Vangelo per

21 settembre 2020
LUNEDÌ DELLA XXV SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO II)

Vangelo: Lc 8,16-18

PASSA AL RITO AMBROSIANO

La Bibbia di Qumran2!

Letture per lunedì 21 settembre 2020

Lunedì della XXV settimana del Tempo Ordinario (Anno II)
(passa al rito ambrosiano)

Letture festiveLetture feriali

Prima lettura (Pr 3,27-35)

Dal libro dei Proverbi
Figlio mio:
Non negare un beneficio a chi ne ha bisogno,
se è in tuo potere il farlo.
Non dire al tuo prossimo:
“Va', ripassa, te lo darò domani”,
se tu hai ciò che ti chiede.
Non tramare il male contro il tuo prossimo
mentre egli dimora fiducioso presso di te.
Non litigare senza motivo con nessuno,
se non ti ha fatto nulla di male.
Non invidiare l'uomo violento
e non imitare affatto la sua condotta,
perché il Signore ha in abominio il malvagio,
mentre la sua amicizia è per i giusti.
La maledizione del Signore è sulla casa del malvagio,
mentre egli benedice la dimora dei giusti.
Dei beffardi egli si fa beffe
e agli umili concede la grazia.
I saggi possiederanno onore,
ma gli stolti riceveranno ignominia.

Salmo responsoriale (Sal 14)

Il giusto abiterà nella casa del Signore.

Signore, chi abiterà nella tua tenda?
Colui che cammina senza colpa,
agisce con giustizia e parla lealmente,
chi non dice calunnia con la sua lingua.

Chi non fa danno al suo prossimo
e non lancia insulto al suo vicino.
Ai suoi occhi è spregevole il malvagio,
ma onora chi teme il Signore.

Chi presta denaro senza fare usura,
e non accetta doni contro l'innocente.
Colui che agisce in questo modo
resterà saldo per sempre.

Vangelo (Lc 8,16-18)

Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù disse alla folla: “Nessuno accende una lampada e la copre con un vaso o la pone sotto un letto; la pone invece su un lampadario, perché chi entra veda la luce.
Non c'è nulla di nascosto che non debba essere manifestato, nulla di segreto che non debba essere conosciuto e venire in piena luce.
Fate attenzione dunque a come ascoltate; perché a chi ha sarà dato, ma a chi non ha sarà tolto anche ciò che crede di avere”.