Festa di Tutti i Santi

Halloween, santi e defunti

Alla vigilia della Solennità di Tutti i Santi, un'idea per fare festa con i nostri ragazzi tratta dalla rivista "Catechisti parrocchiali".

Che festa è quella di Halloween?

È una festa di origini irlandesi, basata sulla credenza che la notte del 31 ottobre i defunti possano comunicare con i loro cari in vita. Questa festa è stata importata, poi, in America e trasformata con la leggenda di Jack O’Lantern, da cui deriva il simbolo della zucca illuminata. Da qualche anno è tornata in Europa e anche in Italia, ma non avendo radici con la tradizione originaria è diventata una specie di festa in maschera dove i ragazzi si vestono in modo pauroso.
Le radici italiane, in realtà, ci sono. La Chiesa nel IX secolo ha istituto la Solennità di Tutti i santi, di persone, cioè, che hanno dato la vita per il Signore e per gli altri, per cui festeggiamo assieme a loro la gloria del cielo.
La festa di Halloween inneggia alla morte in negativo, mostrando la parte che terrorizza, cioè quella infernale.
La festa di Ognissanti, invece, esalta la parte bella e pacifica, cioè quella del Paradiso.
La Commemorazione dei fedeli defunti ci fa pregare per tutti i nostri cari, per vivere in comunione con loro e chiedere a Gesù che faccia loro godere la gioia eterna.

DIVERTIAMOCI CON I SANTI

Si addobba la sala dell’incontro con striscioni, festoni, nuvole, foto dei santi…

Canto: Ma che gioia (G. e G. Tittarelli, È la musica di festa, Paoline)
Guarda su Youtube il Tutorial con la coreografia »»» QUI

Nella Festa dei santi, quest’anno, desideriamo gioire ed esultare, tutti insieme, con i santi che sono già in paradiso e che continuano ad essere presenti fra noi, per aiutarci e guidarci al bene. Abbiamo individuato alcune virtù importanti e, per ognuna, un santo e una santa che l’hanno vissuta più intensamente. Tutti i santi sono stati caratterizzati da tutte le virtù: chi ne vive una in modo eroico, vive tutte le altre. Tuttavia ognuno/a, nel realizzare il progetto di Dio su di lui/lei, si qualifica per una virtù specifica.
Iniziamo dalle virtù teologali che riguardano direttamente Dio e che lui ci dà la grazia di vivere; da queste che sono come la fonte, scaturiscono le virtù cardinali – prudenza, giustizia, fortezza temperanza – e tutte le altre. Proponiamo quelle più vicine al sentire dei ragazzi di oggi.

Le virtù dei santi

FEDE. È la prima virtù teologale, un dono che Dio concede a chi è desideroso di incontrarlo e conoscerlo. Ogni cristiano fonda tutto su questo dono di grazia, perché è il modo di guardare Dio con fiducia e non con sospetto, come un padre che ama e sostiene il proprio figlio, e non lo abbandona mai. Gesù dirà che, per una vita piena di prodigi, basta avere fede «quanto un granellino di senape» (Lc 17,6), perché ciò che la contraddistingue non è la quantità ma la qualità. SANTI: santa Rita - san Pio da Pietrelcina

SPERANZA. È la seconda virtù teologale che consente uno sguardo positivo e magnanimo verso gli altri e il futuro. Essa si basa sulle promesse fatte da Dio, che le realizzerà a suo tempo con fedeltà. Il credente sente il desiderio di aspirare a tali promesse, camminando con speranza verso il futuro. È l’atteggiamento che siamo chiamati a vivere in Avvento, per prepararci ad accogliere Gesù a Natale e in ogni momento della nostra esistenza. SANTI: san Giuseppe Moscati - Chiara Luce Badano

CARITÀ. È la terza virtù teologale, che si esplicita nell’amore al Signore, e in gesti e parole che il credente compie e pronuncia con bontà verso i fratelli e le sorelle. La carità o amore si manifesta in atti concreti. Gesù come comandamento più importante ricorda quello dell’amore a Dio e al prossimo. San Paolo riconosce che, senza l’amore, la fede e la speranza sono inutili. SANTI: santa Teresa di Calcutta - san Vincenzo de' Paoli

CARITÀ DELLA VERITÀ. È l’impegno ad annunciare il Vangelo e la salvezza a tutti con dedizione, in attenzione e in ascolto delle loro istanze, per illuminare, sostenere, consolare, utilizzando tutte le modalità e tutti i linguaggi, così da rispondere alle urgenze dei tempi e delle persone di ogni nazione e di ogni età. In risposta al mandato di Gesù: «Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura…» (Mc 15,16). SANTI: beato don Giacomo Alberione - santa Caterina da Siena

GIOIA-ALLEGRIA. Questa qualità rende la persona ottimista e felice di essere se stessa. Con la gioia nel cuore si possono affrontare con leggerezza gli ostacoli più impervi e con l’allegria si contagiano le persone attorno a noi. In particolare uno spirito allegro permette agli animi cupi di ritrovare la luce e di riaccendere la speranza anche nelle situazioni difficili della vita. SANTI: san Filippo Neri - santa Teresa d’Avila

FORTEZZA-CORAGGIO. La fortezza è una virtù cardinale tipica dei credenti che sostengono diverse prove nella vita. Questa è accompagnata dal coraggio, un dono che Dio offre a coloro che seguono la sua volontà specie quando essa desta timore e dubbi. Fortezza e coraggio spingono il cristiano a donare la sua vita per amore di qualcun altro, a imitazione di Gesù che ha accettato il sacrificio della croce per la salvezza di ciascuno di noi. SANTI: santa Bakhita - san Massimiliano Kolbe

MITEZZA-NONVIOLENZA. La mitezza è una qualità delle persone che, di fronte alle ostilità e alle provocazioni, non rispondono con odio, rabbia o disprezzo, ma sanno cogliere la debolezza dell’altro e amarla con umiltà. Alla mitezza si affianca la nonviolenza, in contrapposizione a coloro che reagiscono con aggressività e prepotenza. Gesù proclama «beati i miti perché erediteranno la terra» (Mt 5,5). SANTI: san Domenico Savio - santa Lucia

GIUSTIZIA-ONESTÀ. La giustizia è una virtù cardinale che consiste nella volontà costante e ferma di dare a Dio e al prossimo ciò che è loro dovuto. A questa si affianca l’onestà come esempio di vita sociale e cristiana nel mondo. La pratica di queste virtù rende cittadini e cristiani corretti nei confronti dell’altro, di Dio e di se stessi. Talvolta, per praticarle, occorre andare controcorrente e seguire la propria coscienza, che riporta sempre alla volontà di Dio. SANTI: beato don Pino Puglisi - Dorothy Stang

GUARDA su YouTube il video: Le virtù dei santi, con don Salvatore Barretta.

Alla festa dei santi ciascun ragazzo si vestirà con le sembianze di un santo o di una santa che ha praticato una virtù specifica. Possono rappresentare i santi e le sante qui elencati, o sceglierne altri. La caratteristica principale del vestito deve essere un segno o un simbolo che richiama quella virtù. Si può anche premiare la rappresentazione più originale della virtù.

GIOCO. Divisi in squadre i ragazzi proveranno a far indovinare alla propria squadra, con il mimo o il disegno, una virtù di quelle qui elencate, che l’altra squadra avrà suggerito.

MERENDA CONDIVISA. Ogni ragazzo e famiglia porta un dolcetto o altro da condividere con tutti.

Canto: Sento la gioia (G. e G. Tittarelli, È la musica di festa, Paoline)
Guarda su Youtube il Tutorial con la coreografia »»» QUI


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