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TESTO Chi è perdonato impara ad amare

don Bruno Maggioni

XI Domenica del Tempo Ordinario (Anno C) (17/06/2007)

Vangelo: Lc 7,36-8,3 (forma breve: Lc 7,36-50) Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

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In quel tempo, 36uno dei farisei invitò Gesù a mangiare da lui. Egli entrò nella casa del fariseo e si mise a tavola. 37Ed ecco, una donna, una peccatrice di quella città, saputo che si trovava nella casa del fariseo, portò un vaso di profumo; 38stando dietro, presso i piedi di lui, piangendo, cominciò a bagnarli di lacrime, poi li asciugava con i suoi capelli, li baciava e li cospargeva di profumo. 39Vedendo questo, il fariseo che l’aveva invitato disse tra sé: «Se costui fosse un profeta, saprebbe chi è, e di quale genere è la donna che lo tocca: è una peccatrice!».

40Gesù allora gli disse: «Simone, ho da dirti qualcosa». Ed egli rispose: «Di’ pure, maestro». 41«Un creditore aveva due debitori: uno gli doveva cinquecento denari, l’altro cinquanta. 42Non avendo essi di che restituire, condonò il debito a tutti e due. Chi di loro dunque lo amerà di più?». 43Simone rispose: «Suppongo sia colui al quale ha condonato di più». Gli disse Gesù: «Hai giudicato bene». 44E, volgendosi verso la donna, disse a Simone: «Vedi questa donna? Sono entrato in casa tua e tu non mi hai dato l’acqua per i piedi; lei invece mi ha bagnato i piedi con le lacrime e li ha asciugati con i suoi capelli. 45Tu non mi hai dato un bacio; lei invece, da quando sono entrato, non ha cessato di baciarmi i piedi. 46Tu non hai unto con olio il mio capo; lei invece mi ha cosparso i piedi di profumo. 47Per questo io ti dico: sono perdonati i suoi molti peccati, perché ha molto amato. Invece colui al quale si perdona poco, ama poco». 48Poi disse a lei: «I tuoi peccati sono perdonati». 49Allora i commensali cominciarono a dire tra sé: «Chi è costui che perdona anche i peccati?». 50Ma egli disse alla donna: «La tua fede ti ha salvata; va’ in pace!».

1In seguito egli se ne andava per città e villaggi, predicando e annunciando la buona notizia del regno di Dio. C’erano con lui i Dodici 2e alcune donne che erano state guarite da spiriti cattivi e da infermità: Maria, chiamata Maddalena, dalla quale erano usciti sette demòni; 3Giovanna, moglie di Cuza, amministratore di Erode; Susanna e molte altre, che li servivano con i loro beni.

Forma breve (Lc 7,36-50):

In quel tempo,36uno dei farisei invitò Gesù a mangiare da lui. Egli entrò nella casa del fariseo e si mise a tavola. 37Ed ecco, una donna, una peccatrice di quella città, saputo che si trovava nella casa del fariseo, portò un vaso di profumo; 38stando dietro, presso i piedi di lui, piangendo, cominciò a bagnarli di lacrime, poi li asciugava con i suoi capelli, li baciava e li cospargeva di profumo. 39Vedendo questo, il fariseo che l’aveva invitato disse tra sé: «Se costui fosse un profeta, saprebbe chi è, e di quale genere è la donna che lo tocca: è una peccatrice!».

40Gesù allora gli disse: «Simone, ho da dirti qualcosa». Ed egli rispose: «Di’ pure, maestro». 41«Un creditore aveva due debitori: uno gli doveva cinquecento denari, l’altro cinquanta. 42Non avendo essi di che restituire, condonò il debito a tutti e due. Chi di loro dunque lo amerà di più?». 43Simone rispose: «Suppongo sia colui al quale ha condonato di più». Gli disse Gesù: «Hai giudicato bene». 44E, volgendosi verso la donna, disse a Simone: «Vedi questa donna? Sono entrato in casa tua e tu non mi hai dato l’acqua per i piedi; lei invece mi ha bagnato i piedi con le lacrime e li ha asciugati con i suoi capelli. 45Tu non mi hai dato un bacio; lei invece, da quando sono entrato, non ha cessato di baciarmi i piedi. 46Tu non hai unto con olio il mio capo; lei invece mi ha cosparso i piedi di profumo. 47Per questo io ti dico: sono perdonati i suoi molti peccati, perché ha molto amato. Invece colui al quale si perdona poco, ama poco». 48Poi disse a lei: «I tuoi peccati sono perdonati». 49Allora i commensali cominciarono a dire tra sé: «Chi è costui che perdona anche i peccati?». 50Ma egli disse alla donna: «La tua fede ti ha salvata; va’ in pace!».

I personaggi sulla scena sono tre, e tutti e tre svolgono un ruolo importante: Gesù, la donna e il ricco fariseo. Non basta rimanere colpiti dal gesto misericordioso di Gesù verso la peccatrice. Occorre vederlo sullo sfondo della reazione del fariseo. È solo così che ci accorgiamo che l'episodio pone a confronto due modi diversi di ragionare.

Nei confronti di Gesù il fariseo si è comportato in un modo e la donna in un altro. È lo stesso Gesù che lo rileva: «Tu non mi hai versato acqua sui piedi, lei invece mi ha bagnato i piedi di lacrime» (7,44-46). E nei confronti della donna il fariseo pensa in un modo (vede in lei la peccatrice e basta), e Gesù in un altro (scorge in lei il pentimento, la riconoscenza e l'amore).

Ecco dunque – da qualsiasi angolatura osserviamo i tre personaggi e i rapporti che tra loro si instaurano – una netta opposizione: da una parte il fariseo, dall'altra Gesù e la donna. Perché il fariseo è così cieco? Ha certamente stima di Gesù, ma non sente nei suoi riguardi alcun slancio di particolare riconoscenza. Vede nella donna il peccato ma non l'amore e la gratitudine. Non vede nel gesto di Gesù che si lascia toccare il segno della misericordia di Dio. Perché? C'è una prima ragione. Il fariseo pensa che un vero uomo di Dio non debba contaminarsi coi peccatori, ma debba, al contrario, evitarli, distinguendo accuratamente tra ambiente e ambiente, giusti e peccatori, credenti e pagani. Gesù invece è di parere opposto. Egli sa che Dio è come un Padre che ama tutti i suoi figli, buoni e cattivi, e non allontana i peccatori ma li cerca. Il contrasto fra Gesù e il fariseo non è dunque solo morale, ma teologico: investe la concezione di Dio. E poi il fariseo non è consapevole di essere peccatore: la donna invece è convinta del proprio peccato ed è riconoscente verso chi la perdona. Il fariseo no, egli si crede già giusto per conto proprio. E questa è la seconda ragione che lo rende cieco.

Dunque, due punti di vista contrapposti. Che fare? Gesù avrebbe potuto alzarsi e dire: «Guai a voi, farisei ciechi..». E invece no. Cerca di far ragionare il fariseo, raccontandogli una parabola. Un ricco banchiere condonò un debito a due suoi debitori, a uno moltissimo, a un altro poco. Quale dei due debitori avrà maggior riconoscenza verso il banchiere? Il fariseo risponde prontamente: chi aveva il debito più grande. Proprio così, dice Gesù. La donna è stata perdonata e salvata, aveva un grosso debito e le è stato tolto. L'incontro con Gesù ha rappresentato per lei una liberazione, un perdono inaspettato, una dignità ritrovata: ecco perché è nei suoi riguardi piena di slancio. Il fariseo, invece, chiuso nella sua giustizia, non prova verso Gesù alcuna particolare riconoscenza. Solo chi sa di dover essere perdonato e gratuitamente amato (e ne fa l'esperienza), coglie il vero senso della visita di Gesù.

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