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TESTO Le è perdonato molto, perchè molto ha amato

don Roberto Rossi  

XI Domenica del Tempo Ordinario (Anno C) (17/06/2007)

Vangelo: Lc 7,36-8,3 (forma breve: Lc 7,36-50) Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Lc 7,36-8,3

In quel tempo, 36uno dei farisei invitò Gesù a mangiare da lui. Egli entrò nella casa del fariseo e si mise a tavola. 37Ed ecco, una donna, una peccatrice di quella città, saputo che si trovava nella casa del fariseo, portò un vaso di profumo; 38stando dietro, presso i piedi di lui, piangendo, cominciò a bagnarli di lacrime, poi li asciugava con i suoi capelli, li baciava e li cospargeva di profumo. 39Vedendo questo, il fariseo che l’aveva invitato disse tra sé: «Se costui fosse un profeta, saprebbe chi è, e di quale genere è la donna che lo tocca: è una peccatrice!».

40Gesù allora gli disse: «Simone, ho da dirti qualcosa». Ed egli rispose: «Di’ pure, maestro». 41«Un creditore aveva due debitori: uno gli doveva cinquecento denari, l’altro cinquanta. 42Non avendo essi di che restituire, condonò il debito a tutti e due. Chi di loro dunque lo amerà di più?». 43Simone rispose: «Suppongo sia colui al quale ha condonato di più». Gli disse Gesù: «Hai giudicato bene». 44E, volgendosi verso la donna, disse a Simone: «Vedi questa donna? Sono entrato in casa tua e tu non mi hai dato l’acqua per i piedi; lei invece mi ha bagnato i piedi con le lacrime e li ha asciugati con i suoi capelli. 45Tu non mi hai dato un bacio; lei invece, da quando sono entrato, non ha cessato di baciarmi i piedi. 46Tu non hai unto con olio il mio capo; lei invece mi ha cosparso i piedi di profumo. 47Per questo io ti dico: sono perdonati i suoi molti peccati, perché ha molto amato. Invece colui al quale si perdona poco, ama poco». 48Poi disse a lei: «I tuoi peccati sono perdonati». 49Allora i commensali cominciarono a dire tra sé: «Chi è costui che perdona anche i peccati?». 50Ma egli disse alla donna: «La tua fede ti ha salvata; va’ in pace!».

1In seguito egli se ne andava per città e villaggi, predicando e annunciando la buona notizia del regno di Dio. C’erano con lui i Dodici 2e alcune donne che erano state guarite da spiriti cattivi e da infermità: Maria, chiamata Maddalena, dalla quale erano usciti sette demòni; 3Giovanna, moglie di Cuza, amministratore di Erode; Susanna e molte altre, che li servivano con i loro beni.

Forma breve (Lc 7,36-50):

In quel tempo,36uno dei farisei invitò Gesù a mangiare da lui. Egli entrò nella casa del fariseo e si mise a tavola. 37Ed ecco, una donna, una peccatrice di quella città, saputo che si trovava nella casa del fariseo, portò un vaso di profumo; 38stando dietro, presso i piedi di lui, piangendo, cominciò a bagnarli di lacrime, poi li asciugava con i suoi capelli, li baciava e li cospargeva di profumo. 39Vedendo questo, il fariseo che l’aveva invitato disse tra sé: «Se costui fosse un profeta, saprebbe chi è, e di quale genere è la donna che lo tocca: è una peccatrice!».

40Gesù allora gli disse: «Simone, ho da dirti qualcosa». Ed egli rispose: «Di’ pure, maestro». 41«Un creditore aveva due debitori: uno gli doveva cinquecento denari, l’altro cinquanta. 42Non avendo essi di che restituire, condonò il debito a tutti e due. Chi di loro dunque lo amerà di più?». 43Simone rispose: «Suppongo sia colui al quale ha condonato di più». Gli disse Gesù: «Hai giudicato bene». 44E, volgendosi verso la donna, disse a Simone: «Vedi questa donna? Sono entrato in casa tua e tu non mi hai dato l’acqua per i piedi; lei invece mi ha bagnato i piedi con le lacrime e li ha asciugati con i suoi capelli. 45Tu non mi hai dato un bacio; lei invece, da quando sono entrato, non ha cessato di baciarmi i piedi. 46Tu non hai unto con olio il mio capo; lei invece mi ha cosparso i piedi di profumo. 47Per questo io ti dico: sono perdonati i suoi molti peccati, perché ha molto amato. Invece colui al quale si perdona poco, ama poco». 48Poi disse a lei: «I tuoi peccati sono perdonati». 49Allora i commensali cominciarono a dire tra sé: «Chi è costui che perdona anche i peccati?». 50Ma egli disse alla donna: «La tua fede ti ha salvata; va’ in pace!».

Leggendo la Bibbia, soprattutto nel passato, molte persone restavano meravigliate e scandalizzate quando improvvisamente si imbattevano in pagine, nelle quali si descrivevano peccati gravissimi ed episodi raccapriccianti. Alcuni si chiedevano risentiti: ma perché la Bibbia racconta il peccato? La risposta è semplice: la Bibbia racconta il peccato, perché il peccato c'è. E se lo riconosciamo e ci pentiamo siamo sulla strada della salvezza, perché Dio vuole salvare l'uomo peccatore e ha mandato Gesù, suo Figlio, proprio per questo. E tutta la Bibbia è questa storia di amore e di perdono da parte di Dio verso l'umanità debole e peccatrice; è una storia di alleanza e di salvezza. L'uomo non è destinato a rimanere nel suo male e nella sua morte, perché il Signore si è fatto vicino per salvarlo, per rinnovargli la vita e la fiducia, per elevarlo, in Cristo, alla dignità di figlio di Dio. Possiamo dire con S. Agostino: Dove ha abbondato il peccato, ha sovrabbondato la grazia.

I brani della Parola di Dio di oggi hanno questo messaggio profondo e consolante che invita al ritorno a Dio, alla fiducia piena nella sua misericordia, al pentimento e alla vita nuova nella grazia di Cristo.

Nella prima lettura, il profeta Natan, dopo aver narrato la sua parabola (il ricco spietato che uccide l'unica pecorella del povero per far festa all'ospite), provoca nel re Davide la rivelazione improvvisa della sua colpa e gli dice chiaramente: Tu sei quell'uomo peccatore. Perché hai disprezzato la parola del Signore, facendo ciò che è male ai suoi occhi? Allora Davide capisce ed esclama pentito: Ho peccato contro il Signore! Non cerca scuse e il suo pentimento diventerà il pianto di tutta la sua vita. Di fronte al suo pentimento Natan gli annuncia la misericordia di Dio: Il Signore ha perdonato il tuo peccato; tu non morirai.

Nel salmo responsoriale abbiamo ascoltato la voce di un uomo che narra l'esperienza dolcissima da lui fatta del perdono di Dio: Beato l'uomo a cui è rimessa la colpa!

Ma andiamo soprattutto al vangelo, dove si affollano tanti personaggi: Gesù, Simone, la peccatrice, i commensali che mormorano sottovoce e infine le donne che seguono Gesù. Ma tra tutti questi personaggi, il protagonista - dopo Gesù - è proprio quella donna che non pronuncia nessuna parola: la peccatrice. Essa entra piangendo, va diritta da Gesù, gli bagna i piedi con le lacrime e si mette ad asciugarli coi suoi capelli. Ed allora inizia il dialogo tra Gesù e Simone, il racconto della parabola dei due debitori. Non avendo essi da restituire, il creditore condonò il debito a tutti e due: Chi dunque di loro lo amerà di più? Così a questa donna le sono perdonati i suoi molti peccati perché ha amato molto. E Gesù rivolto a quella donna, le dice: Ti sono perdonati i tuoi peccati. Con quelle parole uniche: La tua fede ti ha salvata. Va' in pace! Qui c'è tutto Gesù e la sua missione: il vangelo è per i poveri; sono i malati ad aver bisogno del medico, non è venuto per i sani ma per i malati, non è venuto per i giusti, ma per i peccatori, si fa più festa in cielo per un peccatore che si converte che per 99 giusti. Egli - come dice il salmo allontana da noi le nostre colpe, perdona tutti i nostri peccati, guarisce tutte le nostre malattie...

Occorre saper riconoscere la nostra debolezza e i nostri peccati; occorre credere fermamente in Cristo che è il salvatore di noi peccatori. Questa fede, quando è vera, ci salva davanti a Dio e ci aiuta a rinnovare la nostra vita.

Dice S. Paolo nella lettera ai Galati: Sono salvato dalla fede in Gesù Cristo che mi ha amato e ha dato tutto se stesso per me. Per cui sono stato crocifisso con Cristo e non sono più io che vivo, ma è Cristo che vive in me.

Dopo il peccato c'è l'incontro con Gesù, c'è il suo perdono. Per ogni persona, come per i santi, questa è la storia della salvezza, questo è il cammino della vita. Così come un autore (Van Thuan) ha scritto: Non c'è santo senza passato, non c'è peccatore senza futuro!

Nel cammino della vita ci capiterà ancora la debolezza e il peccato. Anche se pecchiamo mille volte dobbiamo tornare mille volte al Signore. Lui che ha detto a noi di perdonare 70 volte 7, non perdonerà migliaia e miglia di volte ai suoi figli? Ma se abbiamo questa umiltà e questa fiducia, il Signore vincerà e un po' alla volta ci aiuterà a togliere i nostri difetti e soprattutto ci aiuterà a camminare nel bene.

 

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