Vangelo per

28 giugno 2020
S. IRENEO

Vangelo: Gv 17,20-26

PASSA AL RITO AMBROSIANO

La Bibbia di Qumran2!

 

Letture per domenica 28 giugno 2020

S. Ireneo
(passa al rito ambrosiano)

Letture festiveLetture feriali

Prima lettura (2 Tm 2,22-26)

Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo a Timoteo
Carissimo, cerca la giustizia, la fede, la carità, la pace, insieme a quelli che invocano il Signore con cuore puro. Evita inoltre le discussioni sciocche e non educative, sapendo che generano contese.
Un servo del Signore non dev'essere litigioso, ma mite con tutti, atto a insegnare, paziente nelle offese subite, dolce nel riprendere gli oppositori, nella speranza che Dio voglia loro concedere di convertirsi, perché riconoscano la verità e ritornino in sé sfuggendo al laccio del diavolo, che li ha presi nella rete perché facessero la sua volontà.

Salmo responsoriale (Sal 118)

Mia gioia, Signore, è la tua parola.

Come potrà un giovane tenere pura la sua via?
Custodendo le tue parole.
Con tutto il cuore ti cerco:
non farmi deviare dai tuoi precetti.

Conservo nel cuore le tue parole
per non offenderti con il peccato.
Benedetto sei tu, Signore;
mostrami il tuo volere.

Con le mie labbra ho enumerato
tutti i giudizi della tua bocca.
Nel seguire i tuoi ordini è la mia gioia
più che in ogni altro bene.

Vangelo (Gv 17,20-26)

Dal vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, Gesù alzati gli occhi al cielo, così pregò: "Non prego solo per questi, ma anche per quelli che per la loro parola crederanno in me; perché tutti siano una sola cosa. Come tu, Padre, sei in me e io in te, siano anch'essi in noi una cosa sola, perché il mondo creda che tu mi hai mandato.
E la gloria che tu hai dato a me, io l'ho data a loro, perché siano come noi una cosa sola.
Io in loro e tu in me, perché siano perfetti nell'unità e il mondo sappia che tu mi hai mandato e li hai amati come hai amato me.
Padre, voglio che anche quelli che mi hai dato siano con me dove sono io, perché contemplino la mia gloria, quella che mi hai dato; poiché tu mi hai amato prima della creazione del mondo.
Padre giusto, il mondo non ti ha conosciuto, ma io ti ho conosciuto; questi sanno che tu mi hai mandato. E io ho fatto conoscere loro il tuo nome e lo farò conoscere, perché l'amore con il quale mi hai amato sia in essi e io in loro".

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