a vivere con serenità nell'ordito del quotidiano.

Signore, dammi un cuore docile che si lasci ammaestrare da Te circa le modalità dell'amore nel mio quotidiano.

La voce del vescovo brasiliano dei poveri

La legge consiste nell'amare Dio e amare il prossimo. Perciò, chi ama il prossimo ha già compiuto metà della legge.
Hèlder Camara

 

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